Eccoci di ritorno dalle ferie estive ed i due gruppi Malnat e Girovagando, anche si in forma ridotta perché non tutti sono disponibili.
Propongo al gruppo una escursione di media-fatica, anche perché l’allenamento l’abbiamo perso, e bisogna rientrare gradatamente.
Partiamo dal parcheggio dell’Alpe Mara a poco meno di 1800mt, ma l’avvicinamento merita una spiegazione specifica.
Iniziamo dicendo che gli ultimi chilometri sono sterrati ed in piccole parti cementati, non è indispensabile una 4×4 ma sicuramente un’auto alta, perchè il terreno è un pò accidentato e ci sono molti scoli trasversali per l’acqua.
Non utilizzate il navigatore per puntare il waypoint del parcheggio perchè ci ha portato da tutt’altra parte finendo davanti ad un cartello di divieto in una strada molto stretta.
Detto questo conviene mettere nel navigatore la località Scessa a Montagna in Valtellina , proseguendo sulla strada asfaltata si raggiunge un tornante dove inizia il tratto sterrato/cementato.
Torniamo all’escursione, lasciata l’auto nel largo parcheggio, ci sono varie possibilità di salita, noi scegliamo un giro ad anello con passaggio dal rifugio Giugiatti/Sartorelli assolutamente nuovo per tutti noi.
Attraversiamo il ruscello ed iniziamo a salire ripidamente su strada cementata al primo bivio Q1870 la strada devia a destra mentre noi proseguiamo diritti su largo sentiero, la palina indica il rifugio a 50min.
Si prosegue sempre con pendenza sostenuta fino a raggiungere la dorsale vicino ad un serbatoio dell’acquedotto, e da qui sale in un ripido bosco per sbucare all’aperto dove si incontra un’altra palina che indica a destra sia il rifugio che la cima.
Un breve traverso e raggiungiamo il rifugio, che è chiuso e per utilizzarlo bisogna richiedere le chiavi.
Ci fermiamo 5min il paesaggio verso la Valtellina è davvero stupendo, e possiamo vedere bene anche la grande croce di vetta della nostra destinazione, aggrappata su una torre rocciosa.
Proseguiamo sulla sterrata che porta al rifugio e dopo qualche centinaio di metri deviamo a sinistra, verso monte, seguendo le bollature bianco-rosse.
In breve siamo ad una grande stalla situata nella Piana dei Cavalli, da qui si punta alla dorsale su ripido sentiero e la si raggiunge a Q2300 circa.
Il sentiero è ben visibile nei prati, si prosegue sulla larga dorsale fino a Q2550 circa dove si trova una larga conca con molti blocchi di roccia.
A sinistra vediamo la cresta che porta alla vetta, le bollature bianco-rosse ci portano ad attraversare la conca nella sua parte bassa, poi con un ripido strappo il sentiero si inerpica a raggiungere la cresta SO della Corna Mara.
Si prosegue seguendo il sentiero e rare bollature stando una decina di metri sotto il filo di cresta in alto sopra la conca.
Non ci sono particolari difficoltà, arrivati poco prima della cima si trovano due grossi blocchi rocciosi che si aggirano a destra seguendo le bollature che portano poco oltre la croce che si raggiunge con un ultimo sforzo aiutato dalle mani, ma mai esposto.
Nonostante il poco allenamento, e la mia presenza che in salita sempre rallenta il gruppo, siamo saliti in 3h10m con 15m di sosta, ben al di sotto delle 3h30 della prima indicazione.
Il panorama è magnifico, sotto di noi la Valle di Togno con il Pizzo Scalino che domina, poi le tante vette del gruppo del Bernina, riconosco il Monte delle Forbici (ci siamo stati lo scorso anno con pranzo al Rifugio Carate), le altre tante vette della Val Malenco, poi verso O il Disgrazia con i vicini Corni Bruciati. In basso la Valtellina con la città di Sondrio.
Dopo una mezz’ora scendiamo dal lato opposto, il versante è formato da grossi blocchi e con pendenza abbastanza sostenuta, non troviamo bollature a parte qualche raro ometto, quindi scendiamo a vista verso l’evidente bocchetta del Toresello.
Niente di difficile e neppure esposto ma bisogna cercare la via migliore per scendere con attenzione alle pietre che si muovono.
In breve siamo alla bocchetta dove troviamo il sentiero che scende in Val Painale (la parte superiore della Val di Togno), ai piedi dello Scalino.
Noi scendiamo dal lato Valtellinese, dandoci come target di fermarci alle 13:00 per il pranzo.
Consumiamo il nostro pranzo a Q2500, sui sassi di una pietraia, dopo un’ora vedendo qualche nuvole scuro iniziamo la discesa, sotto una elevazione Q2458 il sentiero principale va a sinistra noi seguiamo verso destra su traccia di sentiero che finisce in nulla, quindi scendiamo un ripido prato perdendo più di cento metri, evitando dove possibile le faticose pietraie. Scendiamo vedendo in basso la sterrata che dall’Alpe Rogneda sale alla Bocchetta di Mara, dove dobbiamo passare.
Raggiungiamo la strada a fianco di un grande serbatoio dell’acquedotto, dove incrociamo il sentiero corretto che sale alla bocchetta del Torresello, ora seguendo la sterrata e con qualche taglio risaliamo quasi 100mt alla bocchetta di Mara, dove scendiamo verso valle su comodo sentiero, una pausa ad una fontana a Q2160 vicino ad una baita isolata, da qui in poi si scende su sterrata.
A Q2100 incrociamo la strada che sale al rifugio, noi proseguiamo in discesa, poco sotto troviamo un alpeggio sempre su sterrata raggiungiamo il primo bivio incrociato alla mattina e da qui finalmente al parcheggio.
Giornata perfetta, cima super veramente consiglia per la sua posizione panoramica, tutti più che soddisfatti.