Rifugio Frasnedo 1290mt e dintorni
Oggi andiamo a scoprire la Valle dei Ratti, assolutamente nuova per tutti e tre.
Ne abbiamo sentito parlare troppo bene e le foto dei gnocchetti al Rifugio Frasnedo avevano stuzzicato la curiosità e l’appetito da molto-molto tempo.
Pagato il pedaggio di 5€ in un bar di Verceia seguiamo la stretta strada che sale verso il tracciolino, non conoscendo bene dove poter parcheggiare, arrivati ad una cappelletta con parcheggio all’ombra, ci fermiamo e ci prepariamo.
Si poteva salire ancora un pò in auto, ma a dire il vero i posti a lato della strada erano occupati, e comunque al sole, quindi la soluzione di parcheggiare qui è stata ottima.
La cappelletta è degli alpini di Verceia, con la preghiera dell’Alpino stampata su un lato, in nostro ALP la recita a memoria.
Ora iniziamo a camminare, in breve raggiungiamo la strada nel punto dove finisce, e poco sopra incontriamo il famoso tracciolino.
Noi proseguiamo seguendo le indicazioni RIFUGIO, passiamo da Castan poi si sale ancora su sentiero bello largo, si arriva ad una cappelletta dove possiamo ammirare la Valle dei Ratti, quindi proseguiamo ancora nel bosco fino ad arrivare a Frasnedo.
Puntiamo immediatamente verso il rifugio, dove avvisiamo del nostro ritorno per pranzo e di voler assaggiare i “famosi gnocchetti”.
Quindi torniamo verso la chiesa e seguiamo le indicazioni per Cima e Forcela.
Uno strappetto ripido ci fa guadagnare quota poi si traversa fino ad un bel punto panoramico a Q1503.
Da qui di vede bene il Lago di Como, con Colico e Gravedona.
Ora proseguiamo in salita lungo la cresta fino ad arrivare alle indicazioni per Mot Piz.
Altro punto Panoramico a Q1600, lo si raggiunge con una breve deviazione dal sentiero principale, dove bisogna tornare per proseguire.
Il breve sentierino è piuttosto esposto, la valle precipita verticale.
Dalla cimetta la vista di apre sulla Val Codera, con il paesino di Codera, S.Giorgio ed alcune delle belle cime che la chiudono.
Tornati indietro seguiamo per la Forcola, si sale ancora nel bosco, per uscire allo scoperto sopra Frasnedo, e quindi scendere ripidi fino alla Bocca di Frasnedo Q1619.
Ci fermiamo per una breve pausa, poi scendiamo verso Frasnedo, ma scesi a Q1420 troviamo un bivio per Gaiun, il sentiero è stato falciato da poco, consultata la cartina vediamo che fa un anello salendo a Q1590 per poi scendere a Frasnedo dal lato del rifugio.
Visto che è presto e dobbiamno “tirare mezzogiorno” facciamo questo percorso, in gran parte al sole e su pietre, soprattutto a Gaiun (sinonimo di ghiaione).
Toccati quasi i 1600mt scendiamo, un traverso poi una discesa per poi tornare in direzione di Frasnedo su una cresta di betulle, un tratto veramente molto bello.
Arrivati di nuovo a Frasnedo, passiamo dalla fontana vicino alla chiesa per rinfrescarci, per poi presentarci puntuali all’appuntamento al rifugio Frasnedo.
Ci sediamo, siamo il secondo tavolo occupato, e dopo non molto arriva un meraviglioso contenitore di gnocchetti fumanti e filanti di formaggio.
Piatto stupendo ed in quantità da farne il bis.
Poi un tagliere di formaggi e salumi per essere veramente satolli.
Caffè e due giri di grappa genepi.
Chiaccherando con la persona che pranza in solitaria sull’altro tavolo, scopriamo che è di Vico (gruppo di baite lungo la strada che sale da Verceia), sicuramente ottimo conscitore di questa valle e della vicina Codera, e assiduo frequentatore del rifugio.
Chiediamo a lui informazioni sul sentiero che abbiamo intenzione di seguire in discesa verso la diga di Moledana ed il tracciolino, si offre di scendere con noi.
Proseguendo per poche decine di metri dal rifugio verso monte si vede l’indicazione per Moledana sulla destra.
Il sentiero è molto bello e scende senza gradi strappi a Moledana, gruppo di baite sparse, si passa con un ponticello sopra il torrente Ratti e da qui con un largo sentiero quasi una sterrata arriviamo alla diga di Moledana, un pò di foto poi scopriamo il tracciolino, che seguiamo fino alla strada, ma la nostra guida ci propone di proseguire ancora un poco per vedere “la bicicletta” usata sui binari del tracciolino.
Detto e fatto seguiamo i binari fino ad una stazione, e qui troviamo la “bicicletta”.
Ora con una veloce discesa torniamo al parcheggio dove ci fermiamo alla fontana, dove da un cappello d’alpino sgorga dell’acqua fresca, indispensabile con questa calura.
Una gran bella scoperta questa Valle dei Ratti, ci interessa visitare il lato opposto della valle, quello sotto il Monte Brusada, il Malvedello, con alpeggi e cascate.
Punto di ritorno sarà di certo ancora il rifugio, i gnocchetti sono da ripetere.
Beh, per mangiare questa specialità ci siamo ritagliati in giretto di oltre 11Km e oltre 1000mt di dislivello, cosa non ci tocca fare per 😉