Proseguiamo nella nostra esplorazione delle Orobie Valtellinesi, devo dire con sempre maggiore soddisfazione.
Torniamo in Val Gerola, ma verso l’inizio della valle, arriviamo a Rasura e da qui saliamo in auto fino al Bar Bianco, ex rifugio ed oggi agriturismo, ormai chiuso in questo periodo. Il Bar Bianco si trova a 1506mt su un balcone panoramico stupendo.
Importante sapere che per salire serve un pass giornaliero di 5€ acquistabile al Bar Rosa (a Rasura) o comodamente tramite APP registrando una o più targhe da selezionare al momento di richiedere il pass per la giornata dell’escursione.
Ho trovato tutto semplice e funzionale, nella APP si trovano le targhe registrate, i pass acquistati e dopo anche i passaggi effettuati e riscontrati da una telecamera che si trova sulla strada.
Devo anche segnalare che gli ultimi 2km sono su sterrata ma in ottime condizioni, salgono con ogni tipo di auto. In alternativa si parcheggia alla fine della strada asfaltata a 1300mt circa.
Parcheggiato sotto il Bar Bianco iniziamo la nostra camminata, in valle dominano le nuvole piuttosto dense, dovuto alla pioggia della notte, ma sopra i 1300mt circa il cielo è pulito. Ci incamminiamo la cima con la croce è ben visibile sopra le nostre teste, sembra vicina ma 640mt di dislivello ci separano.
Appena sopra il rifugio, si deve scegliere tra due percorsi: quello più semplice che passa dal Lago di Culino e sale ad un bocchetta a SE della cima, oppure la via diretta, o meglio direttissima che sale dritta sotto la dorsale dal rifugio.
Inutile dire che scegliamo la via più diretta, ed iniziamo la bella salita nei prati, più blanda nella parte iniziale e poi sempre più verticale avvicinandosi alla cima. Il percorso è ben marcato e segnalato, si trovano anche delle bollature gialle, indicano la Rosetta Trail, ed in alcuni punti deviano dal sentiero direttissima per salire ancora più vertical, Angelo e Gimmy che mi precedono seguiranno le bollatura gialle.
Arrivati sotto la croce si devia verso sinistra dove in basso si vede il bel laghetto di Culino, per l’ultimo tiro verso la grande croce.
Purtroppo c’è un intenso vento da nord, siamo ben coperti ma le foto dal cavalletto sono impossibili.
Dopo la sosta ci incamminiamo in discesa sul lato opposto, prossimo obiettivo il Monte Combana, ben visibile sulla cresta che prosegue dalla Cima della Rosetta.
Si scende una trentina di metri di dislivello ad incrociare il bel sentiero che sale dal Lago Culino, noi proseguiamo su debole traccia sulla dorsale.
Il primo tratto è semplice, traccia ben visibile che passa sul lato destro della prima elevazione, la Punta di Sprisui 2184, poi si arriva ad un intaglio con un passaggio delicato, non esposto ma bisogna aiutarsi con le mani per superare una placca, noi salendo abbiamo deviato sul lato sinistro su tratto esposto, al ritorno abbiamo realizzato che era meglio salire la placca.
Un tiro particolarmente ripido sempre sul fianco sinistro appena sotto la cresta ci permette di arrivare sulla cima.
Cima veramente anonima, un piccolo ometto e niente più. Qui il vento sferza più intenso, ma il paesaggio è talmente ampio e distante che ci fermiamo per molte foto e goderci il panorama.
Scendiamo con molta attenzione, il terreno/sentiero è su prato di paglione e pietre che sembrano asciutte ma sono particolarmente viscide, la ripidità del terreno fa il resto. Con calma arriviamo al passaggio su placca dove scendiamo appoggiando il posteriore e proseguiamo fino alla bocchetta sotto la Cima di Rosetta dove stavolta deviamo a destra scendendo verso il lago, dove abbiamo programmato la sosta pranzo.
Sentiero largo e tranquillo, dopo il traverso sotto la bocchetta arriviamo alla Baita della Cima 2042mt, da qui sempre su comodo sentiero puntiamo al lago, passando accanto ad alcuni acquedotti a forma di cuneo per protezione dalle valanghe, anche la baita al lago ha il muro verso monte con un muro di pietre a forma di cuneo per le valanghe.
Alle 11.55 siamo al bel laghetto di Culino, splendido ambiente, protetti dal vento ed in pieno sole, completamente soli.
Tante foto e dronata prima di ripartire dopo ben due ore di relax.
Discesa verso il bar Bianco con giro ad anello, si passa dalla Baita del Ven 1808mt, poi su tratturo ci dirigiamo verso il parcheggio, passiamo dall’ alpeggio a circa 1700mt e deviamo a destra per non rifare il percorso della mattina, quindi su sentiero nel bosco ritorniamo al Bar Bianco per le 14:50
Escursione breve ma molto intensa, grazie ad una giornata che si è aperta nella mattinata paesaggio stupendi e lontani, le prime nevicate sui tremila valtellinesi, meraviglioso.
Ci torneremo, già addocchiate le cime del Monte Olano e Pizzo dei Galli per una prossima escursione.