CODERA 840mt E VAL CODERA 1010mt
Escursione infrasettimanale (quella dei VIP), le idee erano ben diverse ma le previsioni meteo non promettono nulla di buono, anzi la certezza di prendere un pò di pioggerella nel pomeriggio.
Ripieghiamo su una vecchia idea, nessuno di noi era mai stato in Val Codera, ci sono due possibili punti di “appoggio” per pranzare, altitudine bassa quindi non ci sono problemi di nuvole basse, e cime da raggiungere.
E’ comunque una bella scarpinata, ci sono 2500 gradini (qualcuno dice 2600), per raggiungere il bel paesino di Codera e volendo per inoltrarsi nella sua lunga ed isolata valle, che dal punto di vista escursionistico deve essere la parte più bella.
Partiano dal parcheggio di Mezzolpiano, visto la giornata non festiva ed il meteo praticamente deserto, fino a fine marzo il parcheggio è ancora libero, nei mesi di affluenza è a pagamento, la macchinetta è all’imbocco del sentiero.
Sono le 8:10 quando mettiamo il piede sul primo gradino, ed iniziamo la salita.
Non è un vertical, la pendenza non è mai eccessiva, ma la serie di gradini non dà un attimo di tregua.
Il primo chilometro porta dai 320mt del parcheggio a 730mt dove finalmente si inizia ad inoltrarsi in valle, dopo 1.5Km e 1:10 siamo alla borgata di Avedèe 790mt, un tratto di piano poi una breve salita, poi si scende per un passaggio in galleria aperta verso valle, in alto si vede Codera.
Altra discesa e quindi salita senza strappi fino a Codera dove arriviamo nelle 2:00 ore previste.
Ci presentiamo (a dire vero Gimmy ci ha rappresentato) all’Osteria Alpina per confermare che a mezzogiorno saremo da loro, ma visto che sono solo le 10:10 proseguiamo in valle.
Poco dopo Codera inizia una strada sterrata, dove si trovano veicoli pesanti da lavoro.
Inoltrarsi in valle è bello e piacevole, peccato per il meteo. Affianchiamo il Torrente Codera con le sue acque cristalline, incontreremo solo un “runner” unica presenza in alta valle oggi.
Percorriamo la strada chiacchierando, lo scopo è camminare un pò e “tirare” il mezzogiorno per il pranzo.
A Q940mt circa c’è una diga con un laghetto con le acque smeraldine, l’acqua viene convogliata e va ad alimentare la diga di Moledana in Val dei Ratti, tramite un canale a pelo libero di circa 6Km.
Ci fermiamo per una breve sosta, il cielo è scuro ma le nuvole ancora solo sulle cime.
Proseguiamo ancora un poco, fino Q1010 alle 11:20 decidiamo di tornare, siamo abbastanza veloci ed alle 11:50 siamo all’Osteria Alpina a Codera, diciamo che la passeggiata ci ha messo un pò di fame.
Attendiamo l’ora di pranzo con un aperitivo, il gestore e poi la cuoca attendono una comitiva di altre 6 persone oltre noi per preparare i pizzoccheri, nessun problema.
Arrivato il gruppo, tutti con le gambe sotto il tavolo e ci gustiamo un buon piatto di pizzoccheri, anche se a mio giudizio quelli del Barba sono meglio.
Avendo ancora residui di fame, un bel piatto di salumi e formaggi misti va a placare la fame, a dire il vero anche troppo.
Caffè e grappa non possono mancare, come una fetta di dolce per il goloso.
Alle 13:45 lasciamo il rifugio, un giretto veloce per il paese anche per visitare un piccolo museo con foto e materiali della vita di un tempo in Val Codera.
Scendendo inizia a piovere e ben sappiamo che ci sono un paio di tratti di salita che a pancia piena …
Alla chiesetta di Avedèe ci copriamo la pioggerella non accenna a smettere, e scendiamo belli veloci anche se bisogna fare attenzione le pietre umide sono insidiose, non c’è pericolo i posti esposti sono ben protetti ma picchiare il didietro non è mai piacevole.
Arriviamo al parcheggio che ha smesso di piovere, in soli 1:15 da Codera.
Bella gita, bella scoperta, direi che vale la pena con meteo migliore esplorare bene la parte alta della Val Codera sono certo che riserva molte piacevoli sorprese.