MONTE MEGNA 1050MT
Oggi escursione di mezza-giornata, ed andiamo ad esplorare una zona sconosciuta a tutti noi, anche se vicina a casa.
Scendendo dal Ghisallo, avevo notato su una cimetta minore una grande croce, e la cosa mi ha incuriosito, così ho proposto al gruppo un anello per vedere la cima, e con un anello chiudere il giro per l’ora di pranzo.
La cima in questione è il Monte Megna, in realtà ha due cime una con una grande croce a 1050mt (Giubileo 2000), molto panoramica e ben visibile sopra Lasnigo, l’altra più alta di 10mt è completamente immersa nei faggi, e guarda verso il Ramo di Lecco.
E’ sempre piacevole creare percorsi, soprattutto ad anello, sulla carta per poi rivederli sul posto, e perchè no anche modificarli al momento, ma altrettanto divertente è la ricerca di un punto di ristoro, qualcosa “alla buona”, dove chiudere in bellezza una media camminata.
Riesco a coniugare le due cose, fidandomi delle cartografie in internet e le informazioni per la ristorazione dai siti più noti.
Allargo la proposta al gruppo dei Malnat, condividono il nostro “spirito” (anche in senso letterale), purtroppo tra noi Gimmy è influenzato.
Ci ritroviamo ben in 9 ad Osnigo (Valbrona), sempre con GoggleMaps troviamo un piccolo parcheggio ben posizionato per il nostro giro e per la vicinanza con la trattoria che abbiamo scelto.
Il giro programmato è di circa 8Km, il parcheggio a 515mt e la cima a 1050mt.
Il dislivello si sviluppa quasi tutto nel tratto per raggiungere la cima, o meglio la cresta.
Dal parcheggio proseguiamo verso monte per poche decine di metri di asfalto per poi imboccare un buon sentiero marcato 28.
Il primo tratto è un breve traverso, poi si comincia a fare sul serio ed il percorso impenna con pendenze anche belle decise.
La marcatura è buona, pochissimi i bolli-rossi, ma ci sono delle targhe di vernice bianca con il numero 28 e spesso delle frecce che indicano la direzione.
A dire il vero in alcuni tratti abbiamo perso la bollatura, ma con l’aiuto del GPS siamo sempre tornati sulla retta via, e talvolta vedendo delle bollature più in alto abbiamo proseguito dritto per dritto.
A Q950 raggiungiamo un costone boschivo dove il sentiero spiana. Qui il gruppo di testa avvista un folto gruppetto di cinghiali, tra l’altro “nascosti” in un gruppetto di capre.
Oggi nel bosco, sia in salita che in discesa, abbiamo incontrato un nutrito gruppo di cacciatori in una battuta al cinghiale, tutti con pettorine arancioni, con fucile e radio per comunicare fra loro e posizionati nel bosco ad un centinaio di metri di altitudine uno dall’altro.
Oltre a fare quattro chiacchere, ci hanno ben indicato il percorso e come stare fuori dalla loro zona di tiro.
Dopo poco meno di 1:30 siamo sulla dorsale, a sinistra con un centinaio di metri la prima vetta con la croce.
Il paesaggio è stupendo, fa freschino ma non tira vento e la visibilità è ottima, si riesce a vedere bene fino a Milano ed i grattacieli di City Life.
Vicinissimi i Corni di Canzo Occidentale e Centrale, ed il Moregallo, nella direzione NO tutta la dorsale del San Primo, dal Ponciv fino alla croce, le due Grigne, le montagne attorno i Piani d’Erna e quelle del medio lago di Como zona Dongo. Non si può prentendere di più dai 1050mt di elevazione.
Dopo una mezz’ora di relax, scendiamo lungo la dorsale che andiamo a percorrere per intero, devo dire molto bella, sentiero molto largo e ben segnalato.
Ignoriamo le indicazioni per scendere diretti alla Conca di Crezzo e proseguiamo con diversi sali-scendi, tocchiamo la cima boschiva a 1060mt ed inziamo a scende verso il lago, ad un bivio a Q900 prediamo a destra verso Alpe Piano, a sinistra si scende al laghetto della Conca di Crezzo.
Con un bel traverso arriviamo all’Alpe di Piano Q940 poi scendiamo verso la bellissima Alpe di Monte, un nucleo di baite ben riadattate in una posizione davverso magnifica con vista verso Lecco, il lago, le Grigne ed i Corni.
Poco sotto l’alpeggio troviamo ancora i cacciatori sempre appostati singolarmente lungo il sentiero, ed un appassionato di EMTB che spinge su questi ripidi percorsi, ma accidenti lo conosco, è un amico di hikr pm1006, ci fermiamo per quattro chiacchere.
Da qui una sterrata-cementata di porta verso Maisano, ed ora tra le vie di paese raggiungiamo il parcheggio ad Osnigo, ci cambiamo ed in perfetto orario ci presentiamo alla Trattoria Italia, dove abbiamo prenotato.
Polenta e spezzatino di vitello, polenta zola e taleggio, vino a volontà, poi caffè e doppio giro di grappe, posto rustico ma ottimo, proprio come volevamo.
Una bella sgambettata senza pretese, una giornata in armonia ed amicizia che ti fa godere e condividere i piaceri della vita.