Eccoci con una bella escursione, tra le piu’ belle e come sempre in zone selvagge e poco frequentate.
Obiettivo di oggi e’ il Piz Gandaiole o Piz Piodella, vetta di confine tra la Val Bodengo-Val Piodella (Italia) e la Val Gamba (laterale della Mesolcina).
Ci avevamo quasi tentato a Giugno del 2018 ma l’obiettivo era eccessivo per una prima perlustrazione, la perdita del sentiero ed il ravano per risalire un canale di scolo con acqua invaso dagli ontani ci avevano tolto le energie necessarie.
Questa volta ci proviamo, ma da una via diversa, quindi nuove sorprese ci aspettano.
Siamo in 7, 4 del gruppo storico, l’amico Sergio (con cui ho piacevolmente condivisio alcune pubblicazioni di montagna), Francesco con una amica Margherita.
Considerato che saliremo con due auto, vengo “fulminato” da una idea: salire da una valle e scendere da quella adiacente, compiendo cosi’ un bel anello.
Ottenuti i necessari permessi auto da richiedere alla cancelleria di Lostallo, e partiti sul presto (sara’ una gita piuttosto lunga), parcheggiamo un’auto in fondo alla Val Arbeola e l’altra nella successiva Val Montogn.
Partiamo quindi risalendo la bella Val Arbeola, prima esperienza per tutti. La Val Arbeola confina a S con la Val Cama con cui comunica tramite la Bocchetta de Cressim, sopra il laghetto di Sambrog, passagio obbligato di chi ama le gite di piu’ giorni e le attraversate.
La marcatura del sentiero e’ ottima, nella parte bassa sale lentamente, poi con un leggero strappo supera una bella casacata che ospita la conca dell’ Alpe Poz a 1633mt (+3,67km, 1:20 dalla partenza). 5 minuti di pausa per ricompattarci e per visitare il rifugetto, sparatano ma certamente utile nelle emergenze.
Ritorniamo indietro di pochi passi per passare il largo ruscello, puntando ad una bollatura fresca bianco-rosso-bianco sul lato opposto.
Ora si inzia a far sul serio, in circa 1,5km di guadagnano 500mt per raggiungere la bocchetta di Egion.
Il sentiero e’ ben marcato, a Q1787 si incontra il bivio con palina vicino ad una piccola costruzione in pietra, localita’ Egion (20min dall’ Alp de Poz), le frecce indicano la bocchetta di Cressim per la Val Cama e la Bocchetta di Egion per la Val Gamba.
Seguiamo le marcature che salgono sempre piu’ ripide, usciti dalla vegetazione prati e placche ci portano sotto la bastionata rocciosa dell’ Egion, che sa sotto sembra piuttosto invalicabile.
Segundo le bollature si raggiunge la parete rocciosa dove evidente L rovesciata bianco-rosso-bianco indica la via di risalita in un canale erboso ripido, che conduce alla bocchetta di Egion Q2137 (3h dalla partenza con 15min di soste).
Qui come concordato con i miei compagni devo far sosta, siamo a quasi 1000 di dislivello ed io ho bisogno di recupero.
Una nota importante, la bocchetta si trova piu’ a S di dove e’ indicata sulla cartina, almeno il sentiero ufficiale passa in quella posizione e considerato il canale di risalita mi sembra l’unica opzione possibile per far comunicare le due vallate.
Il paesaggio e’ spettacolare, la Val Arbeola piu’ stretta alle nostre spalle, lascia il posto ad un largo anfiteatro di cime dalla Scima di Laghit (ci siamo stati in una delle varie cime), al Piz Setaggiolo di Dentro che si emerge roccioso sopra la bocchetta, proseguendo con il Gandaiole, il Setaggiolo di Fuori, il Setag, Piodella, Strecciolino, la giornata ci regala una vista spaziale.
Durante la pausa studiamo la situazione. Il prossimo obiettivo e’ la bocchetta di Strem, in linea d’aria dista 1.2Km, la si vede bene dalla nostra posizione come si vede molto bene l’obiettivo finale, il Piz Gandaiole che sovrasta a N della bocchetta.
Abbiamo studiato il percorso a “tavolino” sulla carta, la via ufficiale e marcata scenderebbe al rifugio Setaggie’ (escursione gia’ citata) a 1958mt per poi salire il ripido canale per la bocchetta, 340mt sopra. L’idea e’ di non perdere quota o almeno il necessario, quindi partiamo per uno dei nostri fuori-pista, che non tutti amano molto.
Se l’idea e’ chiara il come attuarla va vista sul posto superando all’inizio vari dossi rocciosi, cercando sempre la via migliore tra pietraie, erba, scoli e lingue di neve ancora ghiacciata.
Riusciamo bene nel nostro intento, arrivando sotto la bastionata verticale del Gandaiole, dove troviamo le bollature del sentiero ufficiale, bello ripido e che in breve ci porta alla Bocchetta di Strem Q2294, confine IT-CH tra la Val Gamba e la Val Bodengo.
Altra breve sosta per ricompattarci, guardare un panorama stupendo sulla stretta Val Bodengo e per studiare bene quei 100mt che ci separano dalla vetta.
Anche in questo caso abbiamo ben studiato tutte le informazioni possibili, per salire al Piz Gandaiole ci sono due opzioni:
1 – la piu’ diretta dalla bocchetta di Strem, seguendo la via di cresta S, c’e’ pero’ un passaggino di II un po’ esposto, dove bisogna issarsi aggrappandosi all’erba (che tiene bene in questo periodo), poi si prosegue poco sotto il filo di cresta
2 – la piu’ facile e bollata prevede di traversare sul lato italiano fino alla Bocchetta di Piodella, e da qui salire la comoda cresta E. In ogni caso sarebbe la via migliore per la discesa, il saltino di II non e’ banale al ritorno. La differenza tra le due vie e’ poco piu’ di 400mt di percorso.
Alcuni di noi scelgono la prima soluzione, altri dopo aver “assaggiato” il passaggio decidono la via piu’ tranquilla, io tra questi.
Traversiamo su sentiero cursiosamente bollato sia bianco-rosso-bianco che bianco-blu-bianco, entrambe portano alla bocchetta di Piodella.
raggiunta la bocchetta la vista si apre sul nuovi paesaggi, prima di tutto il laghetto di Piodella sotto di noi, meraviglioso!, poi la Val Piodella (laterale della Val Bodengo) e le cime di confine (e non) rocciose e molto verticali.
Dalla bocchetta risaliamo la facile cresta seguendo anche le bollature bianco-blu-bianco, assolutamente eccessive per questo breve tratto molto largo e assolutamente none esposto.
Raggiungiamo gli amici in vetta alle 13:10 (4:25 dal parcheggio e con 55min di soste).
La vista e’ a dir poco spaziale, a 360� e grazie ad un meteo perfetto si vedono bene le grandi cime della Alta Valtellina (Pizzo Stella in primis) ma anche quelle della Val Bregaglia che ben si distingue da questa posizione.
L’attrazione piu’ grande sono le cime vicine, i Setag di dentro e fuori, roccia grigia sul lato elvetico, un po’ piu’ avvicinabili dal lato italiano, ma molte restano fattibili solo da chi ha bilita’ alpinisitche.
Da questa posizione riusciamo a distingure bene la via di salita dall’ Italia, che passa dall’ Alpe Orlo, Alpe Cermine, l’ Alpe Piodella con le varie baite dove notiamo molte persone, da qui di sale al laghetto e quindi a questa magnifica cima, che pur non essendo molto alta (sfiora i 2400mt) e’ in posizione decisamente privilegiata.
Pranziamo, anche perche’ dopo tanto camminare ho finito la benzina e non sono il solo.
Riposiamo per poco meno di un’ora, poi inziamo il ritorno, la via di ritorno e’ comunque lunga.
Scendiamo la cresta E, verso il laghetto, raggiunta la bocchetta di Piodella deviamo a destra per traversare verso la bocchetta di Strem, niente di difficoltoso.
Da qui seguiamo il sentiero che scende ripido verso il rifugio Setaggie’.
Se posso fare una osservazione, nella parte alta, sotto le magnifiche pareti del Gandaiole (da questo lato e’ veramente verticale con la roccia rossastra, contrariamente ai due vicini che sono grigi) le bollature sono ottime bianco-rosso-bianco, tra l’altro molto fresche.
Man mano che si scende le bollature si “mischiano” si trovano moltissime bolli blu (solo blu) e a volte spostate anche di molto dei bolli freschi bianco-rossi-bianco.
Soprattutto attraversando una grande pietraia le numerose bollature blu quasi confondono.
Scendiamo al rifugio Setaggie’ Q1958, dove facciamo 20min di sosta. Conosciamo il posto, ma e’ bello godere della bella vista sulla lunga val Gamba che nella parte bassa cambia nome in Val Campel (non so bene dove avviene la “scissione”, forse dove si dirama la Val Campel, ma se qualcuno conosce meglio la topografia e’ benvenuto).
Da rifugio seguiamo il sentiero che scende ripido nell’erba, intercetta il sentiero che arriva dalla Alpe Setag, raggiunge il ruscello La Montogna che guadiamo a Q1745, da qui proseguiamo sempre su sentiero ben bollato bianco-rosso-bianco, passiamo del Rifugio Gamba in Dent Q1460 (aperto), quindi dal Gamba in Fora Q1359 (privato, o in gestione), passiamo un ponticello sempre su ottimo percorso, lasciamo a destra il nuovo ponte che porta in Val Campel (con i due rifugi Campel Bas e Alt), tocchiamo la quota minima di Q1250 per risalire fino a Q1320 del parcheggio Montogn.
Con la seconda auto (Montogn) raggiungiamo l’altra auto (Arbola) dove possiamo chiudere questa fantastica giornata, felicissimi della vetta e del bel anello.