LAGO DI CAMA 1265MT E LAGO DI SAMBROG 2076MT
Questa volta l’escursione sembrava dovesse fallire.
In arrivo c’era la grossa perturbazione Penelope che non prometteva nulla di buono inoltre il gruppo per diversi motivi si riduce a tre partecipanti (io , Gimmy e Angelo).
Propongo quindi un’ escursione gia’ fatta con Giorgio e Roberto nel 2009, questa volta pero’ con la possibilita’ di diverse opzioni di allungo, visto l’incertezza del meteo.
Ricordando il percorso del 2009 fino al lago di Cama con parecchia neve e con pochi segnali visibili, carico sull’ ormai fedele Oruxmaps una traccia che prevedeva il lago di Cama , l’Alpe Albion , l’Alpe Vec , l’Alpe Sambrog e per concludere al lago Sambrog.
Nella pratica il gps non e’ servito per localizzare il percorso da seguire, in quanto ben segnalato , battuto ed indicato.
Partiamo dal parcheggio di Ogreda vicino al paese di Cama alle 7:30.
Ha appena fatto chiaro e ci incamminiamo sul ripido sentiero ,a tratti scalinato, che conduce all’inizio della valle di Cama.
A quota 800 prima sosta ad una fontana (Provesc) , da qui in poi la salita si attenua fino a divenire una lunghissima semisalita che si inoltra nella valle di bosco fitto, molto buio e quasi interamente tappezzato di muschio verde.
Sul sentiero tantissime varieta’ di funghi , probabilmente anche commestibili, ma non conoscendoli ci siamo solo limitati ad osservarli (tra l’altro, attenzione che nei Grigioni e’ vietata la raccolta nei primi dieci giorni di ogni mese, quindi dal 1 al 10 … no fun).
Siamo arrivati al Lago di Cama alle 9:45 e subito abbiamo notato dei cartelli di pericolo che indicano l’inizio del sentiero per il lago Sambrog instabile.
Una grossa frana era gia’ caduta in prossimita’ delle tre casette dietro alla Capanna Miralago e un grosso masso era appoggiato ad una parete dell’abitazione causando un morto .
Breve sosta sulla panchina vicino all’ altalena e qualche considerazione sul bellissimo lago che era circa due metri sotto il livello massimo, segnato sui massi e sulla riva, prima di immettersi nel suo emissario completamente asciutto.
Mentre parliamo inizia a scendere qualche goccia di pioggia , decidiamo cosi’ di andare all’Alpe Albion e nel caso accendere il fuoco asciugarci e mangiare.
Troviamo subito il sentiero che sale molto ripido ma sempre ben segnato e dopo 50 minuti siamo sull’uscio dell’Alpe Albion.
Sono le 10:50 il tempo tiene, anzi con stupore ci regala qualche raggio di sole, cosi’ lancio la seconda opzione di proseguire all’ Alp Vec, che viene subito confermata, e dove arriviamo alle 11:20.
L’alpe e’ molto invitante, forse il piu’ bello dei tre rifugi, ma tutti e tre ormai eravamo gia’ proiettati al Lago Sambrog, con l’idea nel caso di brutto tempo di tornare a mangiare all’alp Vec.
Alle 12:15 siamo di fronte al bellissimo Lago , soddisfatti e un po’ increduli ci stringiamo la mano per questo traguardo raggiunto, soprattutto inaspettato visto l’ instabilita’ meteo e l’elevato dislivello.
Il sole e’ tiepido, non fa freddo e la fame si fa sentire dopo tutta questa interminabile salita.
Mangiamo sul masso di fronte al lago ci gustiamo il panorama e la bellezza di questo specchio d’acqua nascosto e isolato.
Alle 13:15 dopo circa un’ora, foto ricordo e l’ infinita discesa che si conclude all’auto alle 17:30 quando inizia a piovere .
Stanchi ma soddisfatti per aver sfruttato al massimo una giornata che sembrava non promettere niente .
Il famoso detto chi non risica non rosica questa volta e’ azzeccato…