MONTE BRONZONE 1434MT E ALPE VECCHIO 1010MT
Questa domenica torniamo volentieri in Valsolda, è sicuramente un “tappa buchi” nel senso che ci andiamo quando il meteo non è dei migliori o non si vuol andare troppo lontano, ma come ho sempre detto questa valle e le sue numerose cime e cimette ha sempre qualcosa di nuovo da darti.
Oggi puntiamo al Monte Bronzone, ci siamo passati vicino in passato ed abbiamo rinunciato a salire, ma stavolta è l’obiettivo principale.
Parcheggio a Dasio sotto la chiesa, e salita sul sentiero delle 4 valli verso Rancò.
Siamo in sei, quattro di noi più Francesco ed Ida, che rivediamo volentieri dopo un pò di tempo.
Partenza alle 7:50, saliamo compatti fino a Rancò, da notare che il sentiero che passa sul ponticello di legno è chiuso per manutenzione del ponte c’è una deviazione più in alto indicata da alcuni cartelli (fogli di carta nelle buste di plastica, un pò sbiaditi a dire il vero).
A Rancò (8:28) proseguiamo verso l’Alpe Serte, quindi salita verso il Passo Stretto, ma poco prima prendiamo il sentiero 38 che porta alla grotta “Tana del Lupo”.
Arriviamo alla Tana del Lupo, c’è una piccola grotta, e qui deviamo verso sinistra salendo ad un bellisso poggiolo che domina la valle.
Qui ci fermiamo una ventina di minuti, ammiriamo la vallata ed un camoscio solitario che ci osserva da una roccia vicina.
Riprendiamo il cammino per salire verso al Bocchetta di Pessina o Bocchetta di Terra Morta (10:25), e qui inizia la parte più divertente …
Risaliamo verso il Bronzone, le marcature spariscono e la riva è bella ripida. Saliamo dritto per dritto, con un pò di zigzag per smorzare la pendenza e per evitare piante di traverso.
Più in alto ritroviamo una evidente traccia di sentiero che ci porta ad una bocchetta sotto la cima principale e rocciosa del Monte Bronzone (10:50), come in tutta la Valsolda ci sono più cime o elevazioni, il gps aiuta a capire se si è veramente sulla cima principale.
Per riconoscere il Bronzone, basta sapere che c’è una cima completamente nel bosco di faggi, più bassa di una decina di metri, e quella rocciosa che guarda verso la valle con una malandata croce di legno.
La cima del Bronzone a 1434mt è una roccia calcarea che precipita verso valle, non c’è molto spazio per riposare, soprattutto se si è in sei.
Dopo una pausa e le foto di rito, scendiamo verso la cima secondaria dove si ritrovano bollature bianco-rosse (anche recenti), che seguiamo fedelmente fino alla Forcola 1195mt, da qui scendiamo all’Alpe Vecchio.
Nel preparare la traccia del giorno ho voluto questa deviazione ad un bivacco dove non siamo mai stati, dalla Forcola si devono scendere circa 200mt per raggiungere il bivacco, e … ovviamente si devono risalire 200mt dopo pranzo. Tutti avvisati.
In circa 20-25min siamo al bivacco, un pò spartano, ma ottimo per una pausa. Visto che non è eccessivamente freddo pranziamo all’esterno, ma accendiamo un fuoco per scaldare i panini in un’area adibita a barbecue con presenti più griglie.
Pranziamo tranquilli, riposandoci dopo 4 ore di cammino, direi che ce lo meritiamo.
Per concludere in bellezza, Ida ha portato il dolce, dolce a sorpresa: degli ottimi cannoli siciliani con cioccolato, ricotta fresca e pistacchi.
Io sapendo del dolce, ho portato un prosecco che “sta sempre bene con tutto”.
I cannoli ce li siamo gustati veramente, bravissima Ida, un’idea geniale e ben apprezzata da tutto il gruppo.
Dopo poco più di 1 ora e mezza ci prepariamo, come detto ci sono subito 200mt di ripida salita che ci aspettano.
Ma tutto si risolve in meno di mezz’ora di salita, arrivati alla Forcola scendiamo su pendii spesso ripidi verso Rancò, da qui ci dirigiamo a Dasio stavolta facendo la deviazione che evita il ponticello in legno un pò malandato.
In conclusione una bella sgambettata, che nonostante la giornata non perfetta (ma a dire il vero meglio del previsto) ci ha permesso di godere di ottimi panorami e scoprire alcuni angoli della Valsolda che ci mancavano.