Anche oggi il meteo ci ha fregato.
Sembrava che il cielo fosse più pulito verso il nord del Ticino, quindi sopra Biasca ma già passando la galleria del Ceneri abbiamo capito che non era proprio così.
Salendo verso Biasca vediamo la Leventina immersa in nuvole scure, saltano tutti i piani, fortunatamente Paolo propone un’ottima idea, il Rifugio Compiett sopra Biasca, loro lo hanno già visitato ma salendo dalla Negressima, ma considerate le intense piogge di questa settimana, le strette cenge ed i passaggi su roccia e gradini di pietra direi proprio che non è opportuno.
Nella loro visita dei
locals hanno suggerito di salire da Fracion, partendo da 600mt e non dai 300mt di Biasca.
Sicuramente il paesaggio non sarà lo stesso delle cascate della Valle di Santa Petronilla, ma ci torneremo di certo in condizioni meteo più idonee.
Parcheggiamo in un piazzale e proseguiamo a piedi, la strada finisce ed inizia il sentiero con varie indicazioni, tra cui l’Alpe Compiett a 2:40
Il sentiero sale molto ripido per oltre 400m di dislivello, in gran parte su gradini di pietra, umidi e ricoperti di escrementi di animali, scopriremo poi che sono scesi a valle qualche giorno fa.
Si sale ininterrottamente, il meteo è nuvoloso ma non piove e non fa freddo.
Passiamo da Pianezza, punto panoramico e con castani secolari, proseguiamo incontrando varie baite, le località sono tutte ben indicate, come sempre ben indicato è il sentiero.
In qualche punto si potrebbe fare un taglio o comunque un percorso diverso, ma decidiamo sempre di seguire il sentiero principale visto che è tutto bagnato e scivolare è facile, anche se a dire il vero era più facile scivolare per la tanta m…a (escrementi).
Si tira un pò di fiato a Metusch, salendo verso Piangerra, e sopra Piangerra si incrocia una strada sterrata a Q1460.
E’ veramente curioso trovare una strada, visto che non c’è nessuna strada che sale fino a qui, è proprio un troncone forse di un paio di km che collega Piangerra e l’arrivo della funivia che trasporta materiali e la piana con le baite dell’Alpe Compiett.
I due residenti estivi di Compiett, che i miei compagni avevano incontrato lo scorso anno e che ancora abbiamo incontrato oggi, ci spiegano che la strada è stata realizzata per i lavori dell’acquedotto e come servizio tra l’alpe e la teleferica.
Comunque giunti sulla strada la percorriamo verso la conca che ospita l’Alpe Compiett, per me è la prima volta e nonostante il meteo nuvoloso è davverso uno spettacolo da vedere.
L’alpe Compiett a 1516mt si trova in una conca prativa attorniata da bastioni di roccia verticali e boschi di conifere, sotto balze rocciose che ospitano il Ri della Froda che dal laghetto a Q2089 scendono ripidamente nella Valle di Santa Petronilla fino a Bisca.
Le baite sono ben lontane le une dalle altre tranne due, una ospita il Rifugio Alpe Compiett (sempre aperto), e quella sul retro è l’abitazione dei due locals, che vivono isolati qui a Compiett per 5-6 mesi all’anno.
Pioviggina quindi occupiamo il rifugio, accendiamo la stufa che per una decina di minuti riempie di fumo il locale, poi scaldando la canna fumaria tutto riprende a funzionare come dovrebbe.
Consumiamo i nostri panini in allegria come sempre, concludiamo con caffè ed alcolici quindi pulizie e pagamento del passaggio con segnalazione sul registro del rifugio. Notiamo che i passaggi non sono pochi come si pensava.
Foto ricordo, salutiamo i due simpatici residenti e ci incamminiamo per ritorno, facciamo lo stesso percorso dell’andata tranne a Pianezza dove facciamo il percorso breve, cattiva scelta perchè invaso dall’acqua, fango ed escrementi di animali.
La discesa nonostante la ripidità non è velocissima, si deve prestare molta attenzione alle pietre viscide.
Segnalo che si trovano diverse fontane sul percorso, una proprio all’inizio del sentiero a Fracion, ma anche a Pianezza ed in altri due punti sul sentiero, ovviamente anche all’Alpe Compiett.
Per me una gran bella scoperta sia il rifugio che l’ambiente che lo ospita, verremo a visitarlo ancora salendo dal ben più impegnativo percorso della Negressima.