Tschima da Flix Q3301
Oggi ho battuto me stesso due volte … (Giorgio)
La prima e’ la piu’ bella, ho elevato la mia massima vetta di +40mt, ad oggi la Tschima da Flix a 3301mt e’ il mio punto piu’ alto.
La seconda e’ il dislivello massimo. Chi mi conosce bene sa che sono uno sfiatato, e che quindi cerco di calibrare le uscite del gruppo alle mie possibilita’ (ecco perche’ gli altri senza di me si permettono dislivelli ben diversi).
Miglioro col tempo, come il buon vino (?), ma le innumerevoli fermate a prendere aria rallentano la salita, e costringo gli altri a pause per ricompattarci.
Di dislivelli relativi oltre i mille metri ne ho parecchi, ma mai ho proposto un’uscita che solo MAX-MIN=1400mt, quindi escludendo i vari saliscendi. Resto quel che sono, ma ci sono arrivato, in molte ore, e senza essere morto di fatica.
Basta record, e veniamo all’ esursione infrasettimanale, che purtroppo ci vede solo in tre, anzi Paolo fino all’ ultimo non sapeva se il suo capo gli consentiva il giorno di ferie .. ma la sera prima mi chiama e sottovoce mi dice “ho appena finito di preparare il panino”.
Considerato l’infrasettimanale, l’ultima giornata di bel tempo prima della perturbazione in arrivo, chiaramente si va in Engadina, il vizietto dei tremilametri …
Viaggio lungo, molto lungo, in auto fino allo Julier Pass, poi discesa verso Thusis, Lai da Mornera, salita a Sur, si prosegue su strada stretta fino al parcheggio a pagamento prima della stupenda piana dell’ Alp Flix Q1910.
Il parcheggio e’ a pagamento, 1CHF per ora, ma a blocchi di 4 ore, quindi 12 ore, 12CHF, anche se ne consumeremo poco meno di nove.
Non prende euro, solo monete da 1,2,5 CHF, biglietto da esporre sull’ auto.
Ci incamminiamo non sulla strada che prosege poco prima del parcheggio, ma seguiamo una palina verso il fondo del parcheggio stesso, indica Tigias, sono le 08:10.
Si sale leggermente per sbucare nella piana, passiamo vicino alla chiesetta di Son Roc, ed in breve nelle case di Tigias, dove si trova anche un Hotel.
Si costeggiano tutte le case, poi prima di attraversare il torrente lungo la strada, si svolta dietro l’ultima casa, dove troviamo un ponticello in legno, e poco sopra il sentiero.
Ora si sale per circa 400mt di dislivello, costeggiando sempre sulla destra (sinistra idrografica) il torrente Ava da las Tigia, si trovano vari ometti, e comunque la traccia e’ sempre ben visibile.
A Q2375 circa si sbuca nella piana di Plang Lung, qui il percorso e’ meno evidente essendo nel prato, ma seguendo la traccia GPS deviamo verso destra risalendo su prati fino a Q2573, poi si scende di qualche decina di metri fino al lagheto lungo a Q2547.
Si prosegue quasi in piano in direzione SE, raggiungendo un altro bellissimo laghetto a Q2540.
Ora guardando alle spalle del laghetto si vede una sella a Q1741, situata sulla cresta che dalla Fuorcla da Flix scende al Piz Cugnets.
Si vede bene il sentiero molto ripido che risale questi 200mt, su terriccio ma stabile.
Ci ricompattiamo alla sella Q2741, piccola pausa, ma lo sguardo e’ fisso sulla cresta che prosegue verso il Piz d’Agnel.
La cresta e’ molto bella, senza grandi difficolta’, anche il terriccio tiene abbastanza, non ci sono pericoli reali, mai esposto. C’e’ sono un passaggio poco sopra Q2800 dove usare le mani per superare un tratto roccioso, ma riparato sui due lati, una cosa da bambini.
Avvicinandosi al Piz d’Agnel il terriccio lascia il posto alle pietre, piccole rossastre come quelle del Flix o grigio-verdi del Piz d’Agnel.
A Q3031 c’e’ un bivio indicato con delle pietre e comunque visibile come percorso, diritti si sale alla cresta ed alla cima del Piz d’Agnel, senza passare dalla Fuorcla da Flix, a destra si sale con poca pendeza fino a Q3065 della Fuorcla d’Agnel.
Gia’ da qui la vista e’ spettacolare, sotto di noi si stende seppur ridotto il ghiacciaio Vadret d’Agnel.
Altra breve sosta, ed ancora la vista a puntare la lunga e larga distesa di petre rosse che porta alle due cime del Flix.
Lascio partire i miei due compagni, un po’ di stanchezza si fa sentiere, poco piu’ di 1Km e +250mt di dislivello mi separano da questa ambizione.
Arrivo qualche minuto prima delle 13:00, circa 30min dopo degli amici, e sono a dir poco raggiante, un po’ stanco ma non distrutto.
La cima come la cresta e’ vasta, tutta ricoperte da pietre rosse, un grande ometto segnala i 3301mt, contiene la gamella con il libro di vetta.
Ora pranziamo, ho fame e sete, poi guardo ben bene attorno, anche se salendo non ho potuto non guardare in ogni direzione.
Il pranzo dura un’oretta, il viaggio di ritorno e’ lungo sia in auto che di cammino, comunque sono sempre 6,5km per tornare al parcheggio.
La vista e’ incredibile, oltre al gia’ nomina Piz d’Agnel, il Picuogl (vicinissimo), il Calderas, poi verso E lo Julier, il Surgonda, i ghiacciai del Calderas (enorme e stupendo, enorme quello sotto il Surgonda, verso S la mole imponente del Piz Plata (ti accompagna in tutta la salita) e tante vette della Val d’Aver, alcune anche visitate.
Firma del libro, foto ricordo e partenza spedita alle 14:00 come da programma.
Scendiamo molto veloci, non ci sono le pauese del Giorgio, ripassiamo alla Fuorcla da Flix, il Paolo la butta li’ “saliamo al Piz d’Agnel?”
Non c’e tempo purtroppo, lasciamo questa cima per una visita futura.
Giu’ ancora sulla cresta fino al punto P2741, poi giu’ al laghetto sempre ben veloci.
Ora facciamo piu’ attenzione a segnali, ometti e paletti, nei prati sono piu’ difficili da vedere ma la nostra traccia di discesa la consiglio vivamente, e’ quella che meglio si allinea al sentiero.
Al Plan Lung, discesa verso Tigias, veloce ma lunga, 400mt da perdere.
Arriviamo a Tigias, rinfrescata al torrente e poi via al parcheggio, arriviamo alle 16:40, 2h:40m di discesa, una vera corsa.
Cosa dire ancora … a dire il vero c’e’ un altro guinnes, quello dell’ uso di carta igienica alla max altitudine, qualcuno ha alzato il suo limite di +150mt.