Finalmente , dopo fine settimana con acqua e neve, oggi troviamo un weekend con meteo davvero stupendo, giornata da incorniciare per temperatura e neve.
Siamo in quattro: io, Giorgio, Paolo e Luciano, purtroppo Gimmy ancora assente per problemi al ginocchio.
Escursione ad una cima non troppo conosciuta, senza croce o capanna, ma bellissima per panorami e sentieri per raggiungerla, si va al Cogn.
E’ la prima elevazione significativa a N-O del Matro, da cui dista 1Km su sentiero in cresta, e fa parte della lunga cresta che sale proprio dal Matro, facendo da spartiacque tra la Leventina e la Valle di Blenio, nella parte iniziale, poi la Valle di S.Maria e la Leventina, e poi deviare verso la val Piora, toccando vette decisamente piu’ conosciute come il Pizzo Erra, il Molare, il Pizzo del Sole, Pecian, Pecianet.
Si parte da Sobrio a 1126mt ultimo paese sotto la vetta del Matro, il parcheggio piu’ libero e’ quello a fianco al Municipio, poco sotto la strada principale.
Siamo a Sobrio, alle 8:10, prendiamo subito la mulattiera per Usc, sale ripida con molti gradini in sasso, interessante a Q1340 una cappella votiva, in breve siamo a Usc Q1460 (9:07), dove si incontra la strada che sale da Sobrio, non e’ pulita d’ inverno e viene usata dalle motoslitte.
Qui noi prendiamo una via piu’ diretta e molto ripida, attraversiamo la strada e risaliamo un evidente canalone pratoso che passa da Puscett di Sotto Q1590 e raggiunge “da sotto” Puscett, dove arriviamo alle 9:44, sosta merenda di oltre 10min vicino al laghetto parzialmente ghiacciato, un luogo veramente molto bello.
Ripartiamo, e prendiamo ancora la via diretta, invece di percorrere il sentiero, che poi faremo al ritorno, piu’ dolce e meno pericoloso, saliamo quindi in verticale nel bosco, non c’e’ sentiero la salita e’ ripida, tratti ghiacciati da fare con molta attenzione, incominciamo ad incontrare neve non battuta, ma ancora le ciaspole sono nello zaino, calzarle in questo tratto non e’ semplice, preferiamo aspettare quando sappiamo saremo all’ aperto.
Sono le 10.50 quando siamo fuori, decidiamo di mettere le ciaspole, siamo in prossimta’ del laghetto, che ovviamente non si vede coperto com’e’ dalla neve e ghiaccio.
Il luogo e’ affascinante, tantissima neve immacolata, siamo noi i primi a calpestarla, vediamo la cima del Cogn e’ spostata verso la Valle di Blenio, ma prima di raggiungerla dobbiamo percorrere ancora un bel tratto in salita nella neve bella fresca immacolata, e salire poi lungo la cresta, siamo in fila e procediamo in ordine, Paolo, io, Barba e a seguire Giorgio, panorama sempre molto bello e affascinante, sole caldo, tanta neve e silenzio immacolato e profondamente rilassante.
Alle 11:50 siamo tutti in vetta, fa decisamente caldo (il Barba e’ in manica corta a 2166mt), ci attestiamo su una grossa roccia pulita per pranzare.
Prima pero’ un giretto in vetta, che altro non e’ se non uno un sperone spostato verso E, ed il lato verso Blenio fa veramente impressione, praticamente verticale.
La vista e’ veramente spettacolare in tutte le direzioni, davvero rilassante e piacevole, ci gustiamo un bel pranzo con aperitivo, panini, cioccolato, vino, caffe’, grappa, liquore al cioccolato, al solito non ci facciamo mancare proprio nulla, stiamo veramente bene e rimaniamo a goderci il sole e l’atmosfera per piu’ di un’ ora e mezza, poi foto e discesa, sono le 13:20.
La discesa pero’, causa le temperature che si sono alzate rendono il percorso insidioso e faticoso con neve pesante, sono in testa alla fila, sprofondo in una voragine, la neve non ha piu’ la stessa portanza, e sui fianchi ripidi saranno dolori scendere, infatti alla fine conteremo numerosi sprofondamenti, da cui faticosamente ci si tira fuori da soli o con l’ aiuto dell’ amico piu’ vicino.
Riprendiamo poi il sentiero che entra nel bosco, lo percorriamo con attenzione in quanto come detto il caldo ha reso il percorso faticoso, neve pesante e tratti di ghiaccio invece dove non arriva il sole.
A meta’ sentiero, prima di arrivare nuovamente a Puscett, io e Brown calziamo i ramponcini per avere maggiore presa e sicurezza sul terreno, arriviamo quindi al pianoro dove ci concediamo ancora una ventina di minuti di relax, dopodiche’, tolte le ciaspole, decidiamo di rifare il costone erboso e ripido fino a Usc, il terreno e’ ora cosi’ molle che gli scarponi si riempiono di fango, mentre questa mattina il terreno era duro come pietra, a Usc, anziche’ scendere dal sentiero diretto e gradinato, decidiamo di seguire la strada, sicuramente piu’ lunga ma tranquilla, ci permette di chiacchierare e di scoprire un diverso percorso.
Sono le 16.00 quando siamo di nuovo a Sobrio, transitiamo davanti ad un bar, il Barba suggerisce una sosta per una bella birretta fresca, aderiamo volentieri alla il caldo della giornata merita una fresca conclusione di questo tipo!
Sicuramente una tra le piu’ belle ciaspolate della GiRovagando, per neve, meteo e percorso, of course anche per il gruppo che come sempre e’ piacevole.
Alla prossima, questo pazzo meteo non permette programmi, sara’ la prox uscita con ciaspole?
Sara’ senza who knows?
Di sicuro noi fra 15 giorni ci saremo, ciao ciao.