MONTE PASQUELLA 1331MT SERTORE 1397MT E COSTONE 1441MT
Ritorno (Giorgio) a calpestare le nostre montagne dopo una breve assenza, breve ma sufficiente a farmi perdere il fiato che avevo realizzato.
Gita breve, quelle da mezza-giornata sulle nostre montagne del lago.
Ho studiato “a tavolino”, direi meglio sulla mappa, un giretto ad anello con partenza nella zona di Blessagno (sulla strada che collega San Fedele Intelvi con Pigra), e concatenando tre cime che per la maggior parte di noi sono del tutto inesplorate.
Conosciamo bene la zona del Crocione di Menaggio, del Monte di Tremezzo, del noto Galbiga e del meno noto Monte di Lenno, ma queste cimette tra i 1300 e 1400mt sopra Pigra e che sovrastano il lago sono per noi inesplorate.
Ci troviamo in un bel gruppo di ben nove elementi, tra Girovagando e Malnat, un sodalizio che ormai ha le radici ben solide.
Partenza da Lura (7:40), borgata prima di Blessagno e seguiamo le indicazione per l’Agriturismo le Radici, di cui ho letto in passato.
Purtroppo è chiuso al momento, sarebbe stato davvero interessante pranzare lì, essendo un punto focale di questa escursione.
Ma torniamo a Lura, seguendo un largo sentiero spesso in selciato saliamo dai 840mt del parcheggio ad un eviente bivio poco sotto l’Agriturismo Le Radici, che si trova in una stupenda radura a 1050mt.
Al bivio proseguiamo con debole pendenza verso SE e arriviamo alla Baita Pianello, dove possiamo ammirare una “nevera”, dove anticamente venivano conservati i prodotti della lavorazione del latte.
Proseguiamo ancora per poco per raggiungere il costone del Pasquella, e qui inizia il tratto più impegnativo della giornata, una bella e ripida salita di 240mt tutta in cresta.
Ognuno con i suoi tempi arriviamo tutti poco sotto la cima del Pasquella, che secondo la cartina si trova a 1367mt, cima con alcuni grossi faggi.
Ma arrivati qui conviene fare un minimo sforzo per raggiungere la cima che domina Pigra ed il lago, con una croce di metallo (9:15).
Panorama stupendo verso il ramo di Como, da oltre Argegno alla punta di Bellagio, e le cime del lecchese con le Grigne ed il Legnone.
Qui ci fermiamo per una breve pausa, poi ripartiamo in fila indiana, ora ci aspetta un percorso tutto in cresta, con una serie di sù e giù, ma quasi tutto all’aperto e senza piante, con l’opportunità di ammirare paesaggi fino all’orizzonte, reso limpido da una giornata tiepida e pulita.
Prima tappa la cima reale del Pasquella a 1367mt (9:45), unica cima di oggi con qualche faggio sulla sommità, non ci fermiamo e proseguiamo diritti ora sempre all’aperto verso la seconda cima, il Monte Sertore 1397mt (9:55).
Questa dorsale volge a N, quindi i paesaggi sono verso la catena Bregagno-Pizzo di Gino, il Camoghè, il Marmontana e le cime lontane della Svizzera.
Girando un poco lo sguardo, spicca il Rosa e probabilmente la punta del Cervino poco dietro, ma anche il vicino Generoso e Pizzo della Croce o crocione di San Fedele.
Ora si scende piuttosto ripidi fino ad una prossima elevazione senza nome, per poi risalire l’ultima cima di oggi, quella più elevata il Costone con i suoi 1441mt (10:30).
Da qui i paesaggi dominanti sono ancora verso il lago, ma a 360° attorno fino al Cengalo e Badile, i quattromila del Bernese, le cime della Valtellina oltre alle già citate cime del lago di Como nei suoi due rami.
La giornata è stupenda, non c’è vento e fa anche caldo, ci si potrebbe fermare e perdere in questa pace e panorama, ma ci aspetta una prenotazione per pranzo, quindi seguendo fedelmente il programma (leggi traccia gps) scendiamo in diretta verso l’Alpe la Basetta (ruderi) dove intercettiamo il sentiero del Monti Lariani.
Il sentiero è tutto nel bosco ed esposto N, quindi qualche lingua di neve e ghiaccio la troviamo ancora ma niente di difficile.
Quello che notiamo tutti e con grande rammarico è quanto sia secco il bosco ed il terreno, sembra quasi sabbia da tanto è fine ed asciutto, la mancanza delle piogge è ben evidente.
Ad un certo punto il sentiero inizia a scendere e ci ritroviamo alla bocchetta La Zerla 1172mt (11:25), da qui un largo sentiero scende tranquillo verso i prati dell’Agriturismo Le Radici, arriviamo al punto di congiunzione della mattina 11:35), e questa volta scendiamo dalla carrareccia selciata che scende a Blessagno, chiusa al traffico ed utilizzata dall’Agriturismo per portare in jeep gli avventori più pigri.
Alle 12:00 siamo a Blessagno, e su asfalto per circa 500mt ritorniamo a Lura (12:10).
Da notare che tra Lura e Blessagno c’è un bel parcheggio con un area giochi ed un lavatoio, direi il punto migliore per parcheggiare, anche per lasciare i parcheggi di Lura a disposizione dei residenti, noi alla mattina ne abbiamo trovati molti liberi e abbiamo lasciato le auto, ma considerando l’anello il parcheggio al parco giochi è preferibile.
Nonostante 30min circa di pause e tempi di ricompattazione, abbiamo completato il percorso con circa 30min di anticipo sulla tabella, bene così.
Ci cambiamo ed in auto raggiungiamo Orimento, dove ci aspetta il Casaro per un pranzo super, ottimo, abbondante ed economico. le foto parlano da sole, consigliatissimo! meglio prenotare sempre i posti non sono molti.
Chiudo con una considerazione curiosa: in una escursione precedente siamo saliti al Pizzo della Croce ed Orimento ed abbiamo pranzato a Blessagno, stavolta abbiamo camminato a Blessagno e pranzato ad Orimento, a pensarci bene viene qualche dubbio, ma va benissimo tutto così.
“Take it easy” diceva qualcuno.