Valle d’ Usedi 1785mt
Esplorare … esplorare, e’ una delle attivita’ che piu’ ci piacciono, scoprire sentieri nuovi, ma ancora di piu’ vallate e rifugi mai raggiunti o visti, una bella gioia infantile !
Ogni angolo e’ nuovo, ogni passo una nuova scoperta, paesaggi che ti si aprono davanti e che scopri con stupore con gli occhi da bambino.
Questa e’ la sensazione rimasta dalla bella gita di oggi, e lo dico subito, non abbiamo raggiunto l’ obiettivo piu’ lontano che ci eravamo prefissati, quindi un’ incompiuta.
Ma andiamo per passi.
Visto il meteo scarso di neve, decidiamo di visitare una delle vallate interne della Leventina, ed in particolare la Valle d’ Use’di, che si trova sopra Chironico, o meglio sopra la sua frazione Grumo.
Se la si vuole collocare geograficamente, e’ una valle piuttosto corta e chiusa, non come la lunga vallata di Chironico; a chiuderla in alto due belle vette: il Piz di Mezzodi’ e la Cima Bianca, tra le due cime la Bassa di Co’gnora, sul lato opposto la Val Vergones (laterale della Verzasca) con la capanna Cognora.
La Val d’ Use’di, come tutte le valli ad Ovest della Leventina, sono sempre molto fredde e ghiacciate, la neve se ne va molto tardi.
Ovviamente ci aspettiamo un po’ di neve e ghiaccio, portiamo i ramponcini con noi.
Prendiamo anche informazioni, un amico cacciatore di Paolo, che conosce la zona, ci da delle indicazioni, e dice che secondo lui e’ fattbile vista la situazione neve ad oggi.
Preparo la traccia (indispensabile oggi soprattutto dopo Mum), i sentieri non sono mai bollati, anche se nei percorsi per le baite sono molto evidenti.
Partenza da Grumo, piccolo borgo vicino a Chironico.
Curiosamente non fa freddo, anzi. Sono le 08:06
La via di salita e’ ben indicata e visibile, un largo sentiero con scalini in sasso, paramani verso valle, e funi di acciaio verso monte per superare i tanti tratti ghiacciati.
Per chi conosce il sentiero che in Val Chironico sale a da Valle a Cala, e’ la sua fotocopia.
Due parole sul percorso. Dal parcheggio si vede un muro verticale di oltre 400mt … e’ il primo balzo che porta ad un pendio erboso con varie baite a varie altezze.
In pratica si devono salire 700mt di dislivello in circa 2,5Km, una bella pendenza, ma molti zig-zag nella prima parte smorzano la fatica, arrivati sopra il primo balzo a Q1290, il panorama si apre, e si incontra un primo bivio, anzi un trivio: a sinistra verso Segno, a destra per Loita in salita per Garnei.
Si continua a salire, si raggiunge Garnei Q1450, dove si passa sotto la teleferica dove una curiosa passerella fa da punto intermedio per il carico-scarico.
Breve visita alla bella chiesetta (chiusa) e proseguiamo sempre in salita verso le baite piu’ alte, a Mum Q1537. Lo raggiungiamo alle 09:50.
Tempo stupendo, sole caldo ci hanno accompagnato fino ad ora.
Ora iniza un lungo traverso da Mum verso l’ interno della valle d’Use’di, il sentiero sempre visibile ed inziamo a trovare un po’ di neve.
Entriamo in ombra e troviamo sempre piu’ neve, ma soprattutto ghiaccio sotto lo strato superficiale di neve. Nessun problema, solo attenzione ad attraversare scoli d’acqua completamente ghiacciati.
Raggiungiamo alle 10:30 l’Alpe al Piano di Sobrio Q1755, qui neve e l’ edificio in disuso dell’ alpe, ormai in rovina.
Da qui in poi San GPS per trovare il sentiero che si addentra nella testata della valle.
Risaliamo un po’ troppo, scendiamo ma si devono calzare i ramponcini, le pendenze sono aumentate parecchio, fortunatamente siamo ancora nel bosco.
Raggiungiamo un pianoro, piano di Sobrio, dove finalmente vediamo la desiderata destinazione, il rifugio Cantina Vecchia, si trova proprio al centro, sommersa nella neve con attorno cascate di ghiaccio.
Come pensavo e non speravo, l’avvicinamento sembra proibitivo, la pendenza aumenta notevolmente, sotto spariscono le piante per lasciare posto al baratro, e peggio che peggio la neve e’ solo superficiale, sotto un enorme strato di ghiaccio.
Tentiamo comunque, ma attraversando un canale il Barba si ferma di colpo, sotto i suoi piedi poca tenuta, verso valle il nulla … Paolo scivola e si ferma subito.
Si decide velocemente, con intelligenza ma con evidente amarezza di desistere, sarebbe da pazzi continuare.
Un peccato il rifugio e’ a 1Km di percorso, 500mt in linea d’aria … ma il ghiaccio e la pendenza la fanno da padrone.
Torniamo molto velocemente sui nostri passi, raggiungiamo Mum per ritrovare il sole, e scendiamo fino a Garnei per la puasa di pranzo. E’ mezzogiorno.
Trovato uno spiazzo aperto, inventiamo un quasi camino con delle pietre, raccogliamo legna in giro ed i breve un bel fuocherello riscalda una pietra piatta su cui si scaldano prima tartine con miele e lardo, poi i nostri panini e quindi il panettone.
La temperatura e’ primaverile, un termometro all’ esterno di una baita indica 18 gradiC e vi assicuro che starsene a petto-biotto era piacevole.
Antipasto con lardo e miele scaldati sull’improvvisato camino, bevande varie, vino rosso, una bottiglia di spumante per accompagnare il panettone, caffe’ e grappe, 2 ore di piacevolissima sosta, con panorami notevoli che rimpiangeremo tornando a lavorare nei prossimi giorni.
Dopo aver spento il fuoco e rimesso a posto, partiamo per il ritorno alle 14:00
Deviazione in discesa per vedere le belle baite di Loita, e quindi il bel sentiero attrezzato verso il parcheggio, che raggiungiamo alle 14:50.
Mentre ci cambiamo ci raggiunge un gentile signore di Grumo, il Renzo o meglio il Gigia, del Patriziato di Chironico, che sapeva del nostro tentativo e ci chiede se ci siamo riusciti.
Spieghiamo il tutto, ed il Gigia ci dice che nel tratto dove abbiamo rinunciato e’ molto pericoloso, oltre al ghiaccio, anche le scariche della Cima Bianca, e che forse con ramponi, un paio di picozze e corde forse si poteva passare ….
Ma per chi ci ha presi ?
Senza troppa amarezza, ci siamo goduti la giornata, comunque i mille metri di dislivello li abbiamo fatti, abbiamo scoperto nuove localita’, una nuova valle, nuovi sentieri … obiettivo raggiunto, forse non al 100%, ma sono qui a scrivere e questo e’ l’ importante.
Alla prossima, forse altre avventure e scoperte sempre in zona, il Gigia ci ha dato qualche bella idea in proposito ….