CIMA DE LA BEDOLETA 1627MT E BIVACCO PIAN GRAND 2398MT
Anche oggi il meteo ci ha ingannato, l’obiettivo era il Piz Pian Grand dal Pass di Passit e Pass de la Cruseta, ma già salendo in auto al San Bernardino notiamo che le nuvole sono basse e non c’è visibilità, fare una cima senza sentiero (la salita alla vetta non è marcata) non è consigliabile, oltre che arrivare in alto per vedere nuvole a poche decine di metri non sembra così interessante.
Cambio programma al volo, puntiamo al Rifugio Pian Grand, scherzosamente chiamati Tobleroni per la loro forma.
E’ comunque una bella camminata, sufficientemente lunga, sempre bollata (fa parte del sentiero alpino Calanca),e offre il bivacco come riparo in caso di necessità.
Parcheggio ai vecchi impianti del S.Bernardino, zona El frach, percorriamo per un bel tratto la strada che costeggia il lago fino al bivio con il sentiero per il Pian Grand. Iniziamo una lunga salita, senza grandi strappi che ci porta all’Alp d’Ocola, stranamente non caricata.
Da qui un lungo traverso con vari saliscendi ci porta ad aggirare il costone E del Piz d’Arbeola, incrociamo il sentiero che sale da I Cebi, un bel vertical ci porta ad un alpeggio abbandonato a Q2000, poi con un traverso raggiungiamo il Rifugio Alp d’Arbeola a Q2080.
Quest’ alpe è utilizzata in estate per il pascolo con i pastori, mentre d’inverno è aperta per gli escursionisti.
Una breve pausa e bevuta alla fontana per poi affrontare un altro bel tiro ripido che ci porta a Q2300, i due rifugi si vedono appena, un traverso ci porta al Pian Grand con i suoi due “tobleroni“.
Sono le 11:30, abbiamo impiegato 3:25 con 10min di pausa, le nuvole coprono le cime tutt’attorno.
Decidiamo di aspettare un pò e pranzare, ma lo sguardo continua a scrutare le nuvole e la bella cima di fronte a noi.
Alle 12:40 decidiamo di provare, seguiamo per un breve tratto il sentiero alpino che sale al Passo dell’Alta Burasca, ma Paolo decide per una via più diretta, individuato un canalone con erba e meno pietraia, prendela via più diretta puntando ad un evidente ometto sulla cresta.
Il percorso normale per la vetta è raggiungere la bocchetta e da qui seguire tutta la cresta, ma abbiamo poco tempo, non sappiamo come evolveranno le nuvole, quindi prendiamo una scorciatoia.
In poco meno di mezz’ora sono in cima, ultimo come sempre, ma MOLTO soddisfatto, il raggiungimento della cima è una bella soddisfazione, in una giornata come oggi, non ci speravo proprio.
Sosta breve per un pò di foto, quindi scendiamo di nuovo al rifugio, sempre sulla via diretta.
Breve pausa ancora al bivacco, poi alle 14:00 iniziamo il lungo ritorno. la visibilità è buona adesso, finalmente vediamo un pò di Mesolcina.
Raggiungiamo l’Alp Arbeola, il grosso cane pastore ci abbaia fino a quando non siamo dietro la baita.
Traverso e discesa sul tratto verticale, risalita e traverso verso l’Alp d’Ocola breve sosta per bere, quindi ultimo tratto di sentiero tra gli abeti fino alla strada che circonda il lago d’ Isola.
Arriviamo un pò stanchi al parcheggio, oltre 16km e molti sù e giù hanno accumulato un buon dislivello.