Capanna Alpe Sponda 1997 mt
E’ ormai risaputo che i nostri compleanni li festeggiamo alla grande, in capanna quelli “collezione autunno-inverno” e su belle cime per “primavera-estate”.
Il primo ad aprire la serie di compleanni e’ Roberto (Eze, ALL, …), al festeggiato tocca la scelta della capanna, non senza molti suggerimenti.
Mai un parto e’ stato cosi’ difficile, ci piace godercela da soli la capanna, lasciarci stupire dal nostro grande Barba-Chef, e festeggiare in grande allegria.
Dopo vari ragionamenti puntiamo ad una capanna poco frequentata in inverno, il “rifugio Alpe Sponda a 1997mt” nella e selvaggia Valle di Chironico.
Ci sinceriamo con il Capannat (SAT Chiasso, il gestore e’ gentilissimo) di avere acqua e gas.
Purtroppo la sera prima Gimmy ci avvisa di avere una contrazione alla schiena, non sara’ dei nostri, peccato direi l’unico “neo” di questa fantastica giornata.
Partiamo un po’ prima del solito, per avere il tempo di cucinare, alle 08:00 parcheggiata l’ auto a Valle (Chironico) imbucchiamo il sentiero poi mulattiera che sale a Cala.
Zaini carichi di “generi di prima necessita’”, ci siamo divisi i carichi per “gruppi”, il primo con il necessario per i pizzoccheri sale con Paolo ed il Barba “gli speedy” del gruppo, Roberto ed Angelo mi faranno da badanti, con i materiali meno necessari.
Per me, Paolo ed Angelo e’ la seconda ascesa invernale.
Tirata unica fino a Cala, breve pausa anche per visitare la chiesetta con gli affreschi cinquecenteschi. Fino a qui neve inesistente.
Con le ciaspole a far peso nello zaino, che gia’ non scherza …., proseguiamo sul traverso in piano.
Nel bosco i cumuli di neve sono notevoli, ma la neve tiene ancora bene.
Fine del traverso alla palina con il bivio, scendendo per il Laghetto oppure a salire per la Sponda.
Ora si sale seriamente, anche molto seriamente, neve spessa e dura ma anche tratti puliti.
Il sentiero quasi sempre evidente, con tracce e bolli sopra gli alberi, unico tratto poco evidente dove c’e’ stata (forse lo scorso anno) una grossa slavina con molti abeti divelti e ribaltati.
Dopo una bella impennata si raggiunge Faura di Cala Ovest 1828mt, la palina dice che mancano 30min alla capanna … certo ma d’ estate.
Qualcuno calza le ciaspole, un po’ per sicurezza ed un po’ per allegerire il peso sulla schiena, dopo un traverso quasi in piano si sale ancora passando tra alcuni vecchi e stupendi larici, il bosco finisce e si apre la bella conca che parte a destra (E) con il Pizzo Forno, il Poncione del Laghetto, il Pizzo Penca e via via fino al Pizzo Barone.
Siamo ormai all’ Alpe Sponda, sommersa dalla neve, poco sopra (+70mt) spicca la Capanna Sponda con il nuovo restiling, veramente bella.
Altrettanto meraviglioso e’ il contesto tutto attorno.
Arrivo alle 11:25, come da “statuto” circa 1h dopo Poalo ed il Barba che si prodiga ai fornelli.
Purtroppo il gas e’ finito ( a proposito, il gas funziona con monete da 20 centesimi di franco, portatevi queste monete se volete cucinare), quindi si va di stufa, e l’ ambiente Master-Chef si scalda oltre i 20 gradi (sara’ anche l’ alcool?).
Alle 12:30 si inizia con salame e sotto-aceti vari, innaffiati da un bel bianco, poi pizzoccheri (veramente ottimi) bagnati da un 13 gradiC di Teroldego Riserva, poi champagne per il dolce.
Tutto ottimo (non poteva essere da meno visto lo Chef), altrettanto grande la compagnia e l’ allegria.
Si mangia, si scherza, si … trinca, si brinda, si fetseggia!
Pulizie varie per ripartire alle 14:45, registro di capanna firmato e pagamenti completati.
Chiaramente partiamo con le ciaspole ai piedi, e altrettanto chiaramente “piu’ allegri” dell’ andata.
Teniamo le ciaspole fino a quasi il bivio per il laghetto, rientro a Cala con sosta al lavatoio per bere e godersi una giornata perfetta anche dal punto di vista meto, caldo da manica corta e assenza di vento …
Arriviamo al parcheggio alle 17:00, pediluvio tonificante e rientro tranquillo in auto.
Auguri ad EZE-ALL-Roberto, giornata perfetta, scelta azzeccata.