Anello in Valsolda
Questa escursione doveva portare il nome di una cima, che sia Monte o Cima Bronzone, almeno questa era l’idea iniziale …
Preparo alcune tracce a computer e le invio a Paolo, lui mi risponde subito
“bene, tanto ne faremo una ancora diversa”, e così è stato …
Partiamo da Dasio, discesa al ponticello che porta a Ranco, risaliamo fino a Ranco e lì commettiamo il nostro principale errore, non vedendo il bivio per la Forcola.
A dire il vero, verificato al ritorno, la freccia c’è ma è posizionata sul lato opposto dell’osservatore (dalla strada).
Quindi proseguiamo fino all’Alpe Serte dove scopriamo di essere completamente fuori-traccia rispetto ai nostri piani.
Riscendere sembra stupido, quindi al volo ridisegnamo un possibile percorso, cambiando meta dal Monte alla Cima Bronzone, più basso di poche decine di metri.
Ma anche questa …
Proseguiamo fino al Passo Stretto, strano nome per una bella radura prativa abbastanza larga.
Al passo NON troviamo il sentiero che sale verso il Passo di Pessina e la Tana del Lupo, e ci troviamo ben oltre.
A questo punto prendiamo il sentiero che sale sopra l’Alpe Riccola, nella Val Riccola, con le indicazioni Alpe di Cima.
Si sale decisi arrivando ad una sella a Q1246 sulle Cime di Bronzone, su sentiero ben bollato.
Da qui si scende all’ Alpe di Cima, solo ruderi.
Ci fermiamo a discutere, c’e’ che vorrebbe salire al Monte Bronzone e chi vorrebbe puntare dritti al Rifugio Bonardi/Mazzoleni, ex Pessina.
E’ il rifugio che in ogni caso avevamo deciso di raggiungere per pranzo, potendo scaldarci all’interno con il camino.
Risaliamo verso la Bocchetta di Pessina, nell’ultimo tratto ri-perdiamo il sentiero salendo oltre il necessario, toccando Q1311, proprio sotto il Monte Bronzone.
Mancherebbero un centinaio di metri per la cima, ma ormai è deciso per il rifugio.
Quindi scendiamo alla vera bocchetta dove troviamo le paline, e scendiamo al rifugio ex Alpe Pessina.
Come previsto è aperto, ma completamente all’ombra, recuperiamo un pò di legna nel bosco ed accendiamo il fuoco al camino.
Per qualche ragione il camino fuma parecchio verso l’interno, curiosamente ci sono momenti dove non fuma ed altri dove affumichiamo come degli speck.
Nulla ci impedisce di passare un paio d’ore in allegria, pranzando con i soliti panini scaldati al camino, ma anche dolcetti alle mandorle, un panettone ed un ottimo prosecco.
Non mancano caffè, grappa e sviluppin.
Pulizie, foto di rito e scendiamo dal bel sentiero che ci riporta sulla strada e all’Alpe Serte.
Da qui scendiamo a Ranco cercando il bivio per la forcola, che troviamo ma come detto la visibilità della freccia non aiuta di certo (sarebbe stata meglio stamparla sul lato opposto).
Da Ranco scendiamo al ponticello e ritorniamo a Dasio.
E’ stata una gita “zero tituli” (parafrasando Mourinho), ma con i tanti sù-e-giù abbiamo comunque percorso 10km e 950mt di relativo, va bene per la ripresa dopo una lunga inattività.
Abbiamo anche imparato dove sono le indicazioni importanti, e presto torneremo a completare quanto lasciato in sospeso
Alla prossima