Piz de Molinera 2288mt – Piz Martum 2039mt
La gita di oggi è stata una decisione complicata …
Previsioni per domenica … da “girovagando”, pioggia !
Ci siamo abituati, e nonostante tutto mettiamo in cantiere almeno quattro piani.
Decidiamo di puntare al Tamaro, ma all’ ultima rotatoria della Piana di Magadino vediamo il suo versante nord, molto carico di neve e fino in basso … quindi piano B, guardando verso il Piz Martum, lo vediamo sgombro, ed anche la cresta per il Molinera sembra solo parzialmente innevata, quindi il primo è fattbile, il secondo obiettivo lo vediamo in loco.
Saliamo sulla strada che da Lumino sale ai Monti di Giova, la troviamo aperta ed asfaltata (vedi la nota finale) fino al piccolo bacino artificiale anticendio Folceta a 1473mt, quasi 200mt oltre a dove abbiamo parcheggiato l’ ultima volta, siamo sopra Prepiantò, dove la strada diventa sterrata e prosegue verso l’Alpe Palazi.
Parcheggiamo e ci incamminiamo alle 8:15.
Si sale subito molto-molto decisi, ci sono ben tre balzelli con belle pendenze, tutti nel bosco. La situazione è quella descritta in molte relazioni, decine e decine di piante divelte e ribaltate, qui almeno hanno iniziato una gran pulizia, con tagli massicci almeno nella prima parte.
Alle 9:15 siamo al Pian del Bastardel 1850mt, ci fermiamo ad ammirare la piana di Magadino. Proseguiamo e dopo pochi passi il bivio, proseguendo si va al rifugio alpe Martum e quindi alla Borgoldone, a destra con evidenti bolli bianco-blu al Piz de Molinera.
Ci sono ancora residui nevosi, e questi quasi 200mt di dislivello sono “divertenti”, ma mai pericolosi, raggiungiamo la cresta e dopo poco il gendarme di sassi del Piz Martum 2039mt.
Paesaggi stupendi, al momento la giornata è fantastica, alla faccia delle previsioni, sole caldo, anche se si intravvendono le nuvole che si avvicinano.
Una ventina di minuti di pausa, per i panorami certo ma anche per decidere se proseguire.
La lunga cresta che prosegue verso nord, e sale di oltre 250mt, è sempre innevata sul fianco destro (verso E) mentre abbastanza pulita verso O S-O, la cima del Molinera è invece molto ben imbiancata.
La cresta Piz Martum – Piz de Molinera
Decidiamo che sia “tentabile”, anzi siamo molto tentati dalla vista del Molinera, io ci sono stato senza neve, Paolo ed Angelo ci sono andati vicini con le ciaspole, per Roberto ed il Barba è una prima.
Ci incamminiamo, un pò sfilacciati come al solito, aggirando dove possibile la tanta neve, camminandoci sopra con attenzione dove la si deve attraversare. E’ abbastanza portante.
Ovviamente non seguiamo il sentiero che fa la cresta integrale, ma ci spostiamo a cercare la via migliore, e con la dovuta attenzione e devo dire senza alcun pericolo reale, siamo tutti in vetta al piz de Molinera alle 11:09, io ultimo dopo quasi 10minuti.
Qui a 2288mt è la neve che fa da padrona di casa, almeno un paio di metri, l’ometto con il tetto in metallo con la targa che segna la vetta spunta appena, scaviamo per vederlo.
Altri 20min di panorami sempre più belli, ovviamente il Pizzo Claro che ci domina, e con cui abbiamo un appuntamento speciale, ma tante altre vette note.
Ora scendiamo la cresta innevata seguendo delle orme (leggo oggi che Igor ci è passato sabato, saranno le sue impronte?), chi ha potuto ha messo i ramponcini, chi come dei pirla li ha dimenticati in auto, scende con cautela, ma la tenuta è buona.
Sui pendii che scendono verso la Brogoldone si alternano discese su neve, dove si va di tacco o ci si lascia scivolare, poi prato e roccia, ancora neve.
Nello scendere incontriamo due amici, abitano nel nostro paese, sempre piccolo il mondo della montagna, due chiacchere poi loro salgono e noi puntiamo decisi alla capanna.
Arriviamo alla Brogoldone a mezzogiorno, il sole è talmente bello che pranziamo all’aperto su alcune rocce.
Ben 1h e 20 di bellissima pausa, vicino alla palesta di roccia (parete attrezzata) vicino alla capanna, dove la natura sta risvegliando le fioriture dove la neve ha lasciato posto.
Poi ripartiamo decisi ad una fermata all’ alpe Martum, sentiero in piano, semplice se non ci fossero slavine e grandi piante ad ingombrare il sentiero.
Con molti aggirmanenti arriviamo all’ Alpe Martum, un bellissimo balcone su Bellinzona e la piana, altra sosta.
Ultimo tratto verso il parcheggio, solo 40min dal’ alpe Martum al laghetto artificiale con il parcheggio, alle 15:15 siamo di ritorno, prestissimo …
Siamo soddisfatti, la gita è riuscita a pieno, pur con le piccole e vinte difficoltà, due belle vette, stando sopra i duemila.