CAPANNA BOVARINA
Previsioni per un meteo avverso per il fine settimana, le destinazioni proposte da Giorgio ad inizio settimana vengono puntualmente tutte scartate, no way, dobbiamo ripiegare su un di un’ escursione tranquilla, una meta che conosciamo gia’ per non correre il rischio di perderci, considerando la neve abbondante che scendera’ copiosa su di noi ricoprendo la traccia sul sentiero, quindi escursione no-risk.
Premesso questo, la meta odierna per oggi domenica 5 gennaio 2014 e’ la capanna Bovarina.
Come raggiungerla non ve lo scrivo piu’, ci siamo stati gia’ altre volte per cui non e’ necessario dilungarmi, vi rimando alle escursioni precedenti, vi elenchero’ piuttosto i nomi dei partecipanti odierni in ordine sparso, io che sto scrivendo, Giorgio autista indefesso della girovagando mobile, Paolo il cineoperatore della Faleggia, Gimmy l’attore di commedie anni 60, Angelo ,indiscusso tifoso bianco-nero, e Luciano il ns, uomo leggenda il mito vivente dell’umorismo raffinato nonche’ cuoco indefesso.
Per ragioni varie abbiamo a disposizione una sola auto , siamo in 6, quindi sei posti a sedere di cui uno nelle retrovie (panchetta ultima fila) molto scomodo, ci salira’ sia all’andata che al ritorno Paolo, il piu’ atletico del gruppo, 6 zaini insieme a sei paia di scarponi altrettante ciaspole, bacchette e oggetti vari, tra cui una pala per neve in caso di necessita’.
Il gruppo e’ come sempre piacevole e allegro, cala il silenzio quando il sentiero comincia a salire e farsi piu’ impegnativo, e’ molto bello e rilassante gustare la situazione e l’atmosfera che la montagna con il manto nevoso, i fiocchi che cadono riesce a creare, bello immersi in noi stessi, con i ns. pensieri a gustarci tutto questo.
Partenza dal parcheggio degli impianti sciistici.
Passaggio sul solito ponticello impossibile per la troppa neve, riempie il ponte fino al parapetto, e sotto … c’e’ un bel salto.
Subito dopo inzia il tratto piu’ ripido.
La capanna offre un locale invernale dove lasciare scarponi e ciaspole, per poi salire ai piani superiori, al primo la cucina, con la stufa e al piano superiore le camere con letti e piumini definiti dal Barba variopinti in fantasiosi e brillanti colori.
Trascorriamo il tempo del pranzo in allegria, arrivano quattro ragazzi dalla provincia di Varese, due chiacchiere in amicizia, solo chiacchiere con loro, vero Gimmy?
Poco prima delle 14.00 riprendiamo la via del ritorno.
Al parcheggio troviamo l’autovettura coperta da un bel 10 cm di neve, ricarichiamo la stessa come una scatola di sardine, passeggeri compresi, tranne l’autista fortunatamente a turno tutti schiacceremo un pisolino piu’ o meno breve, grazie a Giorgio per le ragioni ormai conosciute, al gruppo per la solita piacevole compagnia e alla neve che ha reso questa giornata particolare e magica.