Quando non sappiamo dove andare,e per non pestare neve, la Val Solda e’ sempre una garanzia.
Ci sono molte cime ed una rete di sentieri, purtroppo non sempre ben segnati sulle cartine, che invitano ad esplorare.
Oggi puntiamo a una cima (in realta’ sono tre) minore, le Cime di Noga tra i 1450 e 1517mt, ovviamente un bel giro ad anello.
Parcheggiamo a Dasio, sotto la chiesa, e’ la posizione ideale per l’anello previsto. Saliamo verso il cimitero, quindi verso il Camping ed il Santuario di S.Rocco.
Al Ponte di Bizzo prendiamo subito a sinstra, ed ora si inizia a salire, sentieri ben indicati.
La salita e’ piacevole, quando si esce dal bosco ci si trova a risalire un tratto roccioso, ben indicato dai bolli, ma con qualche saltino e gradino.
Quando si scende si guada il torrente, e poco sopra un bivio, abbandoniamo il comodo sentiero che porta all’ Alpe di Pu’ria (da visitare se non ciete mai stati), per salire ripidamente verso Pune’, dovrebbe esserci un alpe o dei ruderi, ma non non li abbiamo proprio trovati.
Usciti dal bosco facciamo pausa, quindi riprendiamo il cammino per portarci ad una bocchetta sul lato N del Sasso di Mont.
Il sentiero non e’ sempre visibile, e soprattutto non coincide alla SwissMap, anzi a dire il vero a parte i sentieri principali, quelli secondari sono molto discordanti.
Arriviamo in bocchetta, e prendiamo il costone delle Cime di Noga, 200mt di pura salita su prato seguendo vecchi bolli di vernice sui sassi, non sempre facili da individuare.
Arrivati al passo (nome?), svoltiamo a sinistra per la prima cima a Q1445, molto panoramica.
Facciamo pausa e foto, sotto di noi il Sasso di Mont e alle nostre spalle il Torrione (la piu’ alta elevazione della Val Solda).
Riscendiamo al vicino passo e teniamo la dorsale per le altre cime, la piu’ alta a Q1517.
Non ci sono croci o ometti, solo un panettone erboso per le prime due ed una serie di torri calcaree per la terza, quella sopra il passo.
Scendiamo al passo su un sentierino verso nord, quindi scendiamo in direzione sud.
Nel scendere incontriamo un nutrito gruppo di escursionisti svizzeri, che invece salgo al passo, anche loro in esplorazione in Val Solda.
L’ultimo della fila ferma me e Gimmy “Ma io vi conosco” siete i Girovagando …e bla-bla-bla
Simpatico incontro.
Scendiamo veloci ed al Bus della Noga Q1258, risaliamo poche decine di metri per visitare la “Grotta dell’ Orso”.
Vale proprio la pena questa breve deviazione, la grotta e’ piuttosto profonda ma sufficientemente alta per stare in piedi, inoltre e’ bella fresca ed in questa giornata calda e’ un piacere.
Chiusa la visita, lo stomaco brontola e alle 13.00 siamo all’Alpe Mapel, dove siamo gia’ passati quando siamo saliti al Sasso di Mont, e sappiamo esserci una bella fontana con acqua fresca, proprio necessaria.
E qui facciamo la nostra pausa pranzo, bella lunga a goderci la giornata ma anche riposarci per una discreta scarpinata.
Ripartiamo dopo oltre un’ora e mezza, come anticipato giro ad anello.
Scendiamo poche decine di metri sulla direttissima per Dasio, ma deviamo a sinistra al primo bivio.
Il sentiero che seguiamo e’ stupendo, nel bosco, mai ripidissimo, bellissime piante e fioriture.
Ariviamo ad una radura attrezzata con tavolo e panche in legno, proseguiamo scendendo verso il torrente soldo che attraversiamo sul Ponte Elio.
Si risale sul lato opposto ed in breve si e’ sulla sterrata della Riserva naturale della Val Solda.
Ora scendiamo troviamo una piu’ ampia area attrezzata con molta gente, scendimo ancora fino a Ranco
da qui abbandoniamo la sterrata per prendere il sentiero 1 per Dasio.
Si scende fino al torrente, lo si attraversa su un bel ponticello di legno, per poi risalire una trentina di metri sul lato opposto, ormai a Dasio.
I sentieri sono spesso numerati, una indicazione della numerazione la trovare qui
Che dire di piu’, c’e’ molto ancora di visitare in questa chiusa e selvaggia valle, ci vediamo presto.