Alp de Volt 1340mt – Galbiga 1698mt – Monte di Lenno 1589mt
15 Novembre 2015 – ( 233 )
Parcheggio Alpe di Lenno Q1495 – Alp de Volt Q1340 – Monte Galbiga Q1698 – Alpe di Lenno Q1495 – Monte di Lenno Q1589 – Alpe di Lenno Q1495 – Alp de Volt Q1340 (pranzo) – Alpe di Lenno Q1495
PARTENZA ARRIVO | Parcheggio Alpe di Lenno (CO) | 1495 mt |
KM ANDATA | 11,4 Km | 4:10m lorde / di orologio 2:45m nette / 01:25min sost |
KM RITORNO | 3,6 Km | 0h : 57m lorde / di orologio 0h : 55m nette / 02m pausa |
KM TOTALI | 15,1 Km | 09h : 30m lorde / di orologio 03h : 40m di cammi |
DISLIVELLO ASSOLUTO | 200 mt | |
DISLIVELLO RELATIVO | 800 mt | Max altitudine: 1698mt |
DIFFICOLTA' | T2 / E | Sentiero segnalato per Alp de Volt, tracce evidenti per le varie cime |
COPERTURA CELLULARE | SI | Buona |
LIBRO DI VETTA O CAPANNA | SI | In rifugio |
PARTECIPANTI | 9 / 40 | Giorgio, Roberto, Paolo, Luciano, Gimmy, e altri 35 iscritti ad Hikr |
Come arrivare:
Per raggiungere l’ Alpe di Lenno si deve salire a S,Fedele Intelvi da Porlezza, da Argegno o da Lanzo Intelvi.
A S.Fedele seguire le indicazioni per Pigra, seguire la stretta strada fino a Pigra, all’ ingresso del paesino c’e’ una strada che sale a sinistra, indicazioni “ai monti”.
Seguire la strada sempre asfaltata, si passa vicino all’ Alpe di Colonno, poi al rifugio/ristorante Boffalora, e si prosegue sempre su asfalto, quando termina l’ asfalto si trova sulla sinistra l’ Alpe di Lenno, con possibilità di parcheggio.
In alternativa si puo’ proseguire su sterrata fino al rifugio Venini e parcheggiare.
E’ possibile anche salire al rifugio Alp de Volt anche da Bene Lario, parcheggiando in paese.
Acqua sul percorso
- Nessuna fontana
- Bar al Rifugio Venini
Link interessanti
- Escursione su HiKr
- Rifugio Venini
- Rifugio Alp de Volt – Diska
- Rifugio Alp de Volt – Comune di Bene Lario
Ritrovo annuale con gli amici di HiKr, grande organizzatore lo Chef Massimo, preoccupatissimo perche’ avra’ 40 bocche da sfamare.
Per rendere le cose piu’ semplici …. ha deciso un menu’ da Chef: taroz ( e per chi non li conosce: qui, qui o qui).
Oltre alla preparazione, servono “schiene” per il trasporto del materiale da cucina e da tavola, quindi un gruppo di “volonterosi” si
ritrova all’ Alpe di Lenno alle prime luci dell’ alba (poco prima delle 08:00 …)
Caricati una quindicina di zaini, prendiamo la strada che scende dall’ Alpe di Lenno, al rifugio Alp de Volt (-180mt circa, per quasi 4Km).
Tutto fila liscio, arrivati in rifugio iniziano i preparativi, chi taglia e porta la legna, chi inizia a pulire i fagiolini, pelare le patate.
In cucina Max ed il nostro Barba si muovono ai fornelli, badando ad un bel numero di pentole e pentoloni.
Dopo aver aiutato ed avviato i lavori, Giorgio, Paolo, Beppe, Gabri e Luca decidono per un giretto, e partono per il Galbiga, risalendo
il ripido costone che si trova proprio sopra il rifugio.
Arriviamo (Giorgio) in vetta a gustare un gran panorama, gustato solo da una foschia sul lago di Como e sul lago di Lugano, a proposito
si vede bene anche il laghetto del Piano.
Breve pausa (per aspettarmi, visto che gli amici vanno come dei missili), poi scendiamo verso l’Alpe di Lenno (il parcheggio di questa mattina),
per poi risalire sul lato opposto ed arrivare al Monte di Lenno.
Il tempo passa, e consci che se arriviamo dopo mezzogiorno Max ci sgridera’, ritorniamo rapidamente all’ Alpe di Lenno (terzo e non ultimo passaggio),
e poi giu’ veloci al rifugio.
Tutto e’ pronto: 40 hikriani e 6 persone del rifugio (stanno sistemando muti esterni) da sfamare su due tavoloni ed un tavolino.
Arriva l’antipasto: salame e taroz.
Ne avevo sentito parlare, ma mai assaggiati, e devo dire che sono buoni, e soprattutto “riempiono”.
Segue il piatto forte: cosciotto di maiale con funghi porcini e castagne … eh si Max con le idee va giu’ pesante ….
I vegani e vegetariani si sono portati da casa il loro cibo, e che si scambiano fra loro per assaggi.
Vino a volonta’ (Valpolicella), poi lunga serie di torte e dolci preparati da molti invitati.
Qualcuno (non faccio nomi … EZE), ha fatto piu’ giri, sempre beccato con le mani nel piatto … ma come sempre svia le accuse dicendo che i dolci non gli piacciono.
Viene il momento delle pulizie, e qui il gruppo femminile da lavorato per tutti, brave davvero.
Caffe’, grappe e chiacchere, si scambiano idee e mete compiute … il tempo passa e diventa buoi presto.
Verso le 16:20 lasciamo il rifugio, non siamo gli ultimi, ma molti gruppetti sono gia’ partiti.
Arriviamo al parcheggio che ormai e’ buio, giusto il tempo di fare qualche foto alle ultime luci del tramonto.
Che dire tutto bello e ottimo, oltre al tanto cibo, ed il tanto alcool, anche una camminata complessiva di oltre 15km … e’ contento anche Paolo, che poco ama queste giornate dove si cammina troppo poco.