Gruppo al gran completo, stavolta anche del nostro Barba-Chef, per festeggiare il compleanno di Gimmy.
Visto il meteo dei giorni precedenti e la necessità sia di un giretto breve che di avere a disposizione una cucina dotata di tutto il necessario, non possiamo che tornare alla nostra cara Capanna Cremorasco, credo proprio che tra gli escursionisti siamo tra i visitatori più assidui.
Certo la capanna è a soli 1100mt di altitudine, se proprio si vuol trovare un difetto può essere soltanto questo, di non trovarsi ad una maggiore altitudine e spaziare la vista dall’alto verso le cime.
Per il resto la capanna è stata riadattata ed inaugurata a Giugno 2023, entrando non si può che rimanere estasiati dalla cura e la bellezza del posto.
Ma veniamo alla nostra giornata.
Il menù è fissato dalla tradizione, per il compleanno di Gimmy polenta con arrosto e funghi porcini, aperitivo e formaggio per accompagnare le ultime fette di polenta.
Siamo quindi in sei, ci dividiamo in due auto ed in due gruppi, anche per sperimentare una via diversa di salita e fare un pò più di strada e dislivello.
Il gruppo “cucina” (siamo in quattro) parte dai soliti Monti di Tiglio, al cancello della caserma che troviamo aperto, comunque parcheggiamo al bivio prima. Per il secondo gruppo abbiamo studiato alcuni percorsi in salita, ovviamente c’è quello da Camorino, ma vedendo sulla carta che si attraversano parecchi ruscelli, e volendo evitare problemi di attraversamento (tutti i corsi d’acqua sono ampiamente in piena con le numerose piogge), a questo preferiamo la salita da Vigana di Sopra, dove abbiamo individuato un comodo parcheggio.
Per il ritorno faremo la discesa a Vigana in quattro, mentre due di noi necessitano di un rientro anticipato.
Lascio il racconto della salita a Paolo, io posso vantare solo la discesa.
Il percorso per la capanna Cremorasco dai Monti di Tiglio è stato raccontato molte volte, niente di nuovo, se non l’ambiente.
L’abbiamo raggiunta con ogni meteo, anche con la neve in inverno e con le ciaspole, ma anche in questo periodo con una bella nevicata.
Ma sappiamo che il cambiamento climatico ci regala sempre meno neve e freddo, quindi restiamo sopresi nel trovare una spruzzata di neve già attorno i 1000mt. Dal cancello dei Monti di Tiglio, servono una cinquantina di minuti per percorrere la strada asfaltata fino alle caserme, ancora un paio di tornanti su asfalto, poi un largo sentiero ci conduce alla radura prativa della capanna.
Visto che alle 9:00 siamo già sul posto, e visto che un bel sole sta illuminando la Piana di Magadino puntiamo subito sul punto panoramico vicino alla capanna per ammirare il panorama. Spettacolari le tante cime che conosciamo ed in gran parte conquistate tutte belle imbiancate.
Tornati in capanna scansioniamo il QR-code per potersi registrare ed ottenere la combinazione per prendere le chiavi ed aprire.
L’interno come già detto una meraviglia, la cucina-pranzo molto ampia e dotata, poi c’è una seconda stanza con i posti letto, ed una piccola stanza abibita a bagno con doccia, tutti i comfort come a casa propria.
Scendiamo in legnaia per procurare la legna e lasciare un pò di scorta per i prossimi, accendiamo la bella stufa che dopo circa un’ora porta la temperatura a livello ottimale.
Acqua ancora aperta, anche siamo esperti ormai, sappiamo che dirigendoci oltre la capanna traversando verso Pian Grande, a 5min dalla capanna si trova una fonte dove potersi approvvigionare.
Lo Chef gironzola agitato attorno a fornelli, non vede l’ora di iniziare, arrivano Paolo ed Angelo saliti da Vigana, Gimmy prepara gli aperitivi: crostini con zola, cetrioli e prosecco.
Poi si scaldano due padelle di arrosto con porcini, meglio dire porcini con qualche fetta di carne, il Barba avvia la polenta che dopo un’ora circa è nei nostri piatti.
Gustiamo la polenta con carne e funghi innaffiata da Bonarda (per gli anziani) e Barbaresco per i giovani.
Si prosegue con polenta e formaggi, zola e taleggio.
Quindi il dolce: strudel con crema di marroni sopra e spruzzata di zucchero a velo, ovviamente bagnato con prosecco.
E per finire in bellezza caffettiera con alcolici (mannaggia ho dimenticato la grappa a casa), ci ha pensato Paolo.
Lasciati partire i due del rientro anticipato, noi ce la prendiamo comoda, poi pulizie e pagamento del dovuto, chiudiamo ed iniziamo la discesa verso Vigana. Un bel sentiero ben marcato e bollato, da fare con molta attenzione dopo le abbondanti piogge per il fogliame bagnato che nasconde le pietre umide e scivolose.
Pur scendendo con attenzione in 1:10 siamo al parcheggio, la passeggiata di ritorno ha aiutato a digerire le ottime e abbondante libagioni.