RIFUGIO ALP DE LA PIAZZA 1531MT
Propongo agli amici una uscita esplorativa, proseguendo la scoperta della selvaggia Valle di Grono, dove siamo già passati proprio lo scorso anno più o meno nello stesso periodo.
Questa volta puntiamo un pò più in alto, al nuovo rifugio Alp de la Piazza, che sappiamo è in ristrutturazione.
Il dislivello è oltre i 1200mt, e per esperienza passata sappiamo che di sole ne vedremo ben poco.
Noi siamo solo in tre, ma Francesco si unisce al gruppo, basta parlare di esplorare e sicuramente è in prima fila.
Partenza alle 7:40 dal parcheggio vicino alla cascata, poco distante dal campo di tiro dei Carabinieri di Grono.
La temperatura è probabilmente a zero o sotto, questo lato della Mesolcina non vede il sole in inverno.
Iniziamo una bella salita con un infinità di tornanti, tratti protetti con paramani di acciaio, per guadagnare poco meno di quattrocento metri, i più faticosi.
Arrivati alla bella Cappella Carmel 685mt (0:40), in una gran bella posizione, ci si inoltra nella selvaggia Val Grono.
Un lungo traverso di 1.3Km conduce a Moncuch 982mt (1:25), le prime baite che si incontrano, ed il primo bivio.
Qui prendiamo a sinistra, in salita, al contrario della scorsa volta.
Un centiaio di metri di dislivello con tornanti stretti poi lunghi traversi e tornanti che conducono a Montada 1307mt.
Finalmente usciamo da bosco, fino ad ora abbiamo sempre camminato prima tra i castagni, poi in faggeta ed in abetaia.
A Montada abbiamo previsto 5min di sosta (2:20), anche per decidere il percorso successivo.
In questo luogo ci siamo fermati a pranzo lo scorso anno, spostandoci a cercare i pochi raggi di sole che le cime della Roggiasca e Traversagna lasciavano passare.
Come ben indicato dalla palina, ci sono due percorsi per salire all’Alpe Piazza : uno più ripido che da Montada sale in Val Tribia e porta dritto al rifugio, ed un secondo più blando che con lungo traverso porta verso valle, sotto la Motta Bella, per poi tornare verso il rifugio.
Questo secondo percorso è tutto nuovo per noi, quindi si sale da questa parte. Il traverso è veramente lungo, sempre nel bosco, ma fortunatamente qualche raggio di sole scalda l’ambiente.
Il sentiero è stato marcato di recente, corre su versanti molto ripidi, anche se sotto c’è vegetazione meglio guardare bene dove si cammina.
Alle 10:50, dopo 3:10 con soste si apre la radura dell’Alpe Piazza 1535mt e finalmente sole pieno.
Il posto è bucolico, nel pieno senso della parola, la valle è così selvaggia da essere poco frequentata, le cime che la chiudono in alto, il Cardinello, il Mater de Paia ed il Pizzo Paglia, sono raggiungibili più agevolmente dal altri punti di partenza, spesso dall’Italia essendo cime di confine (a parte il Pizzo Paglia).
Proprio il Pizzo Paglia è una delle cime che si raggiungo dalla Valle di Grono o dalla successiva Val Leggia, altrettando selvaggia, qualcuno dice ancora più selvaggia.
Guardando i resti delle mura degli edifici l’Alp de la Piazza doveva essere un alpeggio piuttosto grande, restano due edifici integri, uno basso ai bordi del bosco ed il rifugio.
Il rifugio è una baita stupenda, riadattata tra lo scorso anno e quello attuale, e verrà inaugurata ufficialmente l’anno prossimo.
L’abbiamo trovata aperta, dentro tutto nuovo, cucina, stufa, 3 letti a castello al piano superiore, una porta chiusa a chiave nasconde sicuramente il bagno.
Il recupero tenendo parte delle travi originali e l’uso del legno, lo rende veramente un posto incantevole, complimenti a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo gioiellino.
Siamo arrivati in rifugio alle 10:50, dopo la visita all’interno, constatando che era aperto, abbiamo trovato delle sedie in legnaia e ci siamo accomodati fuori al sole, si sta così bene godendo di questi raggi di caldo che tanto abbiamo cercato salendo qui.
Poco dopo le 11:30 iniziamo il pranzo con i nostri panini, poi la frutta, dolci vari caffè, grappa e sviluppin che non mancano mai.
Programmiamo di ripartire alle 13:00, ma si sta troppo bene al sole che saluteremo subito scendendo, che alla fine partiamo alle 13:20.
Per la discesa abbiamo pensato ad un anello, scendendo dal sentiero più diretto verso Montada (era l’altro percorso possibile in salita al rifugio), ma al bivio in Val Tribia anzicchè girare a destra per Montada, andremo a sinistra verso la testa della valle per poi scendere a Valuna, è il percorso che lo scorso anno abbiamo fatto in salita, quindi nuovo in qualche modo.
Discesa veloce al bivio citato, poi un lungo traverso ci porta sopra Valuna che si raggiunge con una ripida serie di zig-zag.
Qui il gelo e poca neve regnano sovrani.
Affianchiamo il Riale della Val Grono, che a tratti sparisce sotto la roccia per riapparire poco distante, passando dalle baite di Pianasc quindi i Monti di Ruscada, dove si trova il bivio con il sentiero che porta all’Alpe Luarn,ed infine a Moncuch, al bivio della mattina, qui si chiude l’anello.
Ora il lungo traverso di riporta alla Cappella Carmel, poi la serie di ripidi tornanti verso il parcheggio, dove arriviamo alle 15:40, un buon orario visto le giornate corte.
Seconda esplorazione ben riuscita, un discreto dislivello, la scoperta di un gran bel rifugio che, dopo la sua apertura, ci troverà “clienti”, magari anche per una due giorni con salita al Pizzo Paglia, cercando una via di salita con deboli difficoltà alpinisitiche.
Quindi questa Valle di Grono merita sicuramente una terza esplorazione, magari non più a Novembre …