Rifugio Alp di Fora 1844mt
Per questa escursione propongo un rifugio già visitato altre volte, ma con la salita dalla Calanca, questo lato per noi è tutto da scoprire.
Sappiamo che per la conformazione della valle e la sua esposizione, il sole lo vedremo solo in tarda mattinata, quindi vestiti e coperti bene parcheggiamo ad Arvigo.
A proposito dei parcheggi, attenzione perchè in paese molti parcheggi sono giustamente riservati ai residenti (sono marcati in giallo e spesso con la scritta “Riservato”). Ci sono pochi parcheggi liberi a fianco o sotto la funivia automatica che porta da Arvigo a Braggio, oppure all’uscita del paese c’e’ un parcheggio più grande a destra.
Ad Arvigo si passa sopra il ponte a schiena d’asino che attraversa la Calancasca, con le sue acque pulite e trasparenti.
Da qui inizia il primo strappo di circa 500mt di dislivello con una lunga serie di traversi. Mi aspettavo più faticoso questo tratto ma il bel sentiero largo non sale mai bruscamente, dopo 1:15 siamo sulla strada aperta solo ai residenti a Braggio, località Poz.
Da qui abbiamo programmato un anello per raggiungere il rifugio, quindi prendiamo a destra su sterrata e poi su sentiero verso sud, passando da Mezzana e Refontana quindi ad un bivio a Q1390 deviamo per Cascina ed iniziamo la salita vera e propria.
Su questo lato i sentieri sono abbastanza visibili anche se invasi dagli agli dei larici a volte si perdono, ma il gps ci aiuta a trovare la giusta direzione. Devo dire che si denota che non sono molto utilizzati.
Raggiunto Mont de Fora Q1458, ci fermiamo una ventina di minuti per una pausa-merenda.
Riparizmo con uno strappo in salita che ci porta sulla sterrata alta che raggiungiamo poco meno di 2 ore.
Giriamo a destra per pochissimi metri, per poi seguire la chiara indicazione per Alp de Fora e St.Maria (raggiungibile dal Pian di Renten).
Dopo 5 minuti un secondi bivio sul sentiero, indica Motton da un lato e Alp de Fora dall’altro, saliremo dalla via diretta per il rifugio e scenderemo da Motton.
Con uno strappo di oltre duecento metri raggiungiamo (io come ultimo) il rifugio dopo 3:35 di orologio.
Ci sono due escursionisti che hanno pernottato e si preparano a tornare verso Santa Maria in Calanca, noi sfruttiamo il calore della stufa già accesa per asciugare un pò gli abiti, al momento il rifugio è ancora all’ombra.
Il sole arriva verso mezzogiorno, arrivano altri tre escursionisti saliti anche loro dal lato di Arvigo, ma si accomoderanno all’esterno al sole.
Noi facciamo un pò dentro ed un pò fuori, pranzando tutti e quattro attorno alla stufa calda.
Dopo pranzo facciamo le pulizie, firmiamo il libro e paghiamo il compenso nella cassetta in capanna, alle 14:00 ripartiamo.
Seguiamo un bel sentiero che praticamente in quasi piano ci porta verso Cort di Settel per poi scendere molto ripido verso la strada sterrata ed il bivio della mattina.
Raggiunta la strada giriamo a destra passiamo un ponticello ghiacciato e prendiamo il sentiero che indica Braggio che seguendo un ripido costone scende deciso verso Braggio-Stabbio dove si trova l’unico Albergo-Ristoro (era chiuso).
Da qui seguendo la strada asfaltata raggiungiamo la stazione di arrivo della funivia, dove ci fermiamo per capire come funziona, visto che abbiamo l’idea di utilizzarla per salire al rifugio con le ciaspole quando nevicherà, e speriamo sia presto perchè i boschi sono vermanete molto secchi e aridi.
Dalla funivia torniamo a Poz e da qui sul sentierone scendiamo rapidi ad Arvigo.
Notare che fino a Braggio e poco sotto il sole spendeva, appena imboccato il sentiero ci ritroviamo in ombra e “freschino”.
Alle 14:00 siamo all’auto felici della giornata misto gelo-sole.
Missione esplorazione compiuta, un percorso completamente nuovo ed anche l’idea era di capire i sentieri per poi percorrerli con le racchette da neve.
NOTA: il percorso è in generale un T2, diventa un T3 nelle condizioni di neve+ghiaccio e per il giro di andata un pò più wild