VISTA DA GIORGIO
Come già descritto da Imerio, nell’uscita al Monte Baciamorti abbiamo subito addocchiato la grande croce in cima al Venturosa, poi cercando in rete tra le numerose salite, in gran parte abbinavano la salita al vicino Cancervo, e le più belle ed interessanti prevedono la salita dal Canalino dei Sassi.
Dopo un viaggio di quasi 2h, parcheggiate le auto proprio di fronte all’imbocco del sentiero, indicato con una freccia in legno Canalino dei Sassi, iniziamo questa nuova avventura.
Primo breve tratto nel bosco, poi raggiunto il prato ci si trova al cospetto di torri e torrioni calcarei.
La via di salita è un vertical di poco meno 600m, fino a Q1640 si sale quasi in linea retta con numerosi stretti tornanti, si superano e aggirano dei torrioni, si attraversano aperture nella roccia, paesaggio spettacolare e reso ancora più misterioso dalle numerose nuvole basse che si muovono rapidamente, un paesaggio direi dantesco.
Importante indicare che il sentiero oltre che ben visibile a terra è marcato frequentemente con bollature gialle fino alla dorsale.
Raggiunta la cresta si perccorre un tratto nel bosco con alcuni saliscendi poi un tratto all’aperto tra prati e roccia fino alla Baita Cancervo a Q1654.
Qui troviamo le indicazioni sia per il Cancervo che per il Venturosa, per il secondo si raggiunge il Passo di Grialeggio senza passare dal Cancervo.
Il nostro programma prevede prima la salita al Cancervo, quindi su comoda traccia e con moderata pendenza saliamo fino alla croce del Monte Cancervo a 1835m, dove finalmente facciamo la nostra pausa.

Monte Cancervo
Riesco anche a far volare il drone, anche se le nuvole non danno una visibilità completa.
Riprendiamo il cammino scendendo il ripido sentiero verso N, si perdono velocemente 140m, fino al passo di Grialeggio a 1707m, vero crocevia si sentieri, verso le due cime, verso il Passo Baciamorti (aggirando il Venturosa), verso la Valle Asinina (punto di partenza per la nostra escursione al Baciamorti), e verso La Foppetta e Buffalora il nostro parcheggio.
Al passo incrociamo un numeroso gruppo di escursionisti bergamaschi che salgono al Cancervo, noi proseguiamo verso la cresta del Venturosa.
Si risalgono 300m di dislivello, sempre ben indicati e marcati a terra, a dire il vero un pò confusionari nei colori: si trovano bollature gialle, bollature bianco-rosse, bollature blu. In ogni caso il sentiero non è mai esposto e sale certamente ripido ma mai pericoloso.
Io e Giordano arriviamo 15-20min dopo i primi del gruppo che hanno tirato in salita, altra sosta al Monte Venturosa a 1999m, in vetta una grande croce ed un ponte radio del soccorso Alpino.

Monte Venturosa
Breve sosta, qualche foto anche se la visuale è scarsa causa nuvole, poi scendiamo dal lato N fino a Q1930 dove giriamo verso S per raggiunge la Baita Caduta a 1850m dove abbiamo previsto la nostra lunga sosta per il pranzo.
Arriviamo a mezzogiorno e ci accomdiamo nel grande tavolone con panche all’esterno, perfetto per il nostro gruppo.
Devo anche precisare che non cìè acqua sul percorso, non ci sono fontane o ruscelli, quindi partite ben riforniti. (per esattezza la prima fontana si trova a Q1100 poco dopo aver incrociato al ritorno la strada principale)
Pausa pranzo come sempre in relax, e dopo poco più di 1h ci mettiamo in cammino, direzione Passo Grialeggio, passando di nuovo dala Baita Giacom (o Baita Venturosa), da qui ripercorriamo il breve tratto fino alla bocchetta, è l’unico percorso sovrapposto con l’andata.
Alla bocchetta prendiamo la discesa indicata Foppelle (1:10), sentiero molto largo, scopriremo dopo che è la via di accesso più semplice e più frequentata sia per il Venturosa che per il Cancervo, ovviamente si perde la bellezza e la fatica del Canale dei Sassi.
Si scende veloci sempre nel bosco, unico prato a Q1380, poi a Q1350 incrociamo una strada sterrata e poi cementata che scende verso valle, la percorriamo per intero fino ad incrociare l’asfalto a Q1100, si prosegue in discesa dove troviamo l’unica fonte d’acqua della giornata e in pochi minuti siamo al parcheggio di fronte all’imbocco del Canalino dei Sassi.
Tutti molto soddisfatti, percorso impegnativo ma suggestivo, grazie alle nuvole non abbiamo patito troppo il caldo, purtroppo i panorami sono stati avari.