Decidiamo di approfittare della neve di questo anomalo inverno per tornare in Garzonera, un percorso che conosciamo molto bene e che non presenta pericoli per valanghe (nel percorso invernale).
Oggi siamo in sei, l’amico Francesco si agrega alla combricola.
Non racconto nel dettaglio questo percorso, ne trovate tante di descrizioni, anche le nostre.
Solo alcuni dettagli: pista battuta dal gatto delle nevi fino a quasi l’acquedotto, che raggiungiamo lasciando le ciaspole nello zaino.
Calzate le racchette risaliamo fino a Cascina di Prato, la solita bella salita su un buon spessore di neve ma ben battuta da precedenti escursionisti.
A Cascina di Prato passiamo il ponticello che consente di capire bene quanta neve c’è, direi 80-100cm stupendo.
Saliamo a Pian Taioi e da qui prendiamo il sentiero invernale, quindi NON quello segnalato e che corrisponde alla pista sterrata, ma che quello che sale tra gli abeti dritto sopra il ponticello.
Arriviamo in capanna dove sentiamo un gran voiciare, abbiamo visto 5 auto italiane parcheggiate a Nante, è un gruppo prevalentamente di Monza che ha pernottato, sono in giro attorno alla capanna mentre altri sono intenti a preparare per il pranzo.

E’ un gruppetto di ben 13 persone, speravo tanto di trovarci Amedeo, ma non era il suo gruppo.
Visto che sono solo le 10:50 anche noi ci aggiriamo attorno al rifugio, io e Francesco sul piccolo rilievo con la bandiera svizzera.
Verso le 11:30 entriamo anche noi in capanna per consumare in un angolino il nostro pranzo,e fare quattro chiacchere con il gruppone italiano che pranza con pasta e salamelle di secondo.
Dopo poco più di 1h ci prepariamo per scendere, ed è puro divertimento !
La neve è perfetta per i fuoripista e per i taglioni, si ritorna veramente bambini.
Arrivati all’acquedotto teniamo ancora per poco le ciaspole, poi via fino a Nante.
Meteo in gran parte nuvoloso, niente sole oggi, ma visibilità ottima su tutta la Leventina e le sue magnifiche cime innevate.