ESC 312 | RIFUGIO ALP DE SETAGGIè
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI IN MONTAGNA, ESCURSIONI TICINO /da adminRifugio Alp de Setaggie’ 1955mt
17 Giugno 2018 – ( 312 )
Parcheggio Montogn Q1320 – Rifugio-Alpe Gamba in Fora Q1359 – Rifugio-Alpe Gamba in Dent Q1469 – Rifugio Alp de Setaggie’ Q1955 – ritorno al Parcheggio dalla stessa via
PARTENZA ARRIVO | Parcheggio Montogn (CH) | 1320 mt |
KM ANDATA | 5,5 Km | 3:30m lorde / di orologio, 00:30m soste |
KM RITORNO | 5,7 Km | 2:40m lorde / di orologio, 20m soste |
KM TOTALI | 11,2 Km | 08h : 00m lorde / di orologio 05h : 10m di cammino |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 0710 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 0850 m | Max altitudine: 1955 mt |
DIFFICOLTA' | T3+ | Sentieri ben visibili fino Gamba in Dent poi tracce |
COPERTURA CELLULARE | BUONA / ASSENTE | Buona al parcheggio e al rifugio Setaggie', assente in valle |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | In rifugio |
PARTECIPANTI | 7 | Giorgio, Gimmy, Roberto, Paolo, Luciano, Angelo, Amedeo |
Come arrivare:
Autostrada per il Gottardo, a Bellinzona Nord, prendere per S.Bernardino.
Proseguire in direzione del S.Bernardino e uscire a Lostallo.
All’ uscita prendere a destra e subito a sinistra, strada stretta che fiancheggia l’autostrada. Alla prima strada verso destra, svoltare in direzione di una centrale elettrica, segnale di divieto di passaggio.
La strada Rura – Montogn è Agricolo Forestale e chiusa al traffico, bisogna munirsi di permesso da richiedere alla Cancelleria di Lostallo (sono gentilissimi), gratuitamente e … via email !
Unica nota importante: la strada è lunga 17Km di cui 10km sterrati, stretta e con pochi slarghi.
Si può percorrerla anche con vetture normali, con attenzione.
Acqua sul percorso
- Fontana Gamba in Dent
- Acqua in rifugio aperta nei periodi previsti
Link interessanti
Album foto a tutto schermo
https://www.girovagando.net/wp-admin/post.php?post=3592&action=edit#save
Quando un posto ci piace, beh bisogna esplorarlo per bene.
Eccoci quindi di nuovo in Val Montogn, stessa strada e parcheggio della precedente escursione. Obiettivo di oggi e’ risalire la Val Montogn, che nella parte superiore diventa Val Gamba.
Oggi e’ anche una giornata speciale, sotto molti aspetti :
- Festeggiamo i compleanni di Paolo e del Barba
- Ritorna il Barba dopo vari mesi di pausa
- Abbiamo un gradito ospite, Amedeo, che torna con noi dopo lungo tempo.
Visto che non conosciamo assolutamente la zona (e che esplorazione sarebbe?), partiamo abbastanza presto e ci fissiamo tre possibili obiettivi, target minimo il Rifugio Alp de Setaggie’ a 1959mt, possibilmente anche la bocchetta di Strem 2294mt, e magari una cima.
Ma il WILD si sa’, presenta sempre delle sorprese.
Partiamo alle 08:00 dal parcheggio dell’ Alpe Montogn, e prendiamo il sentiero che scende vero il torrente La Montogna che solca le due valli.
Dal parcheggio si scende per una sessantina di metri dove il sentiero inizia a costeggiare il riale.
Dopo poco ci si trova ad un bivio, dove a sinistra si nota un ponte in legno Q1255, e’ il sentiero che porta al Campel (Campel Bas, Alt ed al passo che porta in val Forcola).
Noi proseguiamo, in poco piu’ di mezz’ora raggiungiamo Gamba in Fora 1359mt (questo rifugio/alpeggio come l’Alpe Setag sono in gestione ad alpigiani).
Proseguiamo a lato del torrente (dopo il ponte siamo sul fianco sinistro, quindi NE e destro orografico.
La salita e’ molto tranquilla e quasi sempre nel bosco, attorno Q1430 si guada il torrente (non ci sono ponti), non e’ difficile anche perche’ in questo punto l’acqua di dirama in piu’ discese.
Ora riprendiamo a salire, il sentiero si fa piu’ difficile da trovare perche’ l’erba e’ alta, ma in qualche modo teniamo la traccia.
Dopo un’ora e mezza siamo al rifugio Gamba in Dent Q1469, e’ aperto e ben attrezzato, anche se spartano.
Non ci fermiamo, proseguiamo su deboli tracce verso la testa della valle. Bisogna fare molta attenzione a non perdere il percorso, a dire il vero all’ andata poco sopra l’alpeggio abbiamo seguito un itinerario a “naso”, la traccia del rientro invece ricalca l’andamento del vecchio sentiero.
Raggiunta quota 1750mt, si deve guadare il ruscello e le sue ramificazioni.
Dritto a noi c’e’ l’evidente sella della Bocchetta d’Egion Q2145 che scende in Val d’Arbola, a sinistra l’imponente mole rocciosa del Piz Setaggiolo di Dentro Q2597, ancora piu’ a sinistra c’e’ la nostra direzione, ma c’e’ una folta boscaglia di ontani ed un versante molto ripido di 200mt.
Una traccia c’e’ a Q1750 oltre il torrente e taglia in diagonale, la carta mostra questo sentiero che porta all’ Alpe Setag, ma noi cerchiamo un passaggio piu’ diretto, e qui inizia il Wild, anche troppo wild.
Ci sono deboli tracce, forse di animali selvatici, e alcuni risalti rocciosi, pendenza non da poco e soprattutto erba viscida e tanti ontani che sbarrano il percorso, non c’e’ scelta devi passarci in mezzo.
Questa salita ci costera’ 45min, girando a destra e sinistra a cerca il passaggio migliore, arrivati in cima il paesaggio si apre, ma la stanchezza inizia a farsi sentire.
Puntiamo diritti al rifugio, lo si vede quasi appoggiato ad un enorme masso.
Ci arriviamo alle 11:30 e di comune accordo si decide che l’avventura per oggi si conclude qui, ci prendiamo tutto il tempo per riposarci e goderci una bella sosta con feste di compleanno.
La Forcella di Strem e’ sopra le nostre teste, trecentocinquanta metri sopra, bella ed invitante, ma sara’ per una prossima volta.
Visita interna al rifugio, ben attrezzato con 5 posti letto, cucinino a gas (la bombola e’ vuota), stufa a legna e riserva di legna.
Tavolo e due belle panche che portiamo all’ esterno visto il bel sole e soprattutto
un panorama meraviglioso.
Siamo in un anfiteatro spettacolare, roccia grigia, lingue di neve e tanto verde sono i colori dominanti.
Di fronte a noi la complessa cresta della Scima di Laghit, abbiamo visitato due delle sue punte la scorsa escursione.
Ambiente davvero bello e solitudine completa, a parte noi sette.
Si festeggia con antipasto di salame, noccioline e salatini, poi ognuno il proprio panino, quindi doppio dolce: tiramisu e crostata di ricotta e canditi, complimenti alle cuoche.
Innaffiamo bene, anzi molto bene, ironia della sorte ad Amedeo tocca bere un ottimo bonarda dedicato a Matteo Salvini, assurdo … “vederli assieme”.
Caffe’, grappa e sviluppin non mancano.
Dopo aver pulito e rimesso a posto, segnamo sul libro il ns passaggio e prendiamo il vaglia per un piccolo contributo, anche se non abbiamo usato quasi nulla, ci sembra giusto contribuire al mantenimento di queste strutture in ambienti cosi’ selvaggi e “di fatica”.
Per scendere non se ne parla di riprendere la lotta con gli ontani, quindi scendiamo in diagonale a cercare il sentiero che arriva dall’ Alpe Setag, lo ritroviamo una ottantina di metri piu’ in basso.
Lo seguiamo ed in breve ci porta al guado, ah … se lo avessimo fatto questa mattina!
Ma si sa che esplorando queste avventure sono normali.
Ora seguiremo con la massima fedelta’ le tracce del sentiero vero, quindi se utlizzerete la ns traccia gps fate riferimento alla nostra discesa.
Il ritorno e’ lungo, ma non complicato, ci concediamo 15min di sosta al rifugio Gamba in Dent, e quindi via fino all’ auto, con l’ultima salita che pesa sempre tanto.
Altra puntata di esplorazione, e siamo pronti per la prossima, queste vallate hanno ancora tanto wild da offrire!
ESC 313 | CIMA DELLA CAVEGNA
/in ESCURSIONI DI GIROVAGANDO, ESCURSIONI IN MONTAGNA, ESCURSIONI TICINO /da adminCima della Cavegna 2281mt e laghi 1958mt e 2040mt
01 Luglio 2018 – ( 313 )
Parcheggio Cimalmotto Q1405 – Pianelli Q1386 – Ponte Fiumigna Q1285 – Ponte Ri di Sfii Q1608 – Lago della Cavegna inf. Q1958 – Lago della Cavegna sup. Q2040 – Pizzo della Cavegna Q2281 – Lago della Cavegna inf. Q1958 (pranzo) – ritorno dalla stessa via
PARTENZA ARRIVO | Parcheggio Cimalmotto (CH) | 1410 mt |
KM ANDATA | 8,4 Km | 05h:00m lorde / di orologio, 00:60m soste |
KM RITORNO | 5,4 Km | 2:25m lorde / di orologio, 20m soste |
KM TOTALI | 13,4 Km | 08h : 20m lorde / di orologio 06h : 10m di cammino |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 0991 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 1200 m | Max altitudine: 2281 mt |
DIFFICOLTA' | T3 | Sentieri ben visibili e marcati |
COPERTURA CELLULARE | BUONA / ASSENTE | Buona al parcheggio ed in vetta, assente lungo il percorso |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | NO | |
PARTECIPANTI | 5 | Giorgio, Gimmy, Paolo, Luciano, Francesco |
Come arrivare:
Da Locarno imboccare la Val Maggia e risalire fino a Cevio-Rovana, qui si devia a sinistra per Cimalmotto e d il più noto Bosco Gurin. Proseguire con numerosi tornanti fino a Cerentino, qui prendere a sinistra, diritto si sale a Bosco Gurin.
Ora si segue la strada fino al paese di Cimalmotto, dove si parcheggia all’ inizio del centro abitato.
Acqua sul percorso
- Fontana a Cimalmotto
- Torrenti e molti ruscelli lungo il percorso
Link interessanti
Album foto a tutto schermo
https://www.girovagando.net/wp-admin/post.php?post=3592&action=edit#save
Mercoledi mi scrive Francesco “io avevo in mente di salire al Pizzo della Cavegna … si puo’ fare assieme?”
Mi scappa da ridere, lunedi’ ho mandato al gruppo le proposte domenicali, e la prima era proprio il pizzo della Cavegna. Telepatia?
Rispondo che abbiamo in mente la stessa destinazione, ma certamente non lo stesso punto di partenza, propongo di salire da Cimalmotto, mentre quasi tutti salgono al passo dalla Val Vergeletto.
Manca Robi per impegni istituzionali, ma il barba conferma, quindi siamo in 5 con Francesco.
Per compensare il lungo viaggio in auto (2h) partiamo prima del solito (come le gite in Engadina), ritrovo alle 05:30.
Partiamo a camminare alle 08:00, tempo stupendo e caldo, fortunatamente per un lungo tratto saremo nel bosco.
Scendiamo a Pianelli su strada asfaltata, ma chiusa al traffico, ad un bivio si imbocca il sentiero che porta al Lago di Sfii, Lago Gelato, Passo della Cavegna.
Ora si scende verso il riale Rovena fino ad un ponte a 12090mt, quindi -110mt dal parcheggio.
Dopo il ponte, tratto pianeggiante e si inizia a salire. Il sentiero e’ spettacolare, certamente sistemato da poco, con molti gradini di pietra, bello largo e senza strappi.
Alle 08:51 passiamo da una cappelletta, proseguiamo con il torrente Ri da Sfii che scorre impetuoso molto sotto di noi.
Alle 09:10 arriviamo al bivio sotto l’Alpe di Sfii, si apre la vista sull’ alpe ed i prati circostanti mentre stanno uscendo le mucche dalla stalla.
Ambiente stupendo, qui facciamo una breve pausa di 15 minuti.
Al bivio prendiamo sinistra, scendendo verso il torrente, dove si attaversa, altri -30mt da perdere, i saliscendi oggi sono di moda.
Dopo il ponte altro bivio, a sinistra si sale al Lago di Sfii, mentre verso destra si sale al Passo della Cavegna.
Il sentiero ora si inerpica tra bosci di rododendri ed ontani, ben visibile anche se infestato dalla vegetazione. Fondamentale invece l’attraversamento di vari ruscelli, oggi l’acqua e’ indispensabile.
Raggiungiamo un pianoro, e’ il Piano dei Termin Q1820, da qui si sale ancora un poco per vedere il prossimo ed ultimo balzo.
Alla nostra sinistra il sentiero sale per superare il balzo che contiene la conca con il lago inferiore della Cavegna.
Troviamo una bella lingua di neve, in parte da aggirare, Francesco si rinfresca il posteriore sedendosi sopra..
Raggiungiamo il Lago inferiore Q1958 alle 10:35, pausa per rinfrescarsi ed un veloce pediluvio.
Poco oltre c’e’ il Passo della Cavegna a Q1978, ma il nostro interesse e’ catalazzito dalla bella cima sopra le nostre teste, e sappiamo che la salita ci regalera’ o’a vista su altri tre laghetti.
Dopo una pausa di quindici minuti, eccoci in cammino, aggiriamo il lago e saliamo su traccia di sentiero.
Il percorso si inerpica risalendo 100mt di dislivello per scoprire il laghetto superiore Q2040, veramente stupendo.
Gi altri due laghetti sono spostati verso la cresta, li vediamo salendo anche noi a sinistra della elevazione quotata 2157.
Raggiunta la cresta NE, la si segue su traccia di sentiero, mai esposto, ma che mostra panorami magici in questa laterale della Valle di Campo, dove spiccano le grigie rocce del Pizzo dell’Alpe Gelato e la cresta Tramalitt.
Alle 11:45 raggiungo gli altri in cima, sono un po’ affannato, il caldo spezza, ma gli ultimi metri di salita sono accompagnati dalla fisarminica di Francesco.
Tengo la testa bassa, soprattuto per vedere dove appoggiare il passo, gli ultimi metri sono comunque ripidi, sapro’ di essere arrivato quando il suono dell’ armonica sara’ vicino.
La vista e’ magnifica in tutte le direzioni, il vicino e attraente Pizzo Porcaresc, merita senz’altro una visita (vero GIBI ?), ma la conca dell Pizzo dell’Alpe Gelato con il lago omonimo e la valle dell’ Alpe Sfii, il lago dei Pozzoi, L’Alpe Cort Zora (la Corte superiore dell’Alpe di Sfii, restaurate 19997-1998).
Dopo quasi mezz’ora di meritato riposo, scendiamo al lago per pranzare.
Per scendere un piccolo anello verso la Val Vergeletto, ci sono deboli tracce (spesso franate) del sentiero che porta al Passo del lago Cavegna, che si trova a S del Pizzo di Porcaresc.
E’ molto ripido le tracce spesso si perdono, ma con un po’ di attenzione si ritrovano piu’ avanti.
Risaliamo al colletto tra la cima principale e la cima Q2127 (a SE) da qui scendiamo verso il lago superiore, e da qui sul sentiero gia’ percorso al lago piu’ grande.
Pranziamo con molta pace e serenita’, ambiente davvero bello. Paolo e Francesco si tuffano nelle gelide acque del laghetto.ne escono rinvigoriti.
Dopo il caffe’ e le correzioni, altro breve riposo, puntiamo a ripartire alle 14:00, considerando il percorso di ritrono sia a piedi che in auto.
Tutto fila liscio, tappa per bere ad ogni ruscello possibile, dopo il ponte fatichiamo a risalire quei maledetti 120mt che portan al parcheggio, il caldo si fa sentiere
Alle 16:20 siamo al parcheggio, ci cambiamo poi pediluvio ristoratore in una fontana e via verso casa, fortunatamente l’orario e’ ottimale, la gente ancora si accalca sulle rive del Maggia a prendere il sole e a fare il bagno.
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