Motto del Toro Q2017
La prima ciaspolata della stagione, ma accidenti la neve devi proprio andare a cercarla !
Ma è proprio cercando la neve che è uscita l’idea per questo giro veramente inedito.
Guardando le webcam degli impianti di Airolo, vedo “Sentiero per racchette da neve”, ce ne sono ben 3, per un totale di 8Km:
FUCSIA: Sentiero Cascina Nuova
VIOLA: Sentiero Val Pozzuolo
VERDE: Sentiero Nante
Sono tutti percorsi semplici, adatti a chi inizia con le racchette, e giustamente legati all’uso della funivia per Pescium. Non c’e una traccia gps (sul posto sono molto bene segnalati), ed i luoghi indicati a parte Pescium (1° troncone funivia, e grande albergo-ristorante, due posti che non si conciliano con la mia idea di montagna) e Nante non li conosco proprio.
Allora provo a tracciare i percorsi per capire lunghezze e dislivelli, ovviamente con partenza da Nante, scoprendo che sono brevi e “leggeri”, li mischio un po’ ed aggiungo un pizzico (si rivelerà un pizzicone) di follia-wild, risalendo un canale verso una bocchetta a 2017mt e una cima il Motto del Toro a 2050mt (attenzione c’e’ una cima con lo stesso nome ma alta 2291mt sopra il lago della Valletta ed il rifugio Garzonera).
Waypoint su Hikr inesistenti per le cascine ed alpeggi che andremo a toccare.
Zona sconosciuta, quindi il tentativo bocchetta e cima è da giudicare in loco.
Il nostro gruppo si riduce a 4 elementi, il Barba è influenzato e Alp-Rob-Eze ha un problema con la caldaia, ma con grande piacere si agregano Francesco e Luca.
Parcheggiamo a Nante, come per salire in Garzonera, anzi sappiamo che Amedeo oggi sarà proprio in Garzonera con il gruppone suo e dei Moschettieri, ma tra noi prevale la voglia di montagna e di una bella ciaspolata, piuttosto che la mangiata, che sicuramente sarà ottima.
Alle 08:15 siamo in cammino, in paese prendiamo il sentiero, che in realtà è una strada, che porta a Culiscio, troviamo le paline che indicano il percorso ciaspole, la neve è talmente dura, larga e battuta per la pista-racchette color verde, che le racchette fanno peso nello zaino.
Si sale chiaccherando, partenza a -6° un freddo intenso che ci porta a coprirci molto bene e non fermarsi troppo. Il percorso è facile con pendenze lievi, è proprio sopra una strada, un primo tornante, un secondo tornante, quindi un terzo ed ultimo, ci posta a Q1784, un primo bivio sul sentiero-racchette.
Ci sono paline colorate, e frecce che indicano le varie direzioni: Nante, Cascina Nuova, Val Pozzuolo, ora siamo sul sentiero viola.
Prendiamo per Cascina Nuova, ci si arriva in 5 minuti dal bivio, l’Alpe resta poco più in alto, in alto vediamo una bocchetta da cui scende un canale con tracce di sciatori, senza parlarne abbiamo già deciso che torneremo da quella parte, proprio come nella traccia preparata a tavolino.
Ora proseguiamo in direzione Val Pozzuolo, il largo sentiero, una strada, scende un poco per risalire infine poco sotto all’ Alpe Cassina 1809mt, è il punto di ritorno del sentiero viola.
Qui calziamo finalmente le ciaspole, ora si fa sul serio.
Arrivando in Val Pozzuolo abbiamo visto bene il canale e la bocchetta che si trova tra il Motto del Toro 2050mt ed il Motto di Pian Pizzo 2170mt, è abbastanza ripida ma sembra fattibile, non calpestata e tutta da battere, ma abbiamo tre trattori d’eccezione: Paolo, Luca e Francesco.
Duecento metri di salita pura bella anche adrenalinica in qualche punto dove sotto la neve le ciaspole trovano ghiaccio duro, ma il gruppo sale senza tregua, zig-zagando come un serpende nel deserto.
Io come sempre ultimo, sfrutto la bella traccia di chi mi precede.
I primi arrivano in bocchetta a 2017mt, sento solo Luca che dice dovete vedere che spettacolo!
E’ proprio così, la bocchetta conduce in Val Ruinò, sotto il Poncione di Vespero, è la valle che precede la Val Torta, dove si trova la Capanna Cristallina.
Siamo all’ombra e lo saremo inesorabilmente per tutto il tragitto, ma sul lato opposto della valle, quindi il lato del Lucendro, Il Pizzo Rotondo ed il Gottardo, splende il sole, il cielo è di un blu intenso, la neve ricopre tutto, paesaggio che vale tutta la fatica fatta.
Silenzio, pace, panorami, neve incontaminata, cosa volere di più dalla prima ciaspolata?
Al centro della foto il bel canalone risalito, a destra il Motto del Toro 2050mt
Ora tentiamo la brevissima salita al Motto del Toro, una trentina di metri, ma la salita si presenta subito difficile e ripidissima, neve dura con poco grip, ci provano i tre intrepidi Francesco, Paolo e Luca, ma sotto una roccia devono rinunciare, aggirarla è troppo esposto e la neve non tiene, dal lato opposto non c’e’ appiglio e ripido.
Per scendere usano i “freni posteriori”, Luca non si da per vinto e prova a salire sul lato S, verso il Motto di Pian Pizzo, ma dopo qualche decina di metri il grip delle ciaspole diventa nullo, ed è costretto a rinunciare ancora.
Ci fermiamo circa una ventina di minuti, sia per il panorama che per i tentativi, il Motto del Toro vicinissimo lo consideriamo quasi fatto, ed iniziamo la discesa che sembrava più difficoltosa per il tratto ripido, ma scendendo fuori-pista la tenuta era ottima.
Arrivati sopra l’Alpe Cassina, siamo in Val Pozzuolo, risaliamo alla nostra destra puntando ad una evidente bocchetta quotata 1872mt che ci riporterà all’Alpe di Pescium, ed in particolare sopra la Cascina Nuova a 1784mt.
Ridiscesi a questo alpeggio, un caseggiato vermente lungo, siamo di nuovo sul sentiero ciaspole, solo le 12:20 ed avendo visto un po’ di sole in zona Pescium, decidiamo di dirigerci in quella direzione per pranzare, non si riesce a stare fermi e tantomento togliere i guanti, improponibile mangiare in questa situazione.
Di buona lena raggiungiamo Pescium, un carnaio di persone, chi con gli sci sulla pista, chi con la tavola, ed i bambini sulle piste dedicate, troppo rumore per noi, ma soprattuttto il sole non c’e’ …
Torniamo verso Nante, sperando di trovare un briciolo di sole per pranzare anche tardi ma mangiare al sole (e qui un po’ di invidia pensando ad Amedeo c’e’ venuta, per il bel caldo della Grazonera).
Scendiamo tenendo le ciaspole ancora per un po’, poi le togliamo per scendere più agilmente, morale alle 13:30 siamo al parcheggio, ma il sole è ben distante!
E’ la seconda volta in tanti anni che chiudiamo l’escursione pranzando dopo, ma il freddo di oggi ci ha veramente condizionati.
Dopo esserci cambiati, siamo scesi in auto fino a Biasca dove prendendo la strada per il Lucomagno, al primo slargo al sole finalmente praziamo.
Siamo tutti soddisfatti, un giro nuovo, luoghi nuovi, un bel ravano nella neve fresca e bei panorami, ingredienti perfetti, è mancato solo il sole.
Alla prossima.