Ritorniamo in Val tartano, più precisamente in Val Lunga per continuare l’esploranzione delle tante cime delle magnifiche Orobie.
Obiettivo di oggi è la Cima Vallocci a 2510mt, vetta poco conosciuta e frequentata, pur essendo la seconda per elevazione delle cime tra la Val Lunga (Val Tartano) e la Val Madre, il Seleron (che ci manca) è più alto di soli 9mt.
Come riferimeto la
relazione di
cai56 .
Partenza dal parcheggio vicino al ponticello, oltre il rifugio Beniamino e Pirata, la strada bassa quella che costeggia il torrente è parecchio sconnessa, meglio una 4×4 o perlomento una vettura alta.
Imbocchiamo il sentiero per i laghi di Porcile, temperatura molto fresca che ci obbliga a coprirci bene, guanti inclusi.
Si sale fino a costeggiare un muretto a secco, poco sotto si trovano due baite (Baita Bianca) qui troviamo due frecce su un grosso abete, indicano il sentiero 112 per “Alpe Pursciil” quindi per i laghi, mentre a sinistra “Alpe Durduna”), e seguiamo quest’ultima indicazione (c’è un altro bivio poco più avanti).
Sappiamo che di sentieri veri e proprio non ce ne sono, a parte l’Alta Via che porta ai laghi traversando a Q2050-Q2100.
Si parte subito sul molto ripido, tracce di sentiero si trovano e si perdono soprattutto vicino ai muretti a secco, è anche facile confonderle con passaggi di animali che pascolano su questo versante.
I riferimenti sono le varie baite che si trovano sul percorso, le prime due affiancate Baita Corna a Q1785, poi si sale alla Casera Dordona, su tracce stavolta ben visibili anche se poco frequentate, svoltando in direzione SE sotto la Cima della Val Lunga, con qualche tornate prende quota, da notare che questo versante resta in ombra ed è facile trovare ghiaccio.
Raggiungiamo la Casera Dordona a Q1984, sempre su buona traccia saliamo allo stallone a Q2050, proseguiamo ad una baita isolata a Q2185, Baita di Cima o Baita Zuch, qui facciamo una pausa.
La nostra cima è già ben visibile con la bella e lunga dorsale che sale da S, dal Posso di Dordonella.
Dalla baita al passo abbiamo un pò perso le tracce del sentiero, che invece abbiamo ritrovato scendendo, quindi consiglio di usare la nostra traccia di discesa dal passo alla baita più alta.
In ogni caso bisogna raggiungere il passo di Dordonella, salendo è ben visibile una traccia che taglia orizzontalmente per poi salire sulla cresta un pò più a N del passo vero e proprio (comunque non indicato e non ci sono sentieri).
Come detto saliamo in libera fino alla traccia di sentiero sotto la bocchetta, raggiunto questo sentiero lo seguiamo salendo in cresta a Q2340.
Il percorso è ora intuitivo e comunque c’è una buona traccia che corre prevalentemente sul filo di cresta, passa una pietraia arrivando in un punto dove la cresta si restringe e diventa ripida con delle rocce.
Ci si aiuta con le mani per risalire un breve tratto ma piuttosto insidioso per la pendenza ed esposizione.
Sopra la cresta si allarga nuovamente e raggiunge la larga cima del Vallocci, una piccola croce è posizionata su un costone che guarda verso la Val Tartano.
Grazie alla posizione elevata la vista è spaziale in ogni direzione, non mancano il Disgrazia, il gruppo del Bernina, lo Scalino, ma anche le vicine vette della Val Tartano, le Orobie di confine con la bergamasca.
Non si vedono i laghetti di Porcile coperti dalla Cima di val Lunga e dei Lupi. Dopo la sosta e la “dronata” scendiamo per pranzare dopo aver disceso il tratto ripido, pranziamo a mezzogiorno in una pietraia a Q2420 sulla cresta, sempre con panorami meravigliosi e sotto un bel sole che ci scalda.
Alle 13:10 riprendiamo il cammino, l’idea è di compiere un anello parziale passando dal Lago Grande di Porcile, anche perchè Angelo non ha mai visto questa piccola meraviglia.
Scesi dalla bocchetta seguendo le tracce di sentiero della salita, vediamo degli ometti ed una debole traccia che prosegue nel valloncello, la seguiamo per scoprire che questa è la via più comoda dalla baita alta fino alla cima.
Il riferimento sono i muri a secco che dividono orizzontalmente i pascoli, nei numerosi muretti si vede sempre un passaggio dove il sentiero li scavalca.
Il sentiero ci riporta alla baita alta (Baita Zuch) da qui puntiamo al largo sentiero dell’Alta Via, che raggiungiamo poco sopra lo stallone di Dordona.
Il sentiero è largo e bollato bianco-rosso, entrando nella Valle dei Lupi scende e poi risale fino al Lago Grande di Porcile a Q2030.
E’ il più bello dei tre laghetti, chiuso in una conca alle pendici del Monte Valegino (ed anche questa cima sarà da fare).
Sosta di una decina di minuti puoi scendiamo dal sentiero principale, passiamo dalla Baita Lares poi il muretto ed i prati della casera di Porcile, quindi discesa a zig-zag fino al ponticello di cemento con la cascata a fianco, quindi il bivio della mattina ed infine al parcheggio.
Un bel giretto, breve ma “intenso”, i mille metri di dislivello si percorrono in 4km di cui 3km su pendenze belle sostenute.