RIFUGIO ALPE GIUMELA 1806MT
10 Novembre 2013, abbiamo come da tradizione un compleanno da festeggiare, quello di Gimmuzzo, data esatta 31 ottobre, ma si festeggia quando il gruppo e’ al completo.
Il meteo non e’ dei migliori, ma ormai siamo abituati, presenti tutti, io che scrivo, Giorgio, Brown, Barba43, Angelo e il festeggiato.
Sempre la tradizione impone la scelta del posto e del menu’ al “compitore degli anni”, ben 54 per l’amico Gimmy, che fa tutto, ma proprio tutto in amicizia … destinazione Alpe Giumela dove una bella capanna ci accogliera’.
Considerando il luogo un po’ ameno e il tempo atmosferico, sicuramente sara’ libera, per quanto riguarda il cibo, utilizzo della cucina necessaria per preparare polenta, formaggio e arrosto con porcini (l’arrosto da scaldare), il tutto come sempre ben annaffiato da del buon rosso, Gimmy ha optato per dell’ottimo refosco dal peduncolo rosso …….. si sa a lui i peduncoli piacciono……….
Siamo in in Val Pontirone, parcheggio poco oltre Biborgh a 1290mt, sono le 8:30 quando stiamo risalendo il sentiero per l’ Alpe Lesgiuna ed il passo Giumela, +3 gradiC ed inizia a nevicare, ok meteo avverso ma nessuno aveva previsto la neve, vabbe’, meglio la neve dell’H2O per cui che volete fa……..si cammina sotto la nevicata, quando arriviamo all’ alpe Lesgiuna nevica che e’ un piacere, ci sono gia’ 2cm di neve fresca.
Sappiamo che dobbiamo attraversare un ruscello, ed infatti arriviamo al guado alle 09:30, a destra la grande cascata, davanti a noi il tratto un po’ impegnativo, nulla di che, ma ci sono quasi 250mt di dislivello molto in pendenza tra cui i primi 200 circa ripidissimi, con tratti attrezzati con corrimano in fune d’acciaio.
Passiamo dall’ alpe bassa e poi dalla palina a Q1862, la capanna e’ a 5 minuti.
Arrivati alla capanna tutto e’ ovattato dalla neve, molto suggestivo, capanna spartana con la particolarita’ dell’entrata bassa e di alcune travi all’interno che devono essere evitate abbassando la testa, alle 10:15 iniziano i preparativi che abbiamo tra l’altro abbandonato ogni idea di proseguire verso l’ Alpe di Pradaccio, sotto il Pizzo Bidensc, in quanto le condizioni meteo sono proibitive, l’acqua in rifugio e’ stata chiusa ad inizio novembre (libro di capanna), Paolo ed Angelo con un secchio scendono vicino alle baite basse dell’ Alpe Giumela dove scorre un ruscello, abbiamo acqua per la polenta e per lavare le stoviglie.
Barba (Luciano) si dedica da cuoco esperto alla polenta mentre Gimmy prepara il tavolo con le abbondanti e succolenti libagioni che ha portato, intanto fuori nevica e dalle finestre si vede bene che non ha nessuna intenzione di smettere … ma e’ proprio bello cosi’, al caldo con gli amici, un pranzetto coi fiocchi che ci aspetta, la neve ed il silenzio fuori …
A mezzogiorno tavola imbandita, piattone di polenta, quattro fette d’arrosto e abbondante intingolo di porcini ( forniti da Giorgio che ama raccoglierli nella sua stagiun …) svuotato il piatto altro giro con ancora polenta con due formaggi (zola e friulano), il tutto innaffiato a dovere con il Refosco dal Peduncolo Rosso, Grave Friuli menzionato in precedenza, come dolce lo strudel … bagnato da prosecco, auguri a Gimmy, che raggiunge il sottoscritto e Giorgio alla quota dei 54 anni …
Caffe’ ed alcolici non mancano per chiudere un pranzo da signori come questo.
Alla fine ahi noi viene il momento di lasciare il rifugio, pulizie generali (chi ci ha preceduto ha lasciato un pa’ sporco, e non ha firmato il libro), portiamo il nostro “pattume” rigorosamente a casa, lasciamo il versamento per l’uso legna-capanna-gas nella cassetta e firmiamo il libro di capanna, il rientro e’ veloce anche se la discesa nel tratto attrezzato deve essere fatta con attenzione la neve ma soprattutto roccia e pietre viscide sono un’insidia.
Ha smesso di nevicare, anzi ci sono timidi squarci di sole in alto alla Val Cava, arriviamo al parcheggio alle 15:40, non piove e ci cambiamo con tranquillita’, bella giornata trascorsa come sempre in compagnia degli amici della montagna, il ns. gruppo, auguri ancora a Gimmy, a voi tutti fedeli lettori un saluto a presto, alla prossima, il vostro scrittore Sennese…