Finalmente troviamo una domenica dove non piove, anche se sabato e venerdì ha fatto temporali violenti, oltre all’erba bagnata e ruscelli gonfi, ci sono grandi accumuli di grandine che sembrano neve.
Cerchiamo qualcosa di vicino e senza attraversamento torrenti, che sono sicuramente in piena.
Avevamo un’idea in Val Roggiasca ma passare il torrente senza un ponte non attira nessuno, ovviamente si posso appendere gli scarponi in spalla e attraversare … Scopriremo anche che la strada alla diga Roggiasca è chiusa.
Paolo e Angelo non sono mai stati al Marmontana, quindi elaboriamo una idea di salita diversa dal solito, almeno diversa dalla solita partenza dal Giovo o da Carena.
Saliamo in auto ai Monti di Laura e proseguiamo fino alla galleria Cadolcia, la attraversiamo e parcheggiamo poco dopo l’uscita.
Prendiamo il sentiero che con con un breve strappo ci porta in Val Albionasca, o meglio in Val Traversagna o una delle sue tributarie.
Qui abbiamo l’inaspettato e grande piacere di incontrare un’aquila a poche decine di metri da noi, dopo aver preso il volo ha continuato a volare molto bassa sopra questa zona, immaginiamo che ha il nido da queste parti.
Passiamo sopra l’Alpe Cadin (che bei ricordi! ), quindi sempre su largo e bel sentiero sotto il Mot della Cros, ed infine nella magnifica conca che ospita l’Alp d’Albion.
Mi aspettavo di trovare persone e animali al pascolo, ma è tutto deserto, il silenzio ed il sole che splende rende tutto ancora più magico.
Proseguiamo verso il Mot Paleta, una baita isolata che si vede dall’Alp d’Albion guardando verso Marmontana e Cugn, passiamo oltre ed iniziamo a salire verso la Cima di Cugn, ignoriamo il sentiero che scende a Cugn, come ignoriamo quello che sale alla bocchetta Q2045 e che porta al S.Jorio, dirigendoci sotto il Cugn, un sentiero con vari zig-zag sale alla caserma lato svizzero, dove facciamo la prima pausa.
Quindi saliamo la prima cima di oggi, la Cima di Cugn che raggiungiamo in meno di 10 minuti, la saliamo dal lato elvetico, una novità per me.
Marmontana visto dalla Cima di Cugn
Dopo qualche foto scendiamo la ripida dorsale verso il Marmontana, qui si potrebbe proseguire sul filo di cresta (come ho fatto altre volte), invece seguiamo degli omini che traversano su Q2200 per poi salire senza una vera traccia alla cima, nemmeno una mezz’ora dalla Cima di Cugn.
Pausa lunga sul Marmontana, foto e ricordi di tanti luoghi che conosciamo bene, e molte cime che abbiamo visitato.
Decidiamo di scendere verso il San Jorio, scendiamo senza traccia a prendere il buon sentiero q2100 che porta alla Bocchetta del lago o di Stazzona, sopra i due bei laghetti della Boga.
Discesa avventurosa su erba umida ma senza patemi, poi il sentiero ci porta poco sopra il rifugio S.Jorio e da qui al passo.
Scartiamo l’idea di pranzare al rifugio, c’è veramente tanta gente, quindi dal passo proseguiamo verso Le Cigogne e la capanna Gesero, per fermaci poco sopra il sentiero su un agglomerato di pietre, posto privilegiato per sole e vista sulla Val Morobbia e le cime dal S.Jorio verso il Camoghè.
Dopo pranzo proseguiamo sul lungo traverso verso la Cime delle Cicogne passando sotto gli impianti tecnici in vetta e sbucando sopra la Nuova Capanna Gesero.
Qui ci fermiamo per una birra rinfrescante, una bella pausa con un pò di gente attorno, bikers, escursionisti, famiglie.
Scendiamo seguendo la strada sterrata fino a poco sopra la vecchia capanna, al bivio Q1800 prendiamo a destra e seguiamo la sterrata poi diventa asfaltata, scende e risale per 80mt fino al parcheggio, in totale 2.5km circa dal bivio sopra la vecchia Gesero.
Un bel giro ad anello, piacevole, sentieri nuovi percorsi e questo è sempre un arricchimento.