Motto Crostel 2302mt e Pizzo Caslett 2293mt
Anche questa volta e’ stato difficile scegliere. Non certamente per il meteo, direi spettacolare visti i giorni precedenti, piuttosto dove andare in relazione della presenza di neve a certe altitudini.
Le webcam in rete ci dicono poco, la visibilita’ e’ cosi’ scarsa che si capisce poco, quindi partiamo con tante idee, con gradini di altitudini dai 1700 ai 2600mt.
Il “termometro” e’ l’uscita dalla galleria del Ceneri, ed il Claro-Molinera.
OK la quota neve e’ attorno i 2400-2500mt (durante la giornata il sole porta la quota oltre i 2500/2600, ma non sui versanti Nord), quindi dove breve consulto decidiamo da andare al Motto Crostel, passando dalla Bassa di Nara, oltre ad non esserci mai passati, la visita ha anche lo scopo di studiare il percorso per possibile ciaspolata.
Partiamo da Molare, localita’ Riel Scur (poco sopra Molare, questa stretta strada e’ chiusa in inverno, e l’abbiamo sempre percorsa a piedi), quota 1620 e sono le 08:20.
Siamo in cinque del gruppo, manca Roberto impegnato con la fiera Alta Quota a Bergamo.
Prendiamo il sentiero che traversa in piano, direzione sud, sempre da questo punto si puo’ anche salire alla capanna di Gana Rossa, o ai laghi di Mottella.
Dopo un breve tratto in piano una discesa ripida di una cinquantina di metri ci riporta sul largo “Sentiero dei Monti”, che parte da Molare (in paese vicino alla chiesetta), anzi penso che in fin dei conti sia meglio partire proprio da Molare.
Raggiunta la localita’ Fornace si oltrepassano due ruscelli (Ri di Stou) ed un secondo senza nome, si raggiunge un secondo bivio, qui si scende a Matengo Q1490, oppure si sale all’ Alpe di Nara.
Il sentiero e’ ben marcato, anzi e’ evidente che e’ stato allargato con mezzi meccanici di recente, il bosco e’ stupendo e non nascondo che continuo a scrutare il sottobosco nella speranza di trovare qualche tardivo porcino (ma nulla …).
Siamo all’ ombra ed i prati sono gelati, ma oltre le cime si vede il sole.
Passiamo da Che’rz, fontana e bivio per Cassin, noi proseguiamo sempre in salita, fino ad uscire dal bosco poco prima dell’ Alpe di Nara Q1929
Qui ci fermiamo pochi minuti, siamo sempre all’ ombra, ma sopra di noi la bella sagoma del Poncione di Nara ed i paravalanghe sono completamente al sole, anche se noi per beneficiare dei raggi caldi dobbiamo attendere la salita alla bocchetta.
Dall’ alpe e’ evidente la prossima tappa, la Bassa di Nara, dove si vede l’arrivo della seggiovia che in inverno porta gli sciatori alla massima altitudine.
Alle 10:05 sono (Giorgio) alla Bassa di Nara, dove mi attendono gli amici, finalmente sole, e da qui lo spettacolo delle tante cime mezze imbiancate.
Dopo poco ci incamminiamo sulla cresta del Motto Crostel, passando dalla cima quotata 2212, poi dal Mottarone Q2287 ed infine al Motto Crostel Q2302, dove di nuovo ci ricompattiamo alle 10:52.
Qui ci fermaiamo una mezz’ora circa, e’ presto per pranzare, pausa merenda e decidiamo di proseguire lungo la cresta, prossimo obiettivo un “gnocco” roccioso, il Pizzo Caslett.
Scendiamo al Passo Crastumo Q2120 (quindi perdiamo circa 300mt), poi la Bassa del Laghetto, e riprendiamo la salita verso una prima torre rocciosa Q2240, che abbiamo scambiato per il Pizzo Caslett.
Il sentiero non e’ marcato ma sempre evidente, anzi di passaggi se ne trovano diversi.
Raggiunta la prima torre di roccia, molto bella a dire il verso, scopriamo che la cima vera e propria si trova piu’ avanti, sopra alcuni paravalanghe in muro a secco, e reca una croce di legno (per la felicita’ Amedeo).
Oggi sono poco in forma ed arrivo in vetta alle 12:25, oltre una decina di minuti dopo gli amici (e questo invece e’ un classico).
So gia’ che l’infaticabile Paolo ha visto il vicino Pizzo Alto, bellissimo e molto vicino, probabilmente in una mezz’ora potremmo anche salirci, ma la trovo proprio bella e fiera come cima, me la tengo da fare per una prossima volta.
Quindi si pranza, arrampicati su questa torre rocciosa, che precipita sul lato della Valle di Blenio.
Dopo quasi un ora e mezza di pranzo al sole, con tutti annessi e connessi, e dopo una grande scorpacciata di panorami, dal vicino Pizzo Forno e gruppo Tencia, all’ Adula, allo Scopi, il Terri e la cresta che sale al Molare, al Pizzo del Sole, al Pecianet, prendiamo la via del ritorno, studiando sulla carta un possibile e parziale anello.
Tornati al passo Crastumo, scendiamo a sinistra (lato Leventina) per prati e sentiero molto meno evidente fino alla Cascina di Laghetto Q2016.
Da qui, visto che il sentiero torna troppo verso sud, facciamo un un bel furoipista su ripido bosco, passando da un prato paludoso. Ripreso il sentiero passiamo dai pratoni di Piano di Mezzo Q1862 e proseguiamo fino ad attraversare il Ri Scuro, circa 150mt sotto l’ Alpe di Nara.
Tocca risalire, all’ alpe riprendiamo il sentiero della mattina, scesi in localita’ Fornace, ecco i 50mt ripidi per tornare a Riel Scur, un po’ di sofferenza, ma meno di quella che pensavo alla mattina, immaginando di rifarli al contrario.
Che dire di piu’, un gran bel giro, piacevole e non eccessivo, due belle cime, mai rischioso, e soprattutto grazie alla giornata di sole panorami a gogo.