Monte Croce di Muggio 1799mt
La mia nuova “professione” (Giorgio) mi permette delle uscite infrasettimanali, oltre all’uscita di gruppo quindicianale.
Nell’attesa di aver disponibili due “colleghi” (Gimmy e Roberto) che sono convalescenti da interventi chirurgici, sento il Barba, che accoglie volentieri l’invito.
Gli propongo di organizzare lui, così inizia a sparare proposte nel lecchese o nelle Orobie valtellinesi.
Poi arriva con una nuova proposta: “Ti porto nella montagna che mi chiedi sempre il nome”.
Qui va chiarita la cosa, scendendo in auto da Grandola verso Menaggio sul lato opposto del lago si ha una magnifica vista sulle Grigne, sul Legnone, molte vette orobiche.
Ma proprio di fronte, c’è un mottone di prato che si affaccia sul lago in testa alla Valsassina, è il Monte Croce di Muggio.
Bene stabilita la cima.
Mi scrive il Barba: “partiamo da Taceno”
Per me è tutto nuovo, lo confesso che la mia conoscenza delle montagne lecchesi è scarsa e la conoscenza dei paesi è limitata ai passaggi in auto, quindi apro la cartina per vedere i sentieri.
Ma prima apro Hikr per vedere un pò di relazioni.
Chiamo il Barba: “su Hikr chi sale alla Croce di Muggio di solito parte da Vendrogno, ci sono tante relazioni di Mario, Ivan ed Enrico”
Risponde: “SI ma si fa meno dislivello”
Mi arrendo … anche se un calcolo matematico mi dice che 1800-500 fa ben 1300 solo di dislivello assoluto, per me una bella sfida.
Oggi guida lui, arriviamo e parcheggiamo a Taceno vicino al parcheggio delle corriere, quota di partenza 478mt, e vai … sempre più in basso!
Iniziamo il cammino alle 7:25 nelle viuzze del paese salendo fino alla chiesa, ma nel salire il Barba mi mostra la casa dove ha trascorso molte delle sue vacanze da ragazzo.
Ora capisco che la scelta di partire da Taceno è anche in suo viaggio nei ricordi, di quando ragazzo andava in balera a “resegaa i tusan”, ma anche percorreva i sentieri immagino con l’agilità di un camoscio.
Dopo la chiesa deviamo a sinistra, indicazioni per Vendrogno.
Non ricorda i sentieri ma ricorda i passaggi Vendrogno-Narro-Capanna Vittoria-cima
Iniziamo una lunga salita su un sentiero largo e pulito, passiamo da Assogno, poi da Presallo, per arrivare a Inesio.
Il Barba cerca le indicazioni per Vendrogno, mentre io guardando la cartina sul gps vedo che da Inesio si può salire direttamente a Narro, così ci incamminiamo per arrivare a Narro.
Qui un local ci indica di salire tra le viuzze del paese e seguire per Alpe Giumello.
Ci infiliamo nelle strette viuzze di Narro, dove in effetti vediamo le indicazioni, le seguiamo sempre su buon sentiero.
Arriviamo sulla strada che sale all’ Alpe Giumello, ma la si percorre per poche decine di metri, ad ogni tornante troviamo le indicazioni per il sentiero che accorcia tagliando i tornanti della strada.
Arriviamo al Monte Basso, ancora breve passaggio su strada per riprende poi il sentiero che con un ultimo strappo ci porta alla Capanna Vittoria.
Abbiamo con noi i panini, ma si è deciso con Luciano che se troviamo la capanna aperta ci fermeremo per pranzo, seduti e al calduccio.
Sono solo le 10:30, constatato che la Capanna Vittoria è aperta, e vedendo la croce di Muggio 250mt sopra le nostre teste ci avviamo tranquilli al nostro obiettivo.
Per la salita seguiamo il sentiero che sale da Ovest, il percorso è senza grandi strappi ed in breve arriviamo alla bocchetta a Q1753, sulla sinistra una cimetta recintata, a destra la dorsale per la vetta con la croce, ma di fronte noi si spalanca il versante sud del Legnone, quello della Val Varrone.
Si vede il rifugio Griera e la strada della linea Cadorna che risale fino al Legnone.
Seguiamo la dorsale che in 10-15min ci porta alla cima.
Siamo tra i primi, ci fermiamo alla croce per riposare una mezzoretta, sono vermente orgoglioso di me stesso, abbiamo percorso 8.5km e oltre 1350mt di dislivello in 3 ore e 50min con le soste, non ci credo e soprattutto non sono stanco morto.
![](https://f.hikr.org/files/3524579l.jpg)
Foto in ogni direzione, arrivano altri escursionisti e tra questi ho il grande piacere di rivedere due amici di Hikr Carlo e Elena
uccio.
Dopo il riposo scendiamo sulla dorsale opposto, verso E, visto che tutti salgono dal quel lato penso sia il percorso principale.
In trenta minuti siamo alla Capanna Vittoria dove consumiamo il nostro meritato pranzo.
Alle 13:25 iniziamo la discesa, parlando con il gestore del Vittoria ci dice di scendere sullo stesso percorso a Narro, p poi di prendere per Narro e da lì scendere diretti a Taceno.
Scendiamo veloci a Narro, quindi sulla strada arriviamo ad Indovero. Qui fatichiamo a trovare il sentiero che scende, non ci sono indicazioni, mi fido del gps e dopo essere tornati indietro prendiamo una viuzza in discesa, in basso trovo il nome della via “Via per Taceno”, siamo sul sentiero giusto.
Inizia una breve ma ripida discesa, si perdono rapidamente 300mt, il percorso è parecchio ripido e pieno di foglie.
Dopo 1:45 dalla partenza siamo al cimitero di Taceno, da qui scendiamo alla chiesa e quindi al parcheggio delle corriere.
Bravo Barba, una bella proposta, e soprattutto sentieri che non tirano mai troppo così il fiato non ne ha risentito.