Rifugio Alpe Arbeola 2080mt
FESTEGGIAMO I 10 ANNI DI GIROVAGANDO
Come direbbe un biografo
Il 26 Marzo 2006, due pirla con una semplice ed improvvisata camminata al Bolettone, hanno dato vita ad un sodalizio che dura da ben 10 anni.
Il gruppo si è rapidamente allargato, con l’ingresso di altri … pirla, fino all’ingresso del Barba-Chef e di Angelo, che purtroppo (per lui) ha saltato i festeggiamenti.
Le uscite da saltuarie sono diventate bi-mensili, il massimo consentito da regolamento di condominio …
Di acqua ne è passata tanta, tanta polvere hanno alzato i nostri scarponi, tante le croci e ometti di vetta baciati al raggiungimento di una meta, ma soprattutto sempre uniti, mai uno screzio, sempre allegri nel godere del piacere della montagna e della compagnia.
Sono passati senza quasi accorgersi, e spero proprio di raccontare, un futuro, il seguito di questa bella avventura.
Festeggiamo il NOSTRO compleanno quindi, e quando si festeggia … beh lo sapete, NOI si fa sul serio.
Per la festa scegliamo un rifugio, ovvio, ma scegliamo anche di fare fatica e di unire la festa con il wild, lo scoprire posti nuovi, puntiamo ad un rifugio rimasto sconosciuto per anni, ma che ultimamente è piuttosto gettonato … il rifugio Alpe Arbeola, come dice il nome sotto il Piz Arbeola, zona S.Bernardino.
Il nome era già nella lista (è nel libro delle capanne e rifugi di Ticino e Mesolcina), ma sicuramente la certezza di poterci salire anche d’inverno sono i recenti passaggi di froloccone,Ewuska e Fausto, ed il precedente di siso, ma anche lo skyotur di tapio, e quello estivo di ale84.
Ma veniamo alla nostra scampagnata.
Si parte da Spina, Pian S.Giacomo, si parcheggia sotto una pineta (ci sono cartelli ovunque che raccomandano di non parcheggiare nei prati), ovviamente non si vede anima viva.
A noi cinque (Angelo ha impegni di famiglia) si aggiungono due noti amici che hanno condiviso con noi, passeggiate e a volte anche le nostre libagioni … francesco e chiara.
A piedi percorriamo la strada, con le ciaspole in mano, direzione il laghetto artificiale.
Direi che la salita si divide in tre tronconi:
Spina 1200 – Pignela Scura 1475 (WT1)
Passato un ponticello, ci dirigiamo verso il laghetto, e calziamo subito le ciaspole, neve compatta ma senza si sprofonda.
Breve ma intensa salitina fino a Scout, dove si prende la strada che porta a Pignela (e prosegue verso il S.Bernardino), si percorrono 2.45Km e +290mt di dislivello, tutto tranquillo, gran parte nel bosco con paesaggi stupendi.
Pignela Sura 1475 – Rifugio I Cebi 1720 (WT2 / WT2+ in alcuni tratti nel bosco)
Sulla strada si attraversa un bel ponticello in pineta, fermatevi un attimo a guardare le stupende buche di acqua trasparente del ruscello sottostante, quindi di sale con un paio di tornanti e si raggiunge Pignela Sura, con una palina che indica la via per l’Arbeola (indicata a 1h ¾).
Inizia un tratto piuttosto ripido, tutto nel bosco, fino a quando, dopo un traverso, si sbuca in una radura, al centro il piccolo rifugio I Cebi.
Sarà la giornata a dir poco meravigliosa, la tanta neve, l’ambiente incontaminato, ma questo posto è davvero magico.
Mi fermo con il mio badante Gimmy per una breve sosta, il resto del gruppo prosegue come d’accordo per preparare il pranzo.
Da Pignela Sura +1.1Km e 250mt di dislivello.
Rifugio I Cebi 1720 – Rifugio Alpe Arbeola 2080 (WT3 impegnativa)
E’ il tratto più impegnativo, si prosegue dal rifugio I Cebi per poi deviare ripidi sul fianco destro sempre nel bosco, con pendenze … interessanti.
All’uscita del bosco un lungo tiro sempre con bella pendenza ci porta a Q2090, da qui deviamo a sinistra e scendiamo nella piana che ospita il rifugio.
Il sentiero estivo avrebbe tagliato prima, ma i miei compagni hanno scelto la via più sicura, e probabilmente seguito una debole traccia lasciata da froloccone la settimana scorsa.
Arrivo con tempi biblici, ho accumulato stanchezza e ho sulle spalle uno zaino carico … di beveraggio, in più mi fermo troppo spesso per fiatare e fotografare un’ ambiente che le foto potranno solo in parte rendere.
E’ tutto spettacolare, perfetto …. Non poteva essere meglio di così.
Alle 11:50 metto piede, anzi meglio dire che mi calo nel rifugio, la neve è ben sopra la porta di ingresso. Per rendere merito ai primi, loro sono arrivati alle 10:50, e già sono tutti al lavoro.
Dal rifugio I Cebi all’ Arbeola 1,27Km e +360mt di dislivello
La festa
Il menù progettato (se ne parlava da settimane …) prevede: antipasto, polenta e spezzatino di cervo e di capriolo, polenta e zola, colomba pasquale, il tutto ben innaffiato con vini … di un certo valore ….
Acceso il gas, il Barba non molla il paiolo della Polenta, guardando spesso fuori se gli ultimi due pirla (io e Gimmy) stiamo arrivando.
Nel frattempo Paolo si dedica a scaldare lo spezzatino, misto cervo-capriolo, che la preziosa mamma ha preparato (e ci prepara spesso) per le nostre scampagnate.
Gli altri preparando la tavola, e l’arrivo di Gimmy (il Maitre di sala) coincide con la preparazione degli antipasti, salame a fette, pannocchiette e cetriolini.
A proposito dei cetriolini … Gimmy con il barattolo in mano, non si accorge di un gradino e finisce a terra, tra la neve all’ ingresso ed il pavimento, sommerso di cetriolini, non si è fatto nulla, e per questo si ride tutti assieme.
Stappiamo un ottimo “Valpoliccella Ripasso” ed un “Teroldego Riserva”, che ben si accompagnano al cibo vegano che abbiamo a tavola.
La vegana (vera) pranza con polenta e funghi, mentre attorno a lei girano piattate di polenta, spezzatino, zola a volontà.
Dal “frigo” preleviamo il Prosecco, che andiamo ad accompagnare con la colomba di pasticceria intiepidita sopra la stufa, spettacolare ….
Pieni quasi peggio degli zaini dell’ andata … passiamo al caffè grappa e sviluppin, un classico.
E’ tutto così bello che si fatica ad andarsene, curiosamente il calore dell’ interno ha fatto scendere fragorosamente la tanta neve dal tetto, seppellendo ciaspole e bastoncini, che recuperiamo come dei S.Bernardo.
Usciamo per le foto di rito, incluse quelle per il calendario, ma oggi è caldo fuori, anche stare a petto nudo non si fatica (o sarà l’alcool ingerito?).
Alle tre del pomeriggio dopo le pulizie dovute ci incamminiamo per un rapido rientro, seguiamo in linea di massima il percorso dell’ andata, ma dove possibile ci divertiamo con grandi “taglioni”, morale mezzo km in meno al ritorno.
Al parcheggio, dopo 1:45 di discesa, riceviamo tutti un simpatico quanto inaspettato regalo da Chiara e Francesco, una foto di un bel momento vissuto assieme (con dedica personale ad ognuno), ed un libro “in tema” che faremo girare fra noi, tanto inaspettato quanto simpatico e gradito, un grosso GRAZIE.
Non posso dimenticare la Miascia vegana di Chiara, che onestamente non abbiamo apprezzato molto … gli stomaci si rifiutavano di accettare altro cibo …
Sono stato lungo … lunghissimo …. Ma non potevo proprio tenermi tutto dentro …
I numeri ….
- 4 bottiglie di vino (1 avanzata …)
- 1 bottglia di prosecco
- 2.2Kg di spezzatino cervo/capriolo
- 1 kg di polenta taragna
- 0.9 kg di gorzonzola
- 1 padella+torta vegana (tornata intatta al parcheggio)
- 1salame
- 1 vaso di cetriolini
- 1 vaso di pannocchiette
- Caffè / Grappa / Sviluppin
- Più bevande e cibarie in proprio