Rifugio Alpe Costa 1941mt
Un magnifico ritorno nella bella Val Verzasca.
Si esce dopo 3 settimane di stop forzato, c’e’ chi ha voglia di ciaspolare, chi non vuole pestare neve, ma concordiamo con l’idea di pranzare al caldo di un rifugio.
Tra le proposte sul tavolo, ritorna una vecchia idea mai realizzata, l’Alpe Costa in Verzasca.
L’ idea piace subito visto che non ci siamo mai stati, solo io e Paolo siamo saliti alla vicina Efra.
Ci aspettiamo neve sopra i 1700-1800 ma la buona esposizione della Costa ci fa lasciare le ciaspole in auto (qualcuno neppure le ha portate).
Partenza alle 08:16 dal parcheggio sotto la chiesa di Frasco, vicino al fiume.
Scopriamo poi che il parcheggio migliore si trova sul lato posteriore della chiesa.
Si sale, e si continua costantemente a salire: 3.3Km e 1060mt di dislivello, la dicono tutta, ma la Verzasca è così …
Gran parte del percorso è nei boschi, querce, bettulle e castani nella prima parte, abeti sotto la capanna.
In un tratto aperto si passa dalla famosa baita del “Gallina” con vari trofei di caccia all’ esterno, poi si sale ancora alla località “A coo der preda” con belle baite, il masso erratico con la parete attrezzata, varie baite costruite sotto la roccia.
Verso valle, sul lato confinante con la Val Maggia, spunta il Madom da Sgiof, salito a luglio di quest’anno, visto da lontano ed imbiancato è proprio una bella piramide.
Proseguiamo, e poco sopra la pendenza diminuisce, nei boschi di pino ed abete, traversando in direzione della capanna. A quota 1700 le prime tracce di neve, a 1800 la neve è persistente 20-30cm circa, ghiacciata.
Io sono più lento del solito, con l’aggiunta dei postumi di una bronchite …
Barba è veloce come una lepre, vuole “provarsi” e alle 10:20 è primo in capanna, poi gli amici, quindi io alle 11:20 li raggiungo.
Ormai me la prendo comoda, anzi poco sotto la capanna mi fermo, voglio individuare il lago d’ Efra e la capanna poco sopra, non semplice visto che sono sommersi dalla neve.
Il sole splende, sotto di noi foschia e nubi, tutto ben imbiancato, un gran bel paesaggio.
Nonostante la temperatura (forse +7 o 8°), gli amici sono a petto nudo al sole, il camino della capanna fuma, la stufa va alla grande.
Ci accomodiamo all’ interno per scaldarci. E’ veramente un gran bel rifugetto, stanza unica con cucina e pranzo in basso, e sul soppalco 4/6 posti letto.
Piccolo ma molto accogliente !
Aspettiamo per pranzare a mezzogiorno, scaldiamo i panini sulla stufa, poi il solito caffè (doppio…) e “condimenti alcolici vari”.
Alle 13:30 ripartiamo, scendendo abbastanza veloci e senza interruzioni, se non quattro chiacchere con alcuni locali a Coo der Preda.
Alle 15:15 siamo al parcheggio a Frasco, tutti contenti di questa nuova bella scoperta.
E’ stato detto molte volte, ed è proprio vero … la Verzasca non delude mai !
NB: L’ indicazione T3 è dovuta alla situazione neve/ghiaccio, in estate è certamente un T2.