Rifugio Monte di Dentro 917mt

Domenica 2 febbraio meteo una sola come ormai siamo abituati …

Nnoi esce ugualmente, no way. Con sorpresa pero’ domenica mattina alle 6:00 non sta piovendo, proprio quando le precipitazioni dovevano essere piu’ intense, certo non c’e’ un bel cielo stellato, ma viste le recenti escursioni gia’ positivo cosi’

Durante il tragitto in autovettura decidiamo di tentare per la Brogoldone, con la grande incognita della strada che sale a Maruso, ci sara’ tanta neve?

Potremo percorrerla fino a dove?

Arriviamo alla sbarra dove si paga il pedaggio e con sorpresa troviamo la sbarra aperta, iniziamo a salire, certo la strada non e’ pulita, ma ci sono dei binari nella neve dove passare, arriviamo a quasi 700mt, ma diventa impossibile proseguire, anche la 4×4 non riesce a salire, servirebbero le catene, ci blocchiamo in un cumulo di neve e dobbiamo utilizzare la pala, la pazienza e l’aiuto di tutti per uscirne, una breve retromarcia e nuovamente liberi.

Alle 8:30 ci tocca decidere per una nuova destinazione, e considerando tutto decidiamo per la nostra amata Val d’ Ambra, che ben conosciamo.

Raggiungiamo Personico e saliamo alla diga della Val d’Ambra, ultimo tratto facendo la traccia per primi con la GiRovagando mobile.

Al parcheggio a 610mt, ci pare subito chiaro che, nonostante la scarsa altitudine, di neve ne ha messa giu’ tanta, e partiamo subito con le ciaspole ai piedi, solo le 9:10.

Il percorso lo conosciamo bene, nota piacevole l’ avvistamento prima di un camoscio, poi di un cervo ed un secondo camoscio.

E’ sempre stupendo vedere gli animali nel loro habitat naturale.

Siamo soli, nel silenzio dei nostri passi, i pochi rumori extra sono distacchi di piccole slavine di neve e ghiaccio sul lato opposto della vallata, la neve dai 20-30cm iniziali diventa circa un metro al rifugio, che raggiungiamo alle 11:05 local time, abbiamo camminato per due ore, e tutti alla fine decidiamo di fermarci al rifugio Monte di Dentro a 917mt.

L’ interno e’ accogliente, 1 stanza unica, legnaia al piano sottostante, nello stanzone ci sono 10 posti letto, camino, cucina a legna e tavolo con panca e sedie, non manca nulla, certo e’ un rifugio di cacciatori, per cui molto spartano, ma sono sempre aperti, ben dotati di legna, piatti, posate e pentolame vario, tant’e’ vero che il Barba si “inventa” una risottata non prevista.

Ha trovato del riso in dispensa, anche la cipolla, per l’ acqua del brodo e per lavare le stoviglie facciamo sciogliere la neve prelevata all’ esterno.

Sono le 13:50, quando decidiamo di ritornare sui nostri passi, pulizie, firma del libro di capanna e via si scende veloci, il sentiero e’ ora ben pistato ed in poco meno di 1:30 siamo di nuovo al parcheggio, cielo sempre scuro, ma non abbiamo preso acqua, ne’ neve … una bella domenica in compagnia, in un bel posto tranquillo.