Oggi andiamo ad esplorare una zona tutta nuova per noi, sicuramente per me e Gimmy, Roberto ha frequentato i Piani di Bobbio per lo sci.
Siamo orfani dei Malnat, la festività infrasettimanale ha spezzato i piani.
L’obiettivo è raggiungere il rifugio Buzzoni del CAI di Introbbio a 1590mt.
Ci sono varie possibilità per raggiungerlo :
– Da Introbbio sul sentiero 14 che al Passo di Nava si raccorda con il sentiero 19 dalla funivia di Barzio
– Da Introbbio sul sentiero 25 partendo dal paese o partendo dalla sterrata per la Val Biandino e deviando alle Baite La Piazza. Questo percorso attraversa la bella Pineta di Mezzacca
– Dai Piani di Bobbio quindi con le funivie di Barzio o della Valtorta e seguendo la dorsale orobica
– Da Barzio parcheggio funivia sul sentiero 19
La nostra idea è di partire da Barzio funivia, non faremo esattamente il giro programmato ma quello realizzato è decisamente più remunerativo.
Alle 7:25 partiamo dal parcheggio alto della funivia, completamente deserto ed imbocchiamo la sterrata dove sono indicati tutti i rifugi raggiungibili e se sono aperti o meno.
Si sale su cementata fino ad un primo bivio Q940 dove abbandoniamo la cementata che prosegue in salita a destra per seguire una sterrata, una freccia in legno indica Rifugio Buzzoni, non ci si può sbagliare.
Passiamo da una bella fattoria e proseguiamo in lieve discesa fino al Passo di Nava Q930, dove incrociamo un sentiero che sale da Introbbio. Noi proseguiamo seguendo le indicazioni e le bollature che indicano la direzione del rifugio, siamo sul sentiero 19.
Un lungo traverso con saliscendi attraversa delle grandi faggete, ambiente stupendo.
Si devono attraversare vari canali con torrentelli, troviamo anche vari e bravi tratti con catene, utili per superare delle roccette o dove il sentiero si assottiglia e resta un pò esposto verso valle, niente di difficile o complicato, direi che sono utili soprattuto con neve o ghiaccio.
Alle 8:17 arriviamo ai ruderi dell’Alpe Piancagianni, e qui ci accorgiamo di aver sbagliato percorso rispetto a quello preventivato.
Tra i due ruscelli che abbiamo appena attraversato prima dei ruderi doveva esserci un sentierino che risale la Valle della Snella fino al Passo del Cedrino, abbiamo fatto attenzione ma non abbiamo visto nulla, non mi aspettavo una palina ma almeno riconoscere l’attacco il sentiero.
I piani saltano, l’idea era salire al Passo del Cedrino da lì al Passo di Gandazzo quindi scendere al Buzzoni per pranzare, il giro così permetteva di arrivare al rifugio (chiuso) attorno l’orario di pranzo, perchè la salita diretta è stimata in 3 ore.
Decidiamo assieme di proseguire lungo il sentiero ufficiale 19 per il rifugio, dopo i ruderi la salita si fa più dura, ma sempre su sentiero ben battuto e segnalato.
Arriviamo alla palina che indica Alpe Tee, altro raccordo con uno dei sentieri che sale da Introbbio, da qui le bandierine bianco rosse indicano 19 e 25.
Alla bocchetta dove non si vedono resti di alpeggio, facciamo una sosta di 15min, tra i rami si scorge in alto il rifugio.
Riprendiamo il cammino e alle 10:20 arrivo ultimo al rifugio, situato su un bel poggiolo prativo che si apre verso la Valsassina.
I panorami sono limitati dai boschi, ma si vede bene il Grignone e la Valsassina verso NO.
Non abbiamo incontrato nessuno e ci godiamo l’atmosfera di silenzio e pace, il rifugio è molto bello ma si capisce che deve essere molto frequentato nei giorni di apertura.
Durante la pausa studiamo un percorso alternativo di ritorno, Roby propone di tornare passando dai piani di Bobbio, l’idea piace e viene accolta subito.
Dopo la pausa saliamo al Passo di Gandazzo, si raggiunge in 15min circa e qui i panorami si aprono davvero. La palina indica i Piani di Bobbio a 45min, ci sembrano ottimisti ma abbiamo tempo.
In direzione opposta si sale al Zucco del Corvo e proseguendo alla bocchetta di Foppabona ed al Rifugio Grassi.
Dal passo i panorami si aprono verso la bergamasca Valtorta, dove domina la bianca mole del Pizzo dei tre Signori.
Poco prima del passo abbiamo calpestato la prima neve, e sul percorso verso i Piani di Bobbio ne vediamo ancora tanta.
Iniziamo il cammino su sentiero molto largo in gran parte ancora nei boschi, passiamo dal Passo del Cedrino e proseguiamo, la neve dove presente non è così molle, ma si passa in sicurezza.
Raggiungiamo la massima altitudine di oggi all’arrivo della seggiovia dalla Valtorta, e qui i panorami si aprono verso i Piani di Bobbio ancora in gran parte ricoperti di neve.
Li attraversiamo in direzione dei tanti rifugi nel lecchese e scendiamo infine al grande rifugio Ratti-Cassin, chiuso, dove facciamo la nostra pausa pranzo.
Non abbiamo trovato anima viva fino a questo momento, bellissimo essere sulla terrazza del rifugio assolutamente soli.
Ma il silenzio cessa perchè ci sono lavori di manutenzione alle funivie e seggiovie, una motoslitta si muove tra i pilastri ed alcune jeep portano operai di manutenzione.
Restiamo per ben 1:30 al rifugio per il pranzo e relax, poi iniziamo la discesa, passiamo dalla stazione della funivia di Barzio e seguendo una stradina-sentiero scendiamo lungo i pilastri, poi iniziamo una lunga serie di ripidi taglioni che evitano i tanti tornanti della strada, siamo molto veloci ed arriviamo al primo bivio della mattinata e da qui su cementata fino al parcheggio.
Un bel giro, zone nuove e tutti ampiamente soddisfatti