ESC 347 | Gartenkofel
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI TICINO, RIFUGI-TICINO, TREMILAMETRI /da adminGartnerkofel 2195mtt
14 Agosto 2019 – ( 347 )
Plattner Q1609 – Bivio Q1840 – Bivio Impianti Q1950 – Bocchetta Q2000 – Gartnerkofel Q2195 – Impianti Gartnizental Q1930 – Punto Panoramico Q1850 – Platntner Q1609
PARTENZA ARRIVO | Parcheggio Plattner AU | 1609 mt |
KM ANDATA | 2,5 Km | 01:30m lorde / di orologio, 10m soste |
KM RITORNO | 2,6 Km | 036h : 30m lorde / di orologio, 1h soste |
KM TOTALI | 5,1 Km | 08h : 10m lorde / di orologio, 1:30 soste |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 600 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 690 mt | Max altitudine: 2195 mt |
DIFFICOLTA' | T2 / E | Sentieri segnalati |
COPERTURA CELLULARE | Buona | |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | |
PARTECIPANTI | 2 | Giorgio, Gimmy |
Come arrivare:
Raggiungere il Passo del Pramollo da Pontebba UD o dall’ Austria. Pochi metri dopo la dogana, c’e’ una strada stretta che sale, passa vicino ad una chiesetta e prosegue fino ad un parcheggio dove arriva una stazione intermedia della funivia.
Pontebba è raggiungibile percorrendo verso nord la statale 13 Pontebbana oppure utilizzando l’autostrada A23 fino alla omonima uscita.
Parcheggiare e proseguire a piedi.
Acqua sul percorso
- Ruscello all’ andata
- Ruscello al ritorno ma vicino al parcheggio
Link interessanti
Questa cima che si trova in territorio austriaco ma molto prossimo al confine, ci aveva affascinato durante la visita al vicino Kammleitn 1998mt.
Vista da quella posizione il Gartnerkofel si presenta come una torre bianca di roccia, impenetrabile per semplici escursionisti come noi.
Ma consultando le carte Tabacco si scopre che c”e’ una via normale, e con Gimmy non esistiamo a volerla scoprire.
Partiamo relativamente presto dal Passo Pramollo, appena oltrepassata la dogana c’e’ una strada asfaltata che sale ad una stazione intermedia degli impianti invernali, con alloggio, bar e ristoro.
Parcheggiamo a Plattner, 1600mt, temperatura frizzante +9gradi, ma soprattutto nuvole basse e visibilita’ ridotta.
Ma siamo speranzosi, perche’ vediamo alcune cime di confine che si stanno scollando di dosso le nuvole, sono le 7.50 e non c’e’ in giro nessuno cin questo meteo.
La prima parte del sentiero ricalca la salita al Kammleitn, non raggiungiamo la bocchetta ma seguendo il sentiero 412 traversi amo proprio sotto le bastionate verticali della nostra meta.
Alle 8,40 siamo a 1950mt poco sopra gli impianti di risalita, dove troviamo una palina con le indicazioni, la cima e’ a 30min, mi sembra poco.
Il sentiero sale ora erto tra due cime, infilandosi in un canale di ghiaia, ma sempre ben marcato e attrezzato con alcuni gradini per trattenere la ghiaia.
Poco prima delle nove siamo alla bocchetta a circa 2000mt, tra due cime, a sinistra la nostra destinazione, che si sta aprendo tra le nuvole.
Non c’e’ anima viva in giro, per ora.
Sul lato opposto, meglio non guardare già, pareti strapiombanti e guglie calcaree come la nostra cima.
A parte l’aria molto fredda e’stupendo.
La cima 3 sopra le nostre teste, e su bel sentiero saliamo senza problemi, alla fine e nonostante le apparenze il percorso e’ un T2.
Alle 9,15 siamo in cima, dove una grande croce in stile austriaco indica il punto piu’ elevato di un complesso di guglie.
La cima e ampia ed erbosa, ci fermi amo in contemplazione, grandi paesaggi anche se le nuvole nascondono molto, ma noi siamo sopra!
Foto a tutto tondo e ai due partecipanti, nel frattempo sale una escursionista tedesca che come noi ha sfidato le nuvole.
Ma ormai il cielo ed il sole stanno sostituendo le nuvole, ed in discesa troveremo vari gruppetti di escursionisti, la cima e’ sicuramente ambita, ed i suo i quasi 2200mt ne fanno un punto molto panoramico.
Scendiamo per primi, come per primi siamo saliti, ma ora la visibilita’ e’ ottima.
Giunti al bivio a 1950mt, invece di prendere a destra come la salita, scendiamo verso sinistra, in direzione degli impianti a 1850mt. Oltre alla stazione di arrivo della seggiovia, c’e’ un punto panoramico, un bar ed un area giochi per i piccoli.
Seguiamo una strada sterrata che scende verso il passo Pramollo, ma ad un certo punto deviano a destra per prendere un sentiero marcato che passando sotto il precorso della seggiovia ritorna al nostro parcheggio a Plattner.
Siamo molto soddisfatti, un gran bella cima, consigliati sei a se siete in zona, e in fin dei conti breve e facile, anche se non sembra.
ESC 348 | Pizzo Cassinello 3103mt
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI TICINO, RIFUGI-TICINO, TREMILAMETRI /da adminPizzo Cassinello 3103mt
17 Agosto 2019 – ( 348 )
Lago del Luzzone Q1606 – Larecc Q1633 – Alpe Scarada di sotto Q797 – Capanna Scarada Q2173 Bivio Q2180 – Passo Soreda Q2759 – Pizzo Cassinello Q3103 (pranzo) – ritorno dalla stessa via
PARTENZA ARRIVO | Parcheggio lago Luzzone CH | 1606 mt |
KM ANDATA | 5,9 Km | 04:00m lorde / di orologio, 20m soste |
KM RITORNO | 5,9 Km | 03:10m lorde / di orologio, 0:10m soste |
KM TOTALI | 11,8 Km | 08h : 10m lorde / di orologio, 1:30 soste |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 1500 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 1550 mt | Max altitudine: 3103 mt |
DIFFICOLTA' | T3+ / F / E | Sentieri segnalati |
COPERTURA CELLULARE | Parziale | |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | |
PARTECIPANTI | 2 | Paolo, Barba |
Come arrivare:
Autostrata fino a Biasca, prendere direzione Lucomagno e poi Campo Blenio e Diga del Luzzone
Acqua sul percorso
- Ruscello lungo il percorso fino alla capanna
- Acqua in capanna (se aperta)
Link interessanti
Il gruppo Girovagando e’ sempre ai minimi termini cosi’ io (Paolo) e Luciano organizziamo un’uscita con un po’ di dislivello.
L’idea era gia’ stata pensata e ricade su un tremila della valle di Blenio sulla testata della Val Scaradra sul lato destro della diga del Luzzone.
La giornata e’ un po’ nuvolosa ma non sono previste precipitazioni.
Il sentiero parte ben segnalato circa 300 metri prima di Garzot e noi riusciamo a trovare un posto auto libero (massimo 4 auto). L’alternativa e’ parcheggiare a Garzot dove ci sono numerosi posti.
Ci addentriamo sul sentiero che parte subito ripido e molto largo con una temperatura di circa 12 gradi.
Boschi di larici e il rumore dell’acqua che scorre profonda in fondo alla valle ci accompagnera’ per molto tempo. All’alpe Scaradra di Sotto il sentiero spiana e da qui si vede tutta la vallata che termina con il Cassimoi centrale e a destra il Cassinello.
Il sentiero si divide subito dopo l’alpe noi sbagliamo e prendiamo quello basso che in realta’ e’ usato dai pastori per seguire le pecore che pascolano lungo i pendii della valle.
Ci ricongiungeremo piu’ avanti risalendo un costone guidati dal gps. Niente di difficile,
Le tracce di sentiero sono ovunque e non si puo’ sbagliare.
Da quota 2000 a quota 2180 il sentiero diventa ripido per arrivare alla bellissima balconata che ospita il Rifugio Scaradra discostato circa 400 metri dal sentiero ufficiale che porta al passo Soreda.
Breve sosta e da qui il sentiero diventa piu’ aggressivo.
Dopo un piccolo pezzo in piano parte subito l’anticipo della vera salita e a quota 2550 impenna rapidamente per portarci all’ingresso di un canale ottimamente attrezzato quasi verticale ma devo dire divertente da percorrere. Arriviamo cosi’ al Passo Soreda dopo 150 metri di vertical sul confine ticino Grigioni con un bel venticello gelido.
Breve sosta e ci raggiunge Paolo un simpatico escursionista di Bellinzona che ci seguira’ nella nostra salita e scambiando quattro chiacchere scopriamo che anche lui curiosa su Hikr e riconosce subito Barba 43 e mentre lo vede salire rimane sorpreso dalla sua prestanza fisica. E’ una Bestia!!!
Fino alla cima e’ un bel percorso su placconate e enormi sassi che ben segnalati in bianco e blu’ portano facilmente in vetta.
Riusciamo ad arrivare in vetta per le 12dopo 4 ore di cammino e ammiriamo un bel panorama con il Sig. Adula proprio di fronte e il vicino Cassimoi.
Purtroppo fa molto freddo cosi dopo la foto ci spostiamo poco piu’ in basso per consumare il nostro pasto.
Paolo ci saluta e percorreremo la discesa da soli partendo alle 12 45 anche perche’ le nuvole iniziano ad avvicinarsi e preferiamo scendere con buona visibilita’.
Il percorso e’ lo stesso dell’andata cosi’ dopo il canale attrezzato faccio un allungo e vado a vedere il rifugio Scaradra.
Ci sono due persone che hanno passato la notte e l’edificio e’ dotato anche di bagno esterno e di cucina funzionale e una buona scorta di legna.
Raggiungo Luciano che nel frattempo ha ripreso la discesa cosi’ che alle 1545 dopo tre ore dalla partenza siamo al parcheggio.
Grazie ancora al grande Luciano che con la sua grinta e forza di volonta’ macina km di salite!!!
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