Oggi escursione a bassa quota e soprattutto con l’obiettivo di pranzare in rifugio.
Non ci sono molti rifugi aperti in questo periodo, quindi la scelta è limitata.
La maggior parte di noi non è mai stata al rifugio Riva, che si trova in Valsassina, alle pendici del Grignone, e più precisamente sotto il Pizzo della Pieve.
Il rifugio è praticamente sempre aperto, molto conosciuto e frequentato in tutte le stagioni.
Ci costruiamo un giro ad anello, con la massima altitudine la chiesetta di San Calimero, bellissimo punto panoramico sulla Valsassina sopra Pasturo.
Partenza proprio da Pasturo, risaliamo si comoda cementata poi sterrata quindi sentiero.
Raggiungiamo Pozzolo su sentiero che corre tra due siepi di nocciolo, quindi Tevena a 1200m. Scorgiamo il tetto della chiesetta in alto, mancano 300mt ma saranno piuttosto faticosi.
Inizia in tiro praticamente verticale sul costone sopra Tevena, non molla un attimo. Appena sotto sbagliamo ad un bivio prendendo a destra, ritorniamo sui nostri passi e proseguiamo trovando una pozza d’acqua e da qui con un paio di tornanti raggiungiamo la chiesetta di San Calimero.
Il meteo è decisamente meglio di quello previsto, davano nuvoloso ma c’è un bel sole, anche se l’aria è decisamente fresca.
Ci fermiamo per una pausa, anzi a dire il vero lasciamo gli zaini alla chiesetta e ci incamminiamo per un tratto verso il Pialeral, l’idea è poter meglio ammirare le due Grigne, e così è stato.

Ritornati alla chiesetta e dopo la pausa proseguiamo verso il Rifugio Riva, la palina lo indica a 1h
Il primo tratto è un bel traverso, esposizione nord, troviamo un pò di neve e tratti brevi ghiacciati da passare con un pò di cautela ma nulla di complicato.
Poi si inizia a scendere con qualche tornante, iniziamo ad incontrare escursionisti in salita, fino ad ora nessuna anima viva a parte il nostro gruppo e due camosci.
Arriviamo ad una radura con baite molto ben sistemate, siamo alle Cascine Porè a 1250m.
Continuiamo ad incontrare gruppetti di escursionisti, anche il loro obiettivo è San Calimero e poi il pranzo al Riva, loro sono saliti da Baiedo o da Primaluna.
Arriviamo al rifugio Riva alle 11:20, c’è molta gente fuori a godersi il sole, noi gironzoliamo e chiacchieriamo per tirare mezzogiorno.
All’ora di pranzo ci accomodiamo all’interno per consumare un ottimo pasto, concludendo con dolce, prosecco, caffè, grappe ed amari.
Dopo più di due ore prendiamo la via di ritorno, discesa verso il paino di Nava, luogo stupendo, una conca prativa con baite sparse ovunque, i prati puliti e le baite ben sistemate ed anche ben distanti fra loro, veramente quello che si dice un luogo bucolico.
Proseguiamo la nostra discesa verso Pasturo su ottimo sentiero, anzi chi sono più sentieri che creano un pò di confusione, ma il gps aiuta nella decisione.
Arriviamo a Pasturo dove ci concediamo la classima pausa birra prima di riprendere la via di casa.
Il giretto è piaciuto a tutti, incluso il pranzo al Riva, forse un pò affollato ma va bene così.
VISTA DA IMERIO
Oggi si torna in zona Grigne, senza fare grandi dislivelli o cose impegnative, ma facendo un bell’anello che Giorgio ha disegnato e che ci permetterà di passare dalla panoramica chiesetta di San Calimero (il punto più alto dell’escursione odierna) per arrivare poi al Rifugio Riva, dove abbiamo prenotato il pranzo.
Partiamo da Pasturo, dove troviamo Enrico ad attenderci e che qui è di casa, e tutti insieme (siamo in otto) saliamo verso l’alto seguendo stradine e sentieri che in parte vengono percorsi dalla Zacup (il percorso è raccontato da Giorgio, dalle didascalie delle foto ed è visibile sulla mappa).
Il nostro cammino si svolge tra boschi e prati molto ben tenuti ed arrivati alla baita di Tevena, saliamo direttamente verso la chiesetta di San Calimero (tratto più faticoso del percorso), che si trova in una posizione veramente panoramica, dominando gran parte della Valsassina e le montagne circostanti.
Dopo una lunga sosta alla chiesetta riprendiamo il cammino, questa volta sempre in discesa seguendo un sentiero un po’ fangoso all’inizio, che ci porta in circa 45 minuti al Rifugio Riva.
Arrivando al rifugio con una mezz’oretta di anticipo sull’ora di pranzo, troviamo parecchie persone (complice anche il bel meteo di oggi), vabbè che abbiamo prenotato, ma noi non siamo troppo abituati ai grandi numeri e quindi siamo un po’ preoccupati.
Invece il pranzo che faremo si rivelerà molto positivo, sia nella qualità del cibo che nel servizio, puntuale e preciso, e anche la gente, distribuita nelle tre sale del rifugio, non ha creato quella sensazione di «casino» che ci potevamo aspettare, davvero quindi un bel momento trascorso come sempre nella nostra consueta allegria.
Terminato il pranzo riprendiamo la via del ritorno passando per il magnifico Pian di Nava, che ha sempre la caratteristica di farmi rimanere a bocca aperta per la bellezza dei pascoli e delle baite presenti, che bel posto da «buen retiro»!
Come sapevamo, non è stata un’escursione dura (10 km di sviluppo per 959 m di dislivello), ma tornare in questi posti, ai piedi delle Grigne, è sempre più che piacevole, sia per i posti bucolici che si attraversano (davvero ben tenuti, come in Trentino) e sia per i panorami che si possono ammirare, senza contare poi che se si vuole fare qualcosa di più impegnativo, basta andare verso l’alto e c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Arrivati a Pasturo ci siamo infine concessi la consueta birretta di saluto, pianificando quelle che potrebbero essere le prossime uscite: avanti così!