Anche questa volta abbiamo dovuto deviare ad un piano B, non per difficoltà incontrate ma semplicemente per un errore di valutazione sulla lunghezza del percorso e del tempo necessario, quindi ce la siamo presa un pò troppo comoda.
Ma veniamo ai fatti: l’idea era di salire il vicino del Piz d’Ardion, ovvero il Piz de Calvaresc 2537mt, passando sotto il Piz d’Ardion che io e Gimmy abbiamo già
visitato nel 2019.
Partiamo tardi dal parcheggio prima dell’Alp de Bec de Sot, quasi alle 8:30.
Passiamo dalle baite dell’Alp de Bec de Sot, stavolta non troviamo le mucche scozzesi, e proseguiamo sull’ottimo sentiero che in circa mezz’ora ci porta all’alpe superiore (Alp de Bec de Sura a 1720m).
La prima tappa al Pass de Buffalora è ben visibile, un primo e lungo traverso su prato e bosco di larici dove si guadagna lentamente quota fino a circa Q1900 dove si inizia a salire sul serio.
Il percorso è sempre semplice ma il calore della giornata consuma molte energie, ci fermiamo a quasi tutti i ruscelli che fortunatamente sono numerosi fino al passo (ma non ce ne sono dal passo alla cima).
Ogni ruscello con acqua corrente diventa una pausa per bere e/o rinfrescarsi.
A Q2100 un altro traverso su prato e pietre ci porta sotto la
Cima de Nomnom e con un ultimo strappo si raggiunge il Pass de Buffalora a 2261m, dove facciamo una pausa-merenda e inevitabilmente per bere.
Dopo la pausa si scende verso la Calanca, un breve tratto per trovare il bivio che conosciamo, verso O si scende alla Capanna Buffalora, mentre verso NE le indicazioni portano al
Laghetto di Calvaresc.
Prendiamo questo sentiero che scende e poi traversa sotto i ripidi pendii de I Corn de Golin.
Il sentiero è ben segnalato e si trovano tre tratti assicurati con catene per superare delle brevi barriere rocciose esposte.
Scesi fino a Q2220 abbandoniamo il sentiero salendo un canale e poi deviando verso NE superando alcuni salti rocciosi, come riferimento alcuni piccoli larici posti proprio nei punti di passaggio.
Non ci sono tracce, a parte dei segni di passaggio sotto la cresta, segnali di chi percorre il Fil de Calvaresc e le sue varie cime indicate da ometti.
A Q2300 sotto la cresta finale del Piz d’Ardion si ritrovano tracce di sentiero che risalgono fino allo spartiacque, e poi seguendo il filo o poco sotto sul lato calanchino raggiungono il fianco O del Piz d’Ardion.
Io sempre ultimo come sempre arrivo tardi, oltre mezzogiorno, la cima del Piz de calvaresc è abbastanza vicina ma calcoliamo altri 40min, troppi.
Ci accontentiamo, per modo di dire, del bel Piz d’Ardion, molto panoramica sia verso la Calanca e le cime di confine con la Val Pontirone e la Val Malvaglia, sia verso la Mesolcina.
Il Piz d’Ardion è alto 2507mt trenta metri meno del vicino, va bene così.
Ho nuovamente sofferto il caldo, bevuto l’inverosimile …
Il lagh de Calvaresc, il famoso lago a forma di cuore
Fermata in cima per pranzare ma poi ci spostiamo poco sotto per un relax più tranquillo, la vetta non è molto ampia.
Dopo il relax ripercorriamo più o meno la via dell’andata fino alla bocchetta, sotto il Fil de Calvaresc e da qui puntando al sentiero che vediamo salire verso il pass de Buffalora scendiamo senza traccia (troviamo un solo ometto già visto all’andata sopra un pendio roccioso) ritrovando il sentiero bollato a Q2220.
Da qui passiamo i tre tratti con catene e l’ultima faticosa e calorosa salita al Pass de Buffalora, poi tutta discesa.
Appena sotto il passo a Q2200 vediamo una sorgente e ci precipitamo a bere e rinfrescarci, come detto sul lato calanchino non ci sono ruscelli, che invece abbondano su queso lato.
Acqua freddissima, stupenda !
Scendiamo verso il parcheggio, e di nuovo fermata ad ogni ruscello con acqua corrente, stimando ad ogni “test” temperatura e qualità (sapore) dell’acqua (chi dice che l’acqua nonha sapore?).
Ultima bevuta alla fontana sul sentiero poco sopra l’Alp de Becc de Sot (quella con il tronco in legno ad un tornante sul sentiero), veramente ottima ed in pochi minuti ritorniamo all’auto, soddisfatti ma un pò gonfi per la tanta acqua ingerita.