GLETSCHERHORN 3107MT
Finalmente riusciamo a fare un tremila, e’ la volta del Gletscherhorn.
Un po’ lontano da raggiungere in auto, andremo nei Grigioni, ma sara’ bellissimo.
Levataccia, ritrovo alle 5, e via con Giorgio alla guida come sempre,alle 7:00 siamo al grande parcheggio di Juppa, siamo a metri 1980.
La strada prosegue fino al paesino di Juf a 2120 metri slm, oltre a Giorgio siamo presenti, io, Barba detto Luciano, Brown detto Paolo e Gimmy detto Gimmy.
Fa abbastanza freddo, siamo a +4 gradiC, ci copriamo con pile e guanti, tutto pronto, alle 7:15, siamo con lo zaino in spalla e gli scarponi ai piedi e dove senno’ direte voi…
Due parole sul percorso: seguiremo la lunga Val Bergalga, la vetta dista ben 7.5Km dal parcheggio, i primi 3.3Km sono su sterrato (strada chiusa al traffico), e che a Q2350 circa, lasceremo il sentiero che sale al Bergalapass, per salire per sfasciumi e nevai alla sella che separa il Predarossa dal Gletscherhorn, ed infine per cresta alla vetta.
In circa 30 minuti siamo all’ Alpe Olta Stofel, ed e’ qui che lo sterrato finisce ed inizia il sentiero, ben segnalato, che sale al Bergalapass.
Alla quota prevista di circa 2350mt (omini su sassi), abbandoniamo il sentiero e si sale verso sinistra su prato e pietre.
Inizia un tratto bello ripido, in gran parte su sfasciumi ed erba, arriviamo a quota metri 2800, ricompattatici dopo una bella merenda, al primo sole che sorge, ripartiamo per la nostra vetta che comincia a vedersi, ancora lontana sopra di noi, ma ben visibile ai ns. occhi.
Sappiamo della presenza di nevai ed un piccolo ghiacciaio, infatti abbiamo i crampons nello zaino, ma alla fine non ci sono serviti, non li abbiamo proprio calzati, siamo riusciti ad aggirare quello che alla fine si e’ rvelato un medio nevaio.
Ultimo tratto in cresta verso la cima, con paesaggi stupendi.
Sono le 11.20 quando tutti siamo in vetta, uno spettacolo davvero meraviglioso si apre ai ns. occhi, gran panorama, un grosso ometto di vetta con la gamella contenente il relativo libro.
Prendo dalla relazione di Giorgio su Hikr.org la descrizione piu’ che dettagliata di tutte le cime, valli, laghi, laghetti cimette, pizzi e tomboli che si vedono dalla cima:
Sotto di noi i laghetti de la Duana, con l’ imponente mole del Piz Duan, vicinissimo alla nostra posizione, ancora piu’ vicino la torre del Pizzo Predarossa, dove notiamo le funi del percorso attrezzato che permettono di risalirlo, sarebbe bello ma non abbiamo con noi imbraghi e moschettoni per cui sciocco rischiare, poco oltre il Piz Piot e Piz Turba, se ci si allarga un po’ domina il Bernina, ma anche il Badile, il Passo del Maloja con il primo laghetto, e moltissimi ghiacciai: Albigna, Bondasca, Cengalo, Forno.
Girandoci verso O il Pizzo Galleggione, verso N, vediamo la lunga Val Bergalga, il Tscheischhorn e l’ingombrante ed imponente mole del Piz Platta, con i suoi quasi tremilaquattrocentometri, con un cappello di neve fresca.
Pranziamo in vetta, gran spettacolo nutrirsi con un panorama cosi’ maestoso e unico, alle 12:30 iniziamo a scendere, scendiamo belli veloci, propongo di passare dal nevaio, gran divertimento, oltre ad accorciare la strada ci si diverte davvero un sacco a lasciarsi scivolare giu’, o a correre sulla neve ben salda e compatta, inoltre evitiamo di scendere dagli sfasciumi che sono sempre fastidiosi, insicuri e noiosi.
Alle 13:40 siamo al sentiero per il Bergalapass, quindi scendiamo all’ alpe Hinterbergalga, sono ormai le 15:20 quando siamo di ritorno al parcheggio a Juppa.
Approffittiamo di una fontana vicino ad un parchetto giochi non solo per dissetarci, ma anche per farci un fantastico pediluvio rigenerante nell’ H2O gelida che tonifica sempre.
Bella cima, ottima giornata di sole e di amici, peccato per aver appreso della funesta notizia della dipartita a miglior vita del grande Jimmy Fountain, idolo del ns amico nonche’ omonimo Gimmuzzo, ( ricordati di lavarti altrimenti puzzo………..)