GRADICCIOLI 1936MT E MONTE FERRARO 1494MT
Escursione ad anello nel Malcantone, ma cos’è il Malcantone ? (non me ne vogliano gli amici svizzeri, ma per noi stranieri è giusto sapere).
E’ una regione geografica a sud del Ceneri, delimitato a nord dal Tamaro-Gradiccioli-Magno-Poncione di Breno e Lema a sud dal Lago di Lugano e dal fiume Tresa, ad est dalla valle del Vedeggio.
Sono anni che procrastiniamo visite alle cime della catena Lema-Tamaro, con così tante escursioni in Svizzera queste cime sono restate nel cassetto da troppo tempo, nonostante siano belle e panoramiche e soprattuto molto vicine a noi.
Stavolta la prendiamo sul serio, ispirato da una vecchia escursione dell’ amico Marcello (pumalumin), parcheggiamo ad Arosio di Sopra (Alto Malcantone), proprio dove c’è la sbarra che impedisce l’accesso ai non autorizzati.
La meta principale è il Gradiccioli, la seconda cima come elevazione della zona, dopo il più famoso Tamaro.
Questa zona, o meglio questa bella dosrsale composta da molte cime di confine o poco discoste dal confine, è molto frequentata, quindi ci sono una vasta rete di sentieri che salgono da molti punti di partenza fino a cime, bocchette, passi per poi percorrere tutta o parti della dorsale Lema-Tamaro.
Noi scegliamo la salita da Arosio, con l’intento di visitare anche il Monte Ferraro, alla luce e nella situazione attuale anche con la speranza di fare una bella ciaspolata (aspettando la nevicata giusta).
Partiamo alle 7:20, seguiamo la strada asfaltata per circa 1km, ad un tornate proseguiamo su sterrata dove ci sono grandi lavori di disboscamento.
Poco prima dell’acquedotto prendiamo un bel sentiero che inizia a salire verso destra, proseguiamo in un bel bosco fino ad un bivio Q1135, dove deviamo decisi verso destra, passiamo da una zono prativa (Piové) con debola salita ancora nel bosco arriviamo ad un altra zona prativa (Trièm), da qui si sale con pendenza più decisa, siamo alle pendici del Monte Ferraro.
Con un ultimo breve sforzo siamo sul Monte Ferraro (8:48), grande omettone di pietra, la giornata è stupenda dal punto di vista meteo, ma tira un’aria gelida, da un lato ci permette di vedere a lunga distanza, di contro ci costringe a coprirci per bene.
Monte Ferraro
Sosta di meno di 10min, lo sguardo va alla lunga, molto lunga cresta che porta al Gradiccioli.
Torniamo sul sentiero che ora scende di 130mt fino alla bocchetta “La Bassa” 1367mt.
Ora si fa sul serio, 2.3km di cresta per poco meno di 600mt di dislivello con alcune elevazioni intermedie.
Il sentiero percorre il costone, prativo verso sinistra (ovest) e boschivo di conifere verso destra (nord-est), troveremo vegetazione sulla destra fino ai 1600mt, poi una bella cresta con varie elevazioni intermedie ci accompagnerà fino alla vetta del Gradiccioli.
A circa metà salita ci separiamo in due gruppi, Paolo e Gimmy volano verso la vetta, io e l’amico Barba ce la prendiamo con calma e passo dopo passo saliamo anche noi, superati da un gruppetto di quattro escursioniste con buona gamba e fiato.
Alle 10:50 arriviamo in vetta, attesi da 15min dai primi.
Panorama spaziale dalla cima, tra l’altro l’aria fredda sembra essersi pacata, quindi una bella sosta di quasi mezz’ora.
Vanno e vengono escursionisti che percorrono la dorsale da ogni direzione, c’è una grande croce di pietra ed una bella panca in legno, una simile è anche sulla cima del Ferraro.
Gradiccioli
Un pò di fatica si fa sentire, e dopo le foto di rito decidiamo di scendere al passo Agario per il pranzo, c’è un bivacco libero che può essere utile come riparo.
In 45min di sola discesa siamo al rifugio, sono le dodici in punto, un bel tavolo di legno con panche all’esterno ed al sole è perfetto per il pranzo.
A titolo informativo, nel rifugio ci sono bibite a disposizione, c’è un tariffario ed il contributo va lasciato in una ciotola (?) co già conteneva euro e franchi di chi ha consumato.
Ci fermiamo per poco più di 1 ora, poi scendiamo verso l’Alpe Agario poco sotto, qui troviamo anche una fontana con acqua.
Ci sono almeno tre modi di scendere ad Arosio, noi passeremo dall’Alpe Nisciora che vediamo bene e sembra non essere lontana.
Il percorso non è così breve, il sentiero segue le asperità e le vallette, comunque dopo 30min siamo all’Alpe Nisciora una grande costruzione sicuramente attiva e molto ben tenuta. Iniziamo un lungo percorso di discesa che entra in faggeta e qui si deve fare MOLTA attenzione al fogliame viscido e che nasconde radici e pietre sotto varie decine di centimetri di foglie di faggio.
A 1135mt circa guadiamo il riale Magliasina, si scende fino a 940mt per poi risalire su sterrato e sentiero a 1025mt al bivio dell’acquedotto della mattina, da qui ripercorriamo lo sterrato e poi l’asfalto fino al parcheggio.
Giro lungo ma soddisfacente, finalmente abbiamo visto il Gradiccioli, ora pian-piano tocca alle altre cime del Malcantone che ci mancano.
NOTA: il T3 è dovuto all’impegno fisico, il sentiero è sempre ben tracciato e mai esposto