Cima di Gana Rossa 2787mt
Nel carnet delle visite nella stupenda Val Malvaglia, la Gana Rossa mi mancava.
Abbiamo salito la Gana Bianca (Giorgio e Paolo), il Piancabella, il vicino Simano, ma rimaneva un buco nel mezzo, manca la figurina della Gana Rossa.
Il gruppo e’ molto ridotto, per impegni mancano Roberto e Gimmy, ma abbiamo un ospite d’eccezione francesco, che camminando ci racconta le entusiastiche avventure del suo recente trek nel Ladakh(Himalaya).
Partiamo dal parcheggio di Foppa, vicino a Cusie’, in alta Val Malvaglia, e’ il parcheggio che molti conoscono per la capanna Quarnei.
Dopo pochi minuti deviamo a sinistra, direzione Alpe di Sceru.
Per i primi 2,8Km (fino a Q2133 circa), e’ il sentiero alto che con Paolo abbiamo percorso per salire la vicina Gana Bianca.
Raggiungiamo la bellissima Alpe di Sceru, e’ talmente bella che mi ripeto nelle foto con inquadrature gia’ fatte, ma meritano.
Ora tagliamo nei prati ad intercettare il sentiero alto che passa sotto il Pizzo Sceru, la Gana Rossa e Bianca e poi scende alla conca dell’ alpe e capanna Quarnei.
Si sale ma con pochi strappi, sentiero molto battuto e sempre ben indicato.
Aggirato il costone che scende dal Pizzo di Sceru, la vista si apre sulla testata della Val Mavaglia, con la cresta sassosa delle Gane, la conca di Quarnei, il Re Adula, ed i vari tremila che fanno da confine con la Val Calanca ed i Grigioni: Logia, Baratin, Cramorino, Vogelberg, Rheinquellhorn, Fracion.
Ancora 5 min di cammino e spunta alla nostra sinistra la nostra meta, con sotto una interminabile pietraia.
A Q2133 abbandoniamo il sentiero e pieghiamo a sinistra salendo in libera.
Dopo un primo balzo di misto prato e pietre, ci fermiamo a studiare la via di salita.
Il punto e’ prendere la cresta che sale da destra (quindi da N) verso la cima che sul nostro lato e’ su uno sperone roccioso a picco.
Durante la salita alcune pause (per aspettarmi …), una merenda, un sorso d’acqua ed un po’ di musica dalla fisarmonica di Francesco.
Nell’ ultimo tratto, il gruppo si disgrega un poco, i piu’ veloci raggiungono la cresta e la cima, io con il mio badante Francesco seguiamo.
Nessuna grande difficolta’ tecnica, solo un mare di pietre, non sempre stabili, e trovare intuitivamente la migliore via da seguire.
Raggiunta la cresta, a Q2750, si apre il paesaggio verso il lato opposto, la Valle di Blenio, col la cresta Matro-Erra-Nara-Molare, sotto di noi una grande pietraia.
Arrivo in vetta una quindicina di minuti dopo gli altri, abbraccio l’omone di vetta quasi ad impossessarmi per pochi istanti di questa nuova conquista.
Nonostante un bel sole caldo, c’e’ un’aria molto fredda, e gia’ dopo aver deviato dal sentiero e per tutta la salita abbiamo calzato guanti, pile, e berretto.
Ci ripariamo poco sotto la cima per pranzare, per prendere meno aria.
Spunta una ottima bottiglia di rosso Valtellina Riserva, festeggiamo i 50 anni di Angelo (non e’ iscritto ad Hikr, ma e’ un assiduo del gruppo).
Io invece ho portato con me … due stupendi porcini, raccolti ieri mattina non tanto distante da qui (il vero fungiat non rivela i suoi posti ).
Tagliati fini, aromatizzati con olio d’oliva toscano ed un pizzico di pepe, sono una delizia per il palato!
I nostri panini, pur buoni, acquistano un profumo ed un gusto superiore (come il riserva …) con qualche fetta di porcino, dalle foto gusterete con la vista, per il profumo ed il palato …
Alle 13:15, dopo le foto di rito, iniziamo la lunga discesa, risaliamo anche la sella che separa la Gana Rossa dal Pizzo Sceru, cercando una via per scendere piu’ diretti verso l’ Alpe Sceru, ma da questo lato sembra difficile, quindi si scende dal percorso dell’ andata.
Circa un’ora e mezza di discesa in pietraia, sempre attenti ad i sassi che si muovono, alla fine eravamo un po’ stufi … di pietre.
Raggiunto il sentiero tutto diventa semplice, ritorno all’ alpe Sceru, quindi discesa tranquilla verso Foppa, unico disturbo, evitare le tante buasce fresce ….
Alle 16:00 siamo al parcheggio, molto soddisfatti per la grande giornata.
Il mio album Malvaglia ha una figurina in piu’ …………………………….