MONTE DUE MANI 1657MT DA CULMINE SAN PIETRO
Io e Roby torniamo dopo una settimana esatta al Due Mani, mai successo di tornare così presto su una cima.
Ma le belle foto della scorsa settimana avevano attirato l’attenzione, io avrei voluto fare un giro in drone per filmare i panorami, quindi ho proposto di tornarci.
Ovviamente non dallo stesso percorso, visto che Gigi dei Malnat è ancora in fase di rodaggio delle protesi al ginocchio, un giretto semplice e senza troppo dislivello, e perchè no … gambe sotto il tavolo a fine escursione.
Studiando i possibili percorsi ho trovato che a Culmine San Pietro c’è un ristorante, e che dallo stesso punto parte un comodo sentiero che sale al Due Mani e/o allo Zucco di Desio senza funi e strappi troppo verticali.
PERFETTO
Una disattenzione (e mancanca della freccia di indicazione) ci ha portato a fare un giro ben più lungo del previsto, con un fuoripista simpatico, quindi un pò di dislivello in più, che non guasta proprio per sendersi poi a tavola davanti ad un buon piatto di pizzoccheri.
Unico vero neo della giornata, il meteo e le nuvole basse che hanno nascosto quasi completamente i panorami, soprattutto verso Lecco, i laghi e la pianura padana, morale il drone è rimasto a riposo.
Abbiamo promesso a Gimmy, infortunato, che torneremo anche con lui, quindi caro Due Mani, alla prossima diventeranno 2x2x2=8 mani.
Alla prossima !
PS: ovviamente la traccia di discesa è quella corretta
COMMENTO DI IMERIO
Oggi non eravamo molto numerosi, ma il gruppo misto Girovagando/Malnat è tornato finalmente a riunirsi per una delle consuete escursioni infrasettimanali, che di norma garantiscono poca gente in giro e bei panorami da ammirare.
Condividendo l’idea di Giorgio, abbiamo accettato la salita al Monte Due Mani (anche se loro ci sono stati una settimana fa), un’escursione non molto impegnativa, con il pregio di poterla completare in mezza giornata, consentendo quindi di poter effettuare la sosta pranzo in un ristorante/rifugio dove si lascia l’auto.
Seguendo la strada che passa per Moggio, abbiamo poi seguito le segnalazioni per il Culmine San Pietro (un valico che collega la Valsassina con la bergamasca Val Brembana) da dove abbiamo iniziato la nostra escursione.
Il primo tratto segue una lunga stradina sterrata ben tenuta che, con andamento pianeggiante, si inoltra nei boschi attraversando alcune bucoliche radure dove sorgono costruzioni ben tenute.
Questo lungo tratto che abbiamo percorso chiacchierando con rilassatezza, ci ha fatto però saltare una deviazione verso destra (complice anche la mancanza del cartello di segnalazione) che ci avrebbe portato più direttamente verso il Monte Due Mani.
Quando ci siamo accorti dell’errore abbiamo invertito la marcia e, tagliando per prati e boschi, abbiamo prima risalito e poi contornato la Cima di Muschiada, per ritrovare alle sue spalle il sentiero corretto che in breve tempo ci ha portati alla base dell’ultimo tratto da risalire (versante est del Due Mani).
Gli ultimi 300 m di salita sono belli ripidi, ma il sentiero è sempre presente e ben tracciato, cosa che aiuta la salita.
Arrivati in cima Monte Due Mani ci siamo trovati tra le nuvole, certo con un panorama ben diverso rispetto a quello di sette giorni fa, ma anche così la montagna ha il suo fascino, anche perché il tempo poi è cominciato a migliorare e siamo tornati al sole.
Fatta la discesa seguendo il sentiero giusto, ci siamo in breve riportati sulla stradina sterrata che ci ha ricondotti al Culmine San Pietro.
Considerando gli 870 m di dislivello saliti per un po’ più di 4 ore di cammino, ci siamo ritenuti ben soddisfatti di questa uscita, che ci ha fatto conoscere un nuovo versante di salita al Due Mani.
Grande soddisfazione inoltre per il bel (e buon) pranzo effettuato al Ristorante Culmine San Pietro, dove dalle 13 in poi siamo stati gli unici avventori, godendoci in grande serenità questo conviviale momento.
Altra bella uscita e avanti così!