Esplorare … esplorare, sta diventando una malattia.
Andare alla ricerca di percorsi nuovi con le ciaspole non e’ semplice, soprattutto se il requisito principale e’ la sicurezza.
L’aver percorso la zona in estate e l’osservazione aiutano certamente, e l’esperienza altrui anche.
Grazie alla recente salita al Pizzo d’Era, ho potuto studiare un po’ la zona e la possibilita’ di una visita invernale.
L’idea e’ di salire all’ Alpe Cavallo e da li’ provare qualche cimetta attorno, ma il riparo per il pranzo e’ proprio l’alpeggio.
Partiamo da Prodor (Cari’), neve poca e soprattutto gelata, come la strada ed il parcheggio. A proposito del parcheggio, da ricordare che in inverno e’ a pagamento (5 CHF, macchinette in vari punti).
Al nostro arrivo Cari’ e’ ancora dormiente, impianti ancora spenti, e pochissime auto in giro, al nostro ritorno invece … esattamente il contrario.
Uscendo dall’ auto, un vento gelido ci accompagna, quindi cambio abito veloce e via diretti alla capanna Prodor.
Neve schiacciata, poca e ghiaccio.
Arrivati alla capanna, deviamo a destra verso gli impianti, quando arriviamo sotto la seggiovia finalmente calziamo le ciaspole, c’e’ un bel sole, ma il vento che non smettera’ mai per tutta la nostra giornata, ci invita a non scoprirci.
Ora seguiamo il sentiero ben indicato, raggiungiamo la cresta, quindi il bivio vicino a Brusada.
A destra si raggiunge la stazione degli impianti (Brusada), ma noi giriamo a sinistra in direzione dell’ Alpe Cavallo, e da qui e’ tutto nuovo, non raccontato in nessun report.
A dire il vero qualche segno di passaggio c’e’, sia di sciatori che di ciaspole, anche se parziali e cancellate dal forte vento.
Paesaggio fantastico, cielo terso e neve praticamente da battere.
Sulle note cime davanti a noi (Era, Campello, Gana-Rossa), si vedono i pennacchi della neve soffiata dal vento, di fronte a noi invece la bella mole del Pizzo Forno, i tremila del gruppo del Tencia, e verso S il Pizzo di Mezzodi’.
Percorriamo il sentiero alto che da Brusada porta a Predelp, e’ fresco nella memoria (ottobre 2018), i segni di vernice non si vedono, ma la via si intuisce bene.
Raggiungiamo l’Alpe a 2077mt alle 09:55,dopo 1:40 con soste, ci fermiamo giusto 5 minuti per decidere la prossima tappa, sarebbe bello puntare alla cima denominata All’Uomo 2215mt, ma le pendenze, e soprattutto il vento molto forte e la qualita’ della neve sul ripido (crosta sottile e sotto ghiaccio), ci costringono a qualcosa di piu’ sicuro.
Puntiamo ad una prima cimetta quotata 2110mt, situata a O dell’ Alpe,
ci aspetta una breve ma intensa salita sulla crosta ghiacciata, divisi in due gruppi raggiungiamo questa bella postazione panoramica, da un lato l’Alpe Cavallo, dall’ altro la valle del Passo di Predelp.
Il vento in cresta soffia impetuoso, impossibile la foto sul cavalletto, quindi foto veloci e ritorno almeno per evitare le folate che rischiano di buttare a terra anche uno piazzato come me.
Discesa divertente anche se ripida, e visto l’orario puntiamo subito ad un’altra cimetta, un bel dente roccioso che sta proprio sopra l’ alpeggio.
Salita piu’ dolce ed in breve siamo ad osservare dall’ alto dei 2144mt, la massima elevazione di oggi.
Da qui penso sia possibile la salita All’Uomo, ma la tenuta della neve sul ripido non ci convince, quindi anche se presto torniamo all’ Alpe per il pranzo, anche se sono solo le 10:50
L’ alpe e’ chiaramente chiusa, ma la stalla non ha porte e offre un discreto riparo, almeno dal vento.
Aspettiamo un po’ e pranziamo ben prima di mezzogiorno, e’ un continuo uscire al sole quando non tira vento, e tornare al riparo.
Non accendiamo fuochi, ci sembra pericoloso proprio per il vento.
Pranziamo coperti e con i guanti calzati, e si “barbella”….
Alle 12:30 partiamo per il ritorno, almento camminando ci scaldiamo un po’, e tra l’altro il giro di ritorno, ad anello, e’ un po’ piu’ lungo dell’ andata.
Scendiamo verso Brusada, qui prima del bivio ci tuffiamo nella neve intonsa per taglione divertente, quindi andiamo ad intercettare il sentiero Brusada-Predelp, percorso-racchette ben segnalato.
Questo sentiero percorso con l’amico Francesco ad ottobre, mi aveva subito ispirato una bella e tranquilla ciaspolata, e’ tutto nel bosco, con alcuni spazi aperti, vista meravigliosa sulle cime di fronte, dal Pizzo Forno al gruppo Tenca/Tencia.
Essendo un percorso racchette ufficiale e’ ben battuto e segnato con paline alte e colorate.
Se avete qualche amico che vuol provare le racchette e’ sicuramente un tragitto sicuro e di grande soddisfazione.
Arriviamo a Predelp, o meglio a Tic Cattaneo, da qui si potrebbe prendere la strada, ma seguiamo il sentiero che ci porta sopra le baite alte di Tarnolgio quindi sulla strada Cari’-Tarnolgio (chiusa), a circa 1Km da Prodor.
Dopo 1:30 dal pranzo siamo di nuovo al parcheggio, e’ tutta discesa …
Bella e “semi-leggera” ciaspolata, ma di soddisfazione, zone nuove in inverno per noi, e spunto per future avventure.