PIZ D’ARBEOLA 2600MT
Oggi siamo solo in due del gruppo, io e Gimmy.
Le ambizioni erano ben diverse ma le previsioni meteo ci hanno costretto a rivedere al volo l’obiettivo della giornata.
Ci avevamo tentato nel 2016, ma allora una insidiosa lingua di neve ghiacciata (e non avevao i ramponi) vi aveva costretto a rinunciare 50mt sotto la vetta.
Gimmy non era presente in quella escursione, gli propongo questa alternativa che ci permette di stare in zna S.Bernardino dove non dovrebbe piovere.
Partiamo dal solito parcheggio dietro gli impianti sciistici ormai dismessi, ci incamminiamo lungo la strada sterrata che porta al lago fino al bivio per il Pass di Passit.
Inizia una blanda salita in gran bel bosco, fino a quando vediamo abeti l’attenzione è anche per vedere se c’è qualche porcino, e veniamo premiati per un discreto esemplare, in parte fresco ed in parte magiucchiato dai vermi. Arriviamo al bivio Q1979 e saliamo al Pass di Passit, dove vediamo il laghetto invaso delle alghe, sicuramente colpa dell’estate troppo calda.
Ora proseguiamo direzione Pass de la Cruseta che da lontano si vede bene per la presenza di un grande ometto.
Arrivando sotto la cima del Piz d’Arbeola studiamo la via migliore di salita.

Oltre a ricordarmi un pò il percorso (ma la volta scorsa c’era una grossa lingua di neve), risulta evidente che il passaggio è in canale detritico piuttosto ripido. Gimmy non è convintissimo, ma gli spiego che chi è salito non è uno che ama rischiare, quindi bisogna avvicinarsi per capire dove passare, se ci sono difficoltà eccessive si torna indietro.
Inizia una lunga manovare di avvicinamento senza sentiero e ometti (li troveremo dopo), fino a sotto la pietraia che si trova 200-250mt sotto la cima.
La risaliamo con convinzione ma stando attenti perchè è tutto instabile o pietrisco fine dove fai un passo avanti e due indietro.
In alto alla pietraia individuiamo alcuni ometti che come previsto suggeriscono che la cresta di salita è quella Est.
Arriviamo in cresta NE con attenzione alcuni passaggi sono esposti, per girare sulla cresta E che si sale agevolmente fino al grosso ometto di vetta.
Siamo in vetta al Piz Arbola 2600mt in tre ore esatte con 10min di pausa, direi proprio non male considerato quest’ultimo tratto veramente wild.
Ci godiamo la cima ed i suoi panorami per oltre 20min, il meteo non è dei migliori ma le nuvole sono abbastanza alte da lasciar intravvedere e cime vicine, in particolare il Rodond (che abbiamo visitato a Luglio 2022) e il Piz Pian Grand che merita una visita prima o poi.
Scendiamo con attenzione, anche un pò di apprensione per il tratto con terriccio o ghiaietto che non tiene, ma alla fine siamo scesi molto bene per scoprire che più o meno al centro del canale quasi fino in fondo ci sono degli ometti ad indicare la via, senza salire fino a quasi il Pass del la Cruseta.
Discesi in libera quasi in verticale raggiungiamo il sentiero, inizia a piovigginare e ci copriamo.
Dopo 10min smette e quasi esce il sole, puntiamo al rifugio sul lago grande dei Passit per il pranzo, lo raggiungiamo alle 11:45 ed esce il sole, aspettiamo mezzogiorno per pranzare con panini frutta a anche dolci, caffè e grappa, come nella nostra consuetudine.
Poco dopo le 13:00 iniziamo la discesa, propongo di non fare lo stesso percorso dell’andata ma scendere all’Alpe d’Ocola e da qui scendere al lago d’Isola e seguire la strada che lo circonda per tornare al parcheggio.
Detto e fatto, allunghiamo un pò il ritorno ma il giretto è simpatico.