Pizzo Alto 2356mt – Pizzo Caslett 2293mt – Pizzo Erra 2417mt
Per questa bella escursione mi sono ispirato all’amico Marcello.
Solitamente ci metto qualcosa di mio, qualche variante, ma stavolta abbiamo fatto un bel copia e incolla, era giusta così, quindi copia integrale.
A dire il vero l’obiettivo della giornata era il Pizzo Alto, nella dorsale dal Matro alla Bassa di Nara, questa cima è l’ultima da fare, quindi è nei “to-do” da tempo.
Ci sono vari modi per salirlo, sia dalla Leventina che dalla Valle di Blenio, noi abbiamo scelto questa, sicuramente più interessante e panoramica.
Partenza dalla località Pro Marsgial Q1550, si parcheggia poco dopo le baite e dopo aver attraversato un bel ruscello che scende da una forra, un grande intaglio nella roccia, proseguiamo tornando indietro sulla strada.
A piedi torniamo verso la chiesetta e seguiamo la sterrata che sale a monte.
Si sale senza problemi, anche con scarsa pendenza, in un bel bosco di abeti, fino alla località Bosco Negro Q1775.
Qui si incrocia un bivio “Ul Gir di Alp“.
Prendiamo a destra per poche centinaia di metri, a Q1795 in corrispondenza di un tronco intagliato a “panchina”, si prende verso sinistra una traccia di sentiero non segnalato, è il sentiero per il Passo Crastumo.
Non ci sono bollature ma si vede che è abbastanza percorso, soprattutto nella parte più bassa.
Salendo bisogna fare più attenzione a cercare il percorso tra ontani e rododendri. La salita è ben più decisa e di giunge alla bella sella del Passo di Crastumo Q2117.
A destra, verso N, la bella mole del Motto Crostel, a sinistra la dorsale che andremo a percorrere.
Ricompattati al passo, procediamo sul lato Leventina su bel sentiero in direzione della prima cima, il Caslett.
Ci siamo già stati, quindi sappiamo che non è il primo sperone di roccia, ma proseguendo sopra dei grandi muretti a secco paravalanghe si trova la croce del Pizzo Caslett 2356mt, con gamella di vetta.
Ci fermiamo una ventina di minuti, un pò di foto prima di ripartire.
La prossima cima mette un pò di timore, è una piramide in gran parte rocciosa con i fianchi piuttosto ripidi e stretti, ma sappiamo dal report di Marcello e di molti in Hikr, che sul posto si trova la via di salita.
Proseguamo avvicinandosi alla dorsale NO, stando in cresta o sul lato bleniese, poi risalita una pietraia ci spostiamo sul lato Leventina con alcuni passaggi un pò esposti.
Dal video e foto di Marcello ci dovrebbe essere una fune, credo sia sul lato Blenio, noi ormai proseguiamo sul fianco Leventina e arriviamo un cima al Pizzo Alto aiutandoci con le mani in qualche breve passaggio.
In cima ci sono delle installazioni colorate, vedi foto, molte distrutte dal vento.
Il panorama è notevole anche se le nuvole nascondono molto. La forma della cima piuttosto aguzza ed i versanti ripidi la rendono una meta sicuramente interessante.
Dopo una breve sosta, proseguiamo in discesa in direzione del Pizzo Erra.
Scesi ad una bocchetta tra le due cime, posizionata sopra una fitta rete di paravalanghe, seguiamo delle bollature in rosso-arancio, una debola traccia che passando attraverso le installazioni di protezione seguono il fianco della cima NO del Pizzo Erra per poi arrivare alla cima vera e propria a 2417mt, ben visibile per una installazione in metallo.
Qualche foto, quindi torniamo un poco indietro sotto la vetta per andare a pranzare in un canale tra le rocce dove siamo protetti dal venticello.
Pranzo lungo e di chiacchere, prima di ripartire, tornando sulla cima del Pizzo Erra, per poi scendere sul lato opposto.
Questo percorso ci è noto, dopo un passaggino lievemente esposto sul lato Blenio la dorsale si fa ampia, ci sono bolli sbiaditi e qualche ometto.
Scendiamo in direzione del passo del Laghetto, ma senza raggiungerlo ci spostiamo più in basso andando ad intercettare il sentiero che dal Passo del Laghetto scende verso l’Alpe Tarc.
I laghetti non ci sono da tempo, ma il sentiero è ben visibile.
Iniziamo la discesa, sotto la conca dei laghetti un bel pianoro prativo, per poi inizare la discesa vera e propria fatta di tornanti stretti e lunghi traversi verso N.
Non si arriva all’Alpe Tarc, che si trova molto più in basso, A Q1870 in un prato perdiamo la traccia, impossibile vederla nell’erba.
Con il GPS ci spostiamo verso il bosco dove ritroviamo il sentiero, devo dire piuttosto poco battuto.
La direzione evidente è l’Alpe Gualdo dove arriva una sterrata, poco prima dell’Alpe un bivio che si segue scendendo di quota.
Sempre al bivio ci sono delle belle cascatelle con ottima acqua, indispensabile in queste calde giornate estive.
Da qui in poi il percorso è su strada sterrata, si raggiunge Fopa 1559mt dove c’e’ la strada asfaltata percorsa stamattina, 1.5Km circa che ci portano a Addi e poi a Pro Marsgial, e poco oltre al parcheggio.
Un gran bel giro, il giusto ravano, e la bella dorsale rocciosa del Pizzo Alto sono la ciliegina sulla torta.