CAPANNA GARZONERA 1973MT
COMMENTO DI IMERIO
Incomincio così i commenti dell’escursione di oggi, visto che per noi dei Malnat è stata la prima visita alla Capanna Garzonera, situata in Val Leventina sopra ad Airolo (uscita autostradale appena prima del tunnel del Gottardo).
E devo anche ringraziare Giorgio che, dopo le mie insistenze, ci ha accompagnati insieme ai Girovagando Luciano, Gimmy e Roberto, che sono dei profondi conoscitori di queste zone e che in Garzonera sono venuti più volte.
Due cose da incorniciare nella giornata di oggi:
• la prima è stata la situazione meteo che abbiamo trovato: neve fresca della notte e giornata spaziale, con un cielo terso che ci ha permesso di godere di panorami da favola, camminando in scenari da cartolina
• la seconda è stato il momento del pranzo, con preparazione di un «pentolone» di pizzoccheri, che abbiamo potuto realizzare usando le attrezzature della Capanna, con gli ingredienti portati da noi negli zaini
La salita, già diffusamente descritta in altre relazioni di HIKR e raccontata nelle didascalie delle foto, si divide in tre fasi:
1) il lungo tratto della stradina interpoderale, quasi in piano, che porta da Nante alla presa dell’acquedotto
2) la ripida ma non lunga salita del primo tratto nel bosco di conifere fino a Pian Taioi
3) la salita da Pian Taioi alla Capanna Garzonera, che segue un largo sentiero che sale con delle pendenze non esagerate e con diversi tratti a zig zag, soprattutto nella parte finale.
Il momento clou dell’escursione di oggi è, come detto, stato quello del pranzo, che ci ha visti sostare in Capanna per ben 3,5 ore, dovute in gran parte ai tempi occorrenti preparare i pizzoccheri, e al momento conviviale del pranzo.
Durante la permanenza in Capanna siamo stati raggiunti da due escursionisti della zona di Como, che si sono fermati anche loro, più brevemente, nella struttura.
Terminato il più che lauto pranzo, abbiamo pulito tutto e, lasciato il dovuto per il soggiorno in Capanna, abbiamo iniziato la via del ritorno seguendo il percorso fatto al mattino per salire.
E’ stata un’escursione dal dislivello e dai tempi di percorrenza non impegnativi, che abbiamo intrapreso con ritmi tranquilli (780 m di dislivello per circa 5 ore di cammino), ma le condizioni di neve fresca e il peso degli zaini hanno reso il tutto un po’ più «severo», ma tutto serve per migliorare l’allenamento.
Indubbiamente un’altra giornata da incorniciare trascorsa con gli amici dei Girovagando, in un ambiente che nemmeno nelle più rosee previsioni potevamo pensare di trovare così unico, permettendoci anche di fare una bella ciaspolata con i fiocchi.
Ritorno in auto piuttosto lungo e «periglioso» a causa di diverse code trovate in autostrada (gallerie semaforizzate di Lugano, frontiera di Como Brogeda con un solo varco aperto e lavori nelle gallerie italiane) che però abbiamo affrontato ancora carichi dei panorami e dei momenti della bellissima giornata.
COMMENTO DI GIORGIO
Non c’è molto da aggiungere alle parole di Imerio e di Luciano.
Era una questione in sospeso da tempo, ed abbiamo avuto la grande fortuna di compierla in una giornata spettacolare, con una giornata di sole e con la nevicata nella notte che ha reso l’atmosfera magica.
In un anno così avaro di precipitazioni, la neve è poca, e trovarsi dai 10 ai 30cm di neve fresca sul percorso, e la polvere bianca sulle piante, beh è come mettere lo zucchero a velo sullo strudel prima di gustarselo 😉
Tutto è andato alla perfezione, percorso per noi più che noto (tra l’altro Gimmy c’è stato poche settimane fa con Paolo ed Angelo), abbiamo optato per il percorso estivo, quindi la strada sterrata di servizio all’Alpe Garzonera, vista la poca neve e che i fianchi dove slavina avevano già scaricato.
L’allegria in capanna è stata al top, le cibarie ed i beveraggi all’altezza della situazione.
Grazie a tutti della simpatica giornata, ai due gruppi che sono in ottima sinergia, grazie allo Chef che ha condotto la pizzocherata in modo egregio.
Barba sempre UMERO UNO !