Monte Croce di Muggio 1799mt anello e traversata da Busè
Oggi al bar, facendo colazione, ho scoperto di essere un VIP.
L’acronimo indica Vecc In Pensiun.
Visto che ci sentiamo giovani in questa nuova categoria, approfittiamo per esplorare zone del nostro lago che frequentate nei giorni festivi o prefestivi diventerebbero odiose per l’affollamento.
Invito Gimmy e Roberto a vedere il Monte Croce di Muggio, non ci sono mai stati, io ci sono stato molto di recente (sempre escursione VIP) con il Barba e ho potuto godere di panorami da condividere.
Per farla diversamente dalla gita precedente, colgo al volo il consiglio dell’amico Mario numbers di provare la dorsale da Camaggiore, così disegno a pc una possibile traccia con anello, tenendo come obiettivo secondario, ma non troppo secondario, di pranzare alla Capanna Vittoria.
Parcheggio a Busè piccolo nucleo di baite sulla strada che porta a Sanico (chiusa al traffico) o che prosegue per Camaggiore, anche questa chiusa al traffico.
Scelgo questa zona per chiudere un anello completo, e quasi certamente è l’ultima zona con parcheggi possibili.
Partiamo alle 8:00 ci incamminiamo per un brevissimo tratto su asfalto fino al tornante successivo per imboccare il sentiero per Camaggiore, è anche possibile attraversare Busè per prendere lo stesso sentiero direttamente dal parcheggio.
Iniziamo un lungo traverso di circa 2km prima in un bel bosco di abeti, poi in bosco misto, per arrivare a Camaggiore dal sentiero, poco sopra al Rifugio Ragno incrociamo la strada sterrata chiusa al traffico.
Il posto è stupendo con una vista spettacolare sul lago, arriviamo alla chiesetta di San Girolamo e qui inizia il percorso sulla dorsale, la palina indica la Croce di Muggio a 2 ore (8:42).
Da questa posizione si vede bene tutta la dorsale, 600mt di dislivello in 1.8km, spacca fiato.
Iniziamo a salire le indicazioni sono precise ed il sentiero sempre ben visibile. Dopo un primo tratto facile e prativo, inizia la vera salita.
I panorami sono stupendi, peccato per la giornata nuvolosa e con tanta foschia.
Salgo con il mio lento passo, anzi mezzo-passo quando tira così ma guadagnamo quota, arriviamo al bivio a Q1500 località Prà Bolscino (9:22), la cima è indicata ad 1 ora di cammino.
Dietro di noi la bella dorsale, ma si vede bene l’alto lago, Bellano in basso, la punta di Bellagio, Menaggio e si intravvedono le tante cime che conosciamo bene, tutte però avvolte nelle nubi.
Proseguiamo abbastanza silenziosi, parlare è difficile, meglio risparmiare fiato.
Alle 10:05 arriviamo alla Baita Comolli, possiamo definirla un’anticima a Q1745, dove si può finalmente tirare fiato.
Da qui il sentiero mi è noto, so che la pendenza è contenuta rispetto alla dorsale, si scende fino alla bocchetta, si passa oltre al bivio per il sentiero dei mirtilli e si sale l’ultimo breve tratto che ci separa dalla croce.
Alle 10:05 siamo in vetta, solitari come per tutto il percorso non abbiamo visto anima viva, a parte un poco impaurito camoscio vicino a Camaggiore.
Purtroppo la vista non è quella che ricordavo, le nuvole coprono le grandi cime innevate del Legnone e del Grignone, nuvole e aria fresca coprono gran parte del panorama, ma siamo comunque soddisfatti.
Ci fermiamo una mezz’ora, ma siamo in largo anticipo sulla tabella di marcia, scendiamo sulla dorsale opposta SE fino alla base, vediamo una croce in fondo alla dorsale vicino all’Alpe Sosta Chiaretto, decidiamo di proseguire fino a quel punto, così abbiamo attarversato gran parte della dorsale del Monte di Muggio.
Arriviamo alla croce Q1545 (11:00) purtroppo non si vede nulla, ma la vista spazierebbe su tutta la Val Varrone e sull’Alpe Paglio ed il Cimone di Margno, su Premana.
Qualcosa si intravvede tra le nuvole e la foschia.
Ritorniamo sui nostri passi con una breve salita e poi in piano arriviamo ai larghi parcheggi dell’alpe Giumello alle 11.30
Ci accampiamo nelle panchine esterne alla Capanna Vittoria attendendo le 12:30 per pranzare, facciamo chiacchiere e programmi per le prossime gite.
All’orario stabilito ci accomodiamo all’interno per un ottimo e abbondante pranzo, pieni da rinunciare al dolce (che fatica per qualcuno in particolare) alle 14:00 iniziamo il giro di ritorno, dirigendoci all’Alpe Chiaro, con una breve deviazione alla chiesetta dell’Alpe Giumello.
Alpe Chiaro meravigliosa, c’e’ anche una bella fontana, quindi proseguiamo per intercettare la dorsale SE del Monte di Muggio, ed iniziamo una ripida discesa fino alla località Pozzi di Bassia, altra fontanella con acqua.
Qui di potrebbe aggirare il Matoch, piccola elevazione a Q1380, ma risaliamo senza fatica e per poche decine di metri questa cimetta per scendere sul lato opposto.
Questo tratto ci ha sorpresi, oltre ad una grande fioritura di eriche, c’e’ un bosco stupendo di betulle, a Q1240 altra fontana d’acqua e poco oltre sotto il sentiero un laghetto e panchine per picnic.
Ora scendiamo al borgo di Monte Tedoldo Vecchio con la sua chiesetta agli alpini, attraversiamo le case anche queste situate su un pianoro con vista a dir poco spettacolare.
Altra fontana disponibile, non ci sono problemi di acqua nonostante il periodo di scarse precipitazioni.
Da qui si potrebbe seguire la strada di servizio, ma il nostro anello prevede di proseguire su sentiero scendendo verso Sanico, lo perdiamo nel primissimo tratto ma lo ritroviamo poco sotto. In breve arriviamo ad incrociare la strada sterrata per Sanico, e da qui ritorniamo al parcheggio di Busè su asfalto.
Un bel anello, ma soprattutto panorami notevoli anche nella foschia, e boschi meravigliosi, sarà la stagione, saranno le recenti piogge che hanno bruscamente risvegliato la natura ed i suoi colori ma sono rimasto sorpreso dalla diversità dei boschi e dai loro colori intensi.
Nel complesso una gita top.