Finalmente una giornata di sole pieno, era da molto tempo che non trovavamo un cielo cosi’ pulito!
Oggi uscita “intensa”, un progetto nel cassetto da tempo per visitare alcune delle vette di confine a nord del Marmontana.
L’idea e’ di salire la Punta di Valstorna, cima di confine IT-CH che si trova poco a sud del Cardinello, per la precisione dopo la Valstorna c’e’ la Cima di Paina e poi la bella torre del Cardinello.
Proprio quando siamo saliti al Cardinello ho notato (e annotato) tre belle cime da fare: Toresella, Cima di Gana Rossa e la Punta di Valstorna.
Le tre cime si costeggiano facendo il sentiero dell’ Alta Via del Lario, nell’ unico tratto che sconfina, ovvero tra la bocchetta del Lago (sopra i laghetti del Roggio o della Boga) e la bocchetta di Camedo.
La cima di Valstorna si presenta sul lato elvetico impenetrabile, roccia verticale e pinnacoli bellissimi da vedere, mentre sul lato italiano prati molto verticali.
Oggi con noi ci sono Beppe e Francesco, mentre noi siamo in quattro, due sono in ferie al mare.
Partiamo alle 08:00 dal tornante della diga della Roggiasca, c’e’ un curioso movimento di auto, chiedendo scopriamo che oggi c’e’ festa al rifugio Luarn, ma noi fortunantamente ci infiliamo nella solitaria Val Roggiasca, ed il rifugio d’appoggio, e solo d’appoggio quindi niente pranzi, e’ il Cortin.
Salita semplice e su bel sentiero che affianca il torrente carico d’acqua e che in alcuni punti forma delle profonde pozze d’acqua trasparente.
Siamo e saremo nel bosco fino al Cortin, ottimo per soffrire meno il caldo.
A Q1190 bisogna stare attenti a deviare a sinistra, si deve guadare il torrente e salire sul lato opposto.
Non ci sono indicazioni o paline, il GPS aiuta oppure bisogna fare bene attenzione ai pochi segni di passaggio o sentiero.
Guadato il torrente, inizia una bella salitona, molto ripida, il sentiero e’ stato un po’ sisstemato, non cercate bolli bianco-rosso-bianco, trovate invece dei pallini arancione di vernice sulle piante e novita’ dei tratti di treccia bianca (quella che si una per elettrificare i recinti degli animali), che guidano il percorso con vari zig-zag.
Arriviamo al Cortin alla spicciolata, gli ultimi alle 09:00. Sosta di una bella mezzora, quindi ripartiamo seguendo il sentiero sopra il rifugio, fino alla palina Q1770 dove incrociamo l’Alta Via.
Da qui la bollatura e’ ottima e risale il fianco della Gana Rossa, e lo si capisce bene dal colore delle pietre.
Arriviamo sotto la bocchetta, e per sotto intendo 100mt sotto, ma sono cento metri belli ripidi su prato fortunatamente verde in questo periodo.
Il sentiero prosegue verso la Bocchetta di Valstrona Ovest Q1971, ma noi abbandoniamo il sentiero e partiamo in libera.
Beppe e Paolo seguiti da Francesco salgono agevolmente, qualcuno arranca un po’, arriviamo in bocchetta dove vediamo i primi gia’ in cima, altri 100mt belli ripidi e sempre su pratone.
Una vaga traccia di sentiero la si vede ma si pua’ salire a piacere, non ci sono rischi o difficolta’, solo bello ripido.
A mezzogiorno ci troviamo tutti in vetta, spettacolo grandioso, cime in ogni direzione, la bella costiera che sale dal Marmontana, il lago di Como dove entra l’Adda, il Cardinello, lontano ma non troppo la mole del Piz Duan, poi verso la Svizzera dal Claro ai Torrent e le alte cime della Calanca.
Sotto di noi la bocchetta di Valstorna e la frastagliata dorsale per la Gana Rossa. Non sembra proprio banale, si scorge un roccione dove non di vede altra via di passaggio se non salirlo, ma questo lo rimandiamo ad una prossima puntata.
Pranzo al sacco come sempre, chiacchere e risate, mentre Paolo e Francesco costruiscono un ometto di vetta per dare un po’ di risalto a questa anonima cima, ometto che riusciremo gia’ dal Cortin.
Foto di rito e poi discesa con passo sicuro fino al Cortin dove facciamo una seconda tappa, ancora di una buona mezzora, poi discesa nel ripido bosco fino al guado, quindi sentiero per la diga.
Arriviamo al parcheggio alle 16:30, tutto sommato un bel orario.
Missione compiuta, ora ci sono le due vette vicine da visitare.