Capanna Osola Q1420
Uscita rubata … e per questo ci ritroviamo solo in tre.
Più che mai difficile decidere dove andare, la pioggia è sicura, continue consultazioni del meteo per cercare dove “prenderne di meno” …
Considerato che è il 2 giugno, e festa solo da noi, meglio approfittare per visitare qualche capanna che manca nell’ album …..
Così mi viene in mente un recente suggerimento dell’ amico francesco, per la capanna Osola, in una laterale della bella Verzasca.
Raggiungiamo Brione, a fianco della chiesa parte la strada asfaltata che risale la lunga Valle Orsura, la palina alla fermata del postale indica la capanna a 3:20.
La prima idea è di salire in auto, ma alla chiesa c’e’ un evidente cartello di divieto, quindi torniamo indietro e parcheggiamo al cimitero (parcheggio non a pagamento), Q750 partiamo alle 08:15.
Il meteo è decisamente cupo e minaccia di piovere da un momento all’ altro, e noi iniziamo la lunga camminata.
La strada sale lentamente, stretta e sempre a fianco del torrente Orsura, tributario del Verzasca, e come questo con le acqua limide e verdastre, smeraldine.
Il torrente è carico d’acqua, viste le piogge del periodo, ma scorre impetuoso e pulito in grandi forre rocciose, con enormi buche e levigando la pietra che l’imprigiona.
Si incontrano sulla strada piccoli borghi o baite isolate, quasi tutte ben sistemate, ma l’attenzione è quasi sempre per il torrente e le sue acque.
Alle 09:00 siamo a Daghei di Dentro Q955, qui la strada asfaltata finisce, gruppetto di baite stupendo.
Si prosegue ancora per poco su sterrato, fino a Pianasc di Fuori Q990, percorsi 4Km su strada, qui “sarebbe” possibile parcheggiare l’auto.
Ora inizia il sentiero vero e proprio, sempre marcato e visibile, si passano alcuni ponticelli, a Q1075 c’e’ un ponte che permette di attraversare il fiume.
Ora il sentiero si alza sopra il torrente, in boschi misti o di faggio, le pendenze mai eccessive, quindi le mie pause sono molto più scarse del solito.
Peccato per il panorama, le nuvole sono molto basse, e a parte qualche bella cascata si vede poco o nulla.
Quasi a Q1400 si guadano vari torrentelli, ed il sentiero spiana in un bel bosco di larici ed abeti, un posto da favola.
Proseguiamo ancora, sul fondo di una radura prativa ecco la bandiera elvetica, e sotto la bella costruzione della capanna Osola, Q1420, sono le 10:55 e ben 8,6Km percorsi.
Entriamo ad ammirare questo gioiellino, locale unico e lungo con cucina e sala da pranzo, al centro la stufa che subito accendiamo per asciugarci, non abbiamo preso acqua ma è molto umido e comunque siamo sudaticci.
E’ molto presto, meditiamo la salita al rifugio Sambuco Q1895, stimiamo 1:30 o poco più, ma la nuvolaglia scura ce lo sconsiglia, in alto non si vede nulla, quindi passiamo il tempo a visitare la bella capanna, inutile dire che non c’e’ nessuno.
Cucina spettacolare, attrezzatura al top, bagno esterno con doccia, ben 18 posti per dormire, è la baita che tutti noi vorremmo avere ….
Avviata la stufa, poco prima di mezzogiorno ci mettiamo a pranzo (al sacco), nel frattempo di fuori piove.
Arrivano tre escursionisti, vengono dall’ Italia e sono di passaggio, saliranno alla bocchetta di Canova per pernottare alla capanna Alpe Spluga, in Val di Giumaglio, laterale della Maggia.
Contrariamente a noi, di pioggia ne hanno presa un po’, e sempre contrariamente a noi hanno portato l’auto fino a Pianasc, seguendo i consigli di una “locale” a Brione.
Pranzano anche loro, si asciugano un po’, poi sempre sotto una pioggia continua si rimettono le mantelle e ripartono per il loro percorso.
Noi non abbiamo fretta ed attendiamo il momento propizio per il ritorno, pulizie, firma e pagamento, quindi ci prepariamo per il ritorno sotto una lieve pioggerella.
Di acqua ne prendiamo ben poca, e dopo 20min circa togliamo anche mantella e kway, il percorso è ovviamente lo stesso dell’ andata, quindi discesa veloce e rientro in auto a Brione circa 2h di cammino.
Bella gita, proprio rubata … sia alla famiglia che al meteo, una bella scoperta questa capanna, da ben considerare per uno dei nostri compleanni “gastronomici”.